lunedì 22 luglio 2013

La città. Cuore di tenebra-JOSEPH CONRAD

No non mi seppellirono, anche se c'è un periodo  di tempo di cui ho un ricordo impreciso, con stupore raccapricciante, come un passaggio attraverso un mondo inconcepibile, privo di speranze e di desideri. Mi ritrovai nella città sepolcrale, infastidito dalla vista di persone che si affannavano per le strade a rubarsi l'un l'altra qualche spicciolo, a divorare pasti infami, a tracannare birraccia, a sognare sogni stupidi e insignificanti. Mi invadevano i pensieri. Erano intrusi la cui conoscenza della vita era per me un'irritante finzione, perchè ero sicuro che non potevano sapere quello che sapevoio. Il loro comportamento , che era semplicemente il comportamento degli individui comuni che si fanno gli affari loro nella certezza della perfetta incolumità, mi offendeva come lo sfoggio eccessivo della follia di fronte a un pericolo che si è incapaci di comprendere. Io non avevo alcun particolare desiderio di illuminarli, ma avevo qualche difficoltà nel trattenere le risa di fronte a quelle facce piene di stupida boria.

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