martedì 27 gennaio 2015

Giornata della memoria

“L’Uomo, tu uomo, sei stato capace di far questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali”.Primo Levi

Natura matrigna

Quando il vento solleva la neve, la fa ruotare e come piccole lame i cristalli vi colpiscono le guance, allora in quel preciso momento vi ricorderete che la natura è matrigna e che se può cercherà sempre di uccidervi.....

domenica 25 gennaio 2015

il Fatto 25.1.15 Vincitori e vinti I segreti oscuri del laboratorio greco di Marco Palombi

Oggi si vota in Grecia. Questo sarà noto ai più. Meno chiaro, invece, è cosa sia successo prima, perché e quale rapporto hanno quegli eventi con noi. Cominceremo da quest’ultimo tema: esattamente come fu per il golpe dei colonnelli nel 1967, Atene è stata un laboratorio. In questo caso, la cavia su cui sono state testate le spericolate teorie darwiniste che informano l’Unione europea. Solo dopo è toccato a Portogallo, Irlanda e Spagna, tutti paesi beneficiati dagli “aiuti” comunitari e dalle visite – in varie forme – dei ragazzi della Troika. La Grecia è un campanello d’allarme per l’Italia, per questo è utile ricostruire cosa è successo e quanto la realtà sia stata diversa dal racconto che se n’è fatto.
COME TUTTO È INIZIATO. Tra 2007 e 2008, con la crisi dei sub-prime negli Usa anche le banche europee – quelle del Nord in particolare – si ritrovano in cattive acque e cominciano a rientrare dei crediti esigibili. In Europa significa che le economie dei paesi periferici – poi detti Pigs – vengono messe sotto pressione: l’afflusso di capitali privati in quei paesi negli anni dell’euro (grazie all’assenza di rischio di cambio) era stato enorme e ora i creditori li rivogliono indietro. Le tensioni finiscono per scaricarsi sui conti pubblici perché si decide che siano i soldi di tutti a garantire quelli delle banche: il nemico pubblico numero uno diventano i debiti pubblici e dovunque si parla di “crisi dei debiti sovrani” (curioso in paesi come Spagna o Irlanda, dove nel 2007 il debito era rispettivamente al 36 e al 25% del Pil). Cos’era esploso invece? Il debito privato. Così il vicepresidente della Bce Vitor Constancio nel maggio 2013: “Contrariamente al livello del debito pubblico complessivo, quellodel debito privato è aumentato nei primi 7 anni dell’euro del 27%. L’aumento è stato particolarmente pronunciato in Grecia (217%), Irlanda (101%), Spagna (75,2%), e Portogallo (49%), tutti paesi che sono stati fortemente sotto pressionedurante la recente crisi. La rapida crescita del debito pubblico, viceversa, è iniziata solo dopo la crisi finanziaria”.
IL LABORATORIO GRECIA. I fatti. Ad aprile 2010 il debito pubblico greco è ormai classificato “spazzatura” dalle agenzie di rating: la Germania aveva nel frattempo fatto sapere che i debiti dei singoli paesi dell’Eurozona non sonogarantiti dalla Bce. È a quel punto che arriva la Troika con la sua borsa: promette un prestito da 110 miliardi, poi divenuti oltre 300 negli anni. Piccola notazione: i soldi non sono gratis – e nemmeno prestati all’1% come la Bce fece coi mille miliardi dati alle banche – ma concessi all’interesse del 5,5%. In cambio la Troika ha preteso tagli strutturali per 30 miliardi di euro. Per capirci: il Pil greco ammonta a 180 miliardi, quindi è come se all’Italia chiedessero una manovra da 250 miliardi. Atene procede a rilento, ma comunque ha già licenziato 8.500 statali e altri 6.500 sono quasi fuori dalla porta. La tv pubblica è stata chiusa dalla sera alla mattina, la rete degli ambulatori specialistici pure, scuola, università e ospedali sono stati falcidiati. L’ultimo Memorandum, primavera 2014, ha imposto alla Grecia di vendere pure le spiagge (110 per la precisione) e un piano di privatizzazioni capillari da qui al 2020. Più altre cosette, tipo regole pastorizzazione in un senso gradito alle multinazionali straniere.
