lunedì 22 luglio 2013

Macchine di Renato Della Volpe-L'energia e l'evoluzione umana

  L'energia, nelle sue molteplici forme è alla base non solo di tutti i fenomeni naturali, ma anche della stessa civiltà umana. Sarebbe infatti difficile, risalendo il corso dei millenni, dagli albori della civiltà ai giorni nostri , non riconoscere in ogni epoca ed in ogni luogo la stretta, chiara interdipendenza fra disponibilità di energia e sviluppo economico, etico e sociale dei popoli.
  In effetti, fino a quando l'uomo seppe disporre solo del lavoro meccanico sviluppato dal proprio corpo , mediamente 1kWh al giorno , il progresso fu estremamente lento in quanto tale modesta quantità di energia era spesa integralmente, da ciascun individuo , per le necessità quotidiane inerenti alla sua stessa esistenza. Ma un ritmo ben più rapido poté assumere il progresso quando , fra 12.000 ed i 20.000 anni fa , l'uomo riuscì, attraverso l'agricoltura e l'allevamento del bestiame a disporre di maggiori quantità di energia.
   Ciò accrebbe il benessere singolo, rese possibile  un più rapido aumento della popolazione, permise la specializzazione e con essa l'opportunità per un numero sempre crescente di individui più dotati , di sottrarsi alla necessità assoluta  e continua del lavoro materiale e di dedicarsi, in cambio, ad attività intellettuali. Proprio questo accellerò i tempi e mentre aumentò la schiera degli artisti, dei pensatori e dei tecnici, poterono essere perfezionati i metodi di sfruttamento dell'energia disponbile e migliorato il tono di vita ed il benessere collettivo.
  Dopo millenni nuove forme di energia, sia pure sfruttate in modo rudimentaleed embionale, furono per l'uomo  quella idraulica  e quella eolica. Ma solo due secoli e mezzo fa, all'incirca, una nuova conquista doveva rivelarsi presto decisiva per la emancipazione dalle necessità più brute e materiali della vita. Si imparò infatti ad utilizzare il carbone fossile ed il petrolio ed a trasformare l'energia termica prodotta da essi e da altri combustibili in energia meccanica. A tutto questo contribuì poderosamente poi, dall'inizio del secolo scorso, l'avvento della produzione in scala industriale dell'energia elettrica da quella meccanica, il che non solo rese possibile e semplice la distribuzione dell'energia a milioni di utenti  ma permise anche di sfruttare fonti naturali che, per la loro dislocazione , sarebbe stato difficile o impossibile utilizzare.
  Tutto ciò è quasi storia di ieri. Dall'avvento di tali nuovi mezzi tecnici sono passati meno di due secoli e mezzo, ma la conseguente disponibilità di energia ha profondamente influito sul progresso sociale e sulla organizzazione di tutta la nostra esistenza.
  A ciò non si fa caso abitualmente ma basta riflettere un istante per constatare che, direttamente o indirettamente , all'origine di ogni nostra odierna possibilità c'è sempre la disponibilità di energia: dalla disponibilità dei più svariati e celeri mezzi per la locomozione alla produzione e distribuzione di un medicinale o di beni di consumo accessibili per miliardi di essere umani, dall'aumento generale della cultura all'allungarsi continuo della vita media dell'uomo.
  Da alcuni decenni si è avuto modo di assistere ad un terzo avvenimento decisivo, che determinerà una nuova svolta per il progresso umano; la trasformazione della materia stessa in energia. Con la produzione dell'energia nucleare di fissione  e, in tempi più lontani, di fusione la disponibilità collettiva raggingerà, con la necessaria gradualità e in alcuni decenni ,l livelli che non sarebbe stato lecito neppure sperare fino a pochi anni or sono. Le conseguenze sull'evoluzione della civiltà saranno, ancora una volta, enormi.

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