lunedì 22 luglio 2013

Charles Bukowski, Storie di ordinaria follia

Quando mi trovo in mezzo alla gente, mi sento a disagio. Essi parlano, hanno entusiasmi per cose che non mi riguardano. Eppure è proprio quando sono in mezzo agli altri che mi sento più forte. Ragiono così: se essi esistono , sia pure in modo frammentario, allora esisto anche io. Invece quando sono solo non ho altri termini di paragone che me stesso e le mie quattro mura , me stesso e il mio respiro, la mia storia, la mia fine...ed è allora che cominciano a succedere le cose strane. Sono un debole, è evidente. Ho provato ad aggrapparmi alla bibbia alla filosofia, ai poeti, ma secondo me, tutti costoro sono fuori tema. Parlano completamente d'altro. Quindi ho smesso ormai da tempo di leggere. Ho trovato un pò di aiuto nel bere, nel gioco d'azzardo, nel sesso, e in questo mi sono comportato come tanti altri nel consorzio civile: l'unica importanza che a me non importava di "arrivare", aver successo, farmi una famiglia, una casa, aver un lavoro rispettabile e così via. Quindi non ero né un artista, un intelluttale , nè un uomo comune con le sue brave salde radici; bensì una via di mezzo, come sospeso nel vuoto. E credo, sì, che queso sia l'inizio della follia.
Tratto dal racconto "la coperta"

..ma perlopiù, i brutti "viaggi" psichedelici sono dovuti al fatto che chi vi si imbarca era già avvelenato. Dalla stessa società. Se un uomo ha preoccupazioni, per l'affitto, la rata dell'auto, il cartellino da timbrare, mandar il figlio all'università, portar l'amente a cena in un locale carissimo, l'opinione dei vicini di casa, il bene della patria, mio Dio cosa accadrà a Brenda Starr, allora una compressa di LSD lo farà, probabilmente impazzire, perchè, in un certo senso, è già pazzo e tira avanti solo perchè è trascinato dalla corrente, sostenuto dalla routine, intontito da tutto il fracasso che l'esenta dal pensare con la propria testa.
Tratto dal racconto  "un brutto viaggio"

..ce ne sono già troppi di sociologi di mezza tacca,al giorno d'oggi. Perchè dovrei unire il mio alto ringhio al loro coro di uggiolii? tutti abbiamo udito la donnetta che dice: " oh,è terribile quello che fanno questi giovani  a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda". Poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi,senza denti, senza cervello, senz'anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in questo stato i té con i pasticcini e la chiesa..
Tratto dal racconto "il gran gioco dell'erba"

<"questo me l'hanno detto . Beh, l'aveva messa su lui, la baracca, lui l'ha sfasciata. Diciamo, suo diritto"
" Ma l'IBM mica era la sua. Potrebbe andare incontro a guai per questo"
"Hyans c'è abituato. Lui ci guazza nei guai. E poi è matto . L'hai sentito urlare"
"Ma non ci pensi ai pesci piccoli, Buk, quelli che hanno dato il culo a 25 a settimana, per mandare avanti la baracca. I ragazzi con le scarpe di tela. I ragazzi che dormivano per terra"
"I pesci piccoli se la pigliano sempre nel culo, Palmer così è scritto nella storia"> Charles Bukowski, stori di ordinaria follia

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