I RISULTATI DELL’AUSTERITÀ. Diciamo che gli esiti non sono brillanti. Il reddito disponibile delle famiglie dal 2009 è diminuito del 40%, gli stipendi del 34%, servizi e benefit sociali del 26%. La disoccupazione era al 9% nel 2009 e ora supera il 27%, il Pil s’è ridotto di un quarto, la produzione industriale di oltre il 30%. Pure i conti pubblici, ovviamente, non migliorano: il rapporto deficit-Pil nel 2013 era al 12,7%, il debito pubblico al 175% (dal 129% del 2009). Perché succede questo? Il motivo è semplice e lo spiega sempre Constancio : oltre ai soldi per non far fallire le banche, “il rapido incremento dei livelli di debito pubblico deriva dal collasso delle entrate fiscali e dalle spese sociali, che sono aumentate durante la recessione, quando sono stati attivati gli stabilizzatori automatici (cassa integrazione e simili, ndr)”.
Quindi l’austerità non ha funzionato? Al contrario, ha funzionato benissimo garantendo ai creditori privati della Grecia di rientrare dei loro soldi: come mostra un illuminante grafico elaborato da Alberto Bagnai per il suo blog ( goofynomics.blogspot.it  ), l’esposizione degli istituti tedeschi, francesi e olandesi in attività greche si misurava in centinaia di miliardi di dollari all’inizio del 2008 e ora è stata sostanzialmente azzerata.
COME CI SONO RIUSCITI? Un’operazione così vasta e duratura che solo ora comincia a mostrare le prime crepe ha bisogno di un apparato ideologico solido che la giustifichi. Ovviamente l’ha avuto: la colpa è dello stato e delle mani rapaci della politica. Il racconto della crisi non ha dovuto che seguire questo assunto iniziale con un addendo morale: colpevolizzare i debitori. Per riuscirci, a volte è bastato usare fatti veri piegandoli al corso del racconto, altre volte si sono inventate vere e proprie balle. Alcune tra queste le elencò puntigliosamente sul Fatto Quotidiano, già nell’agosto 2011, Vladimiro Giacchè: “I greci lavorano troppo poco: prima della crisi i greci lavoravano in media 44,3 ore alla settimana, la media Ue è di 41,7 ore”; “i greci sono sempre in vacanza: i lavoratori greci hanno 23 giorni di vacanza all’anno, i tedeschi 30”; “i greci hanno stipendi troppo elevati:il livello salariale medio in Grecia è pari al 73% della zona euro”; “i greci hanno sono tutti baby-pensionati: i lavoratori maschi vanno in pensione in media all’età di 61,9 anni, in Germania a 61,5 anni”; “in Grecia c’è un’eccessiva presenza dello Stato nell’economia: tra il 2000 e il 2006 il rapporto tra spesa pubblica e Pil era sceso dal 47% al 43% e si era sempre mantenuto al di sotto del livello tedesco” (e anche il numero dei dipendenti pubblici sul totale degli occupati era nella media Ue). Non solo, e qui la fonte è ancora Bagnai, la produttività del lavoro in Grecia tra il 1999 e il 2007 cresceva a ritmi sostenuti, superiori a quelli tedeschi.
Niente di nuovo sotto il sole: “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato” (George Orwell). 

mercoledì 21 gennaio 2015

La vita è così banale che dobbiamo riempirla di significati e scopi per renderla più digeribile.
  • Ti puoi incazzare per come vanno le cose. Puoi bestemmiare, maledire il fato, ma quando arrivi alla fine non resta che mollare. (Benjamin Button)

lunedì 12 gennaio 2015

Non so trovare le parole

E’ esattamente per questo …..che cosa ho che mi aspetta laggiù, controllare la trivella tutto il giorno, bere tutta la notte, è questa la mia vita. Girati e guarda che spettacolo, questo è tutto, una cosa così non si batte, quando avrò mai qualcosa di meglio, io non ti so spiegare non so trovare le parole.

The Grey

Un lavoro alla fine del mondo, un assassino stipendiato da una grossa compagnia petrolifera. Non so perché ho fatto la metà delle cose che ho fatto, ma so che questo è il mio posto, circondato dai miei simili;  ex detenuti, fuggiaschi, vagabondi, teste di cazzo, uomini non adatti al genere umano.

Ho smesso di fare del bene a questo mondo.

giovedì 8 gennaio 2015

Danni collaterali

Il mondo si sta riarmando e come direbbe Napoleone con le baionette ci si può fare di tutto tranne che sedercisi sopra. La Francia sta tenendo una politica aggressiva contro tutto il mondo mussulmano ha attaccato l'ISIS,è intervenuta in Mali, nel Niamey e in Burkina Faso. Nell'ordine noi occidentali siamo intervenuti in Iraq, Libia e vendiamo le armi in tutte le guerre Africane e arabe. Quando qualcuno sostiene che siamo invasi dagli Islamici bisognerebbe sempre ricordarsi chi ha iniziato e continua a giocare con le sorti di tutti gli altri- La nostra fine non sarebbe un trauma; è dal 3 secoli che noi Europei guastiamo le sorti di tutto il resto del mondo. Siamo un continente di vecchi litigiosi, la nostra è fine è naturale.

domenica 4 gennaio 2015

Donnie Darko

Donnie: Mi scusi, signora Farmer, non capisco.
Prof. Farmer: Devi solo fare una X sulla linea della vita al punto giusto.
Donnie: No, lo so che cosa devo fare, è che non capisco. Non può dividere tutto in due categorie, non è così semplice.
Prof. Farmer: La linea della vita si divide in questo modo!
Donnie: Ma la vita non è così semplice. Insomma, che importanza ha se Ling Ling restituisce il portafogli e si tiene i soldi? Non ha niente a che vedere con la paura e l'amore.
Prof. Farmer: Paura e amore sono le più profonde emozioni umane!
Donnie: Certo, ma lei non mi ascolta quando parlo! Ci sono altre cose che vanno prese in considerazione, non so... Lo spettro completo delle emozioni umane. Non è corretto raggruppare tutto in due categorie per poi alla fine negare tutto il resto.
Prof. Farmer: Se non completerai l'esercizio avrai uno zero sul mio registro.
FONTE wikiquote http://it.wikiquote.org/wiki/Donnie_Darko

sabato 3 gennaio 2015

Inception

Un idea è come un virus persistente, altamente contagiosa, e il più piccolo seme di un idea ,può crescere. Può crescere, fino a definirti a o a distruggerti…

venerdì 2 gennaio 2015

NYMPH()MANIAC vol.1

La pesca con la mosca può venire fatta in varie fasi, quando il pesce smette di abboccare passi alla fase 2 e nella fase 2 non soltanto simuli un insetto, ma un insetto in difficoltà, muovi la lenza, la strattoni in modo irregolare, così il pesce crede di avere a che fare con una preda ferita e facile. Quindi lasci la mosca fluttuare di nuovo inerme lungo il fiume. Poi con poca energia deve fare di nuovo qualche salto in avanti.

L’amore è cieco. No, no, è peggio, l’amore distorce le cose, o ancora peggio. L’amore è  qualcosa che non hai mai chiesto. Avevo chiesto, invece e perfino preteso l’erotismo dagli uomini. Ma quell’amore idiota…


Queste passeggiate ripetute diventarono una metafora della mia vita, monotona e inutile. Sì, esattamente come i movimenti di un animale in gabbia. In fondo aspettiamo tutti il permesso di morire.

giovedì 1 gennaio 2015

Grecia

Atene-Capo Sunia-Pireas-Corinto-Tomba di Atreo-Micene-Epidauro-Museo Acropoli-Delfi+Museo-Ossios Loukas- Partenone-Agorà-Scuola Di Attalo





















Filosofi Greci-Da Storica n.71

Teoria delle idee Platone: il mondo sensibile,corruttibile e in divenire è copia di quello ideale, immateriale e immutabile, che si configura pertanto come la realtà vera.
Gli Epicurei cercarono la tranquillità: un rifugio nel quale il filosofo potesse godere dei piaceri semplici e quotidiani,osservando a distanza il turbolento agitarsi dell'esistenza umana.
Morte di Epicuro. I dolori della vescica e delle viscere erano tali da non poter essere maggiori:eppure a tutte queste cose si opponeva la gioia dell'anima per il ricordo dei nostri passati discorsi filosofici. Sul letto di morte, Epicuro lottó contro la sofferenza causatagli da calcoli,andando con la memoria ai giorni felici trascorsi a filosofare con gli amici: l'amicizia, al pari della ricerca della verità, é un elemento essenziale per raggiungere la felicità.
Socrate .." come non bello di aspetto, sempre intento a osservare inquisitivo gli ateniesi con i suoi occhi sporgenti,assediandoli con eterne domande"

La risata rende saggi.

Alessandro Magno,avvicinandosi una volta al filosofo che si trovava disteso a prendere il sole,l'avrebbe invitato a esprimere un desiderio: per tutta risposta, Diogene gli avrebbe chiesto di spostarsi,per non fargli ombra; Alessandro se ne sarebbe andato tra le risa dei compagni, commentando "Se non fossi Alessandro ,vorrei essere Diogene".

"Come puoi sapere con quale spina ti sei punta quando cammini in um campo di spine?"

Non esiste intelligenza umana che non sia annebbiata dalla passione per una donna