lunedì 22 luglio 2013

La Fattoria degli animali George Orwell

“Compagni!” Strillò “ non crederete spero, che noi maiali lo facciamo per spirito di egoismo o di privilegio? A molti di noi , davvero, non piacciono né le mele né il latte. A me, per esempio, non piacciono. Ci siamo presi questo cibo all’unico scopo di mantenerci in salute. Il latte e le mele( e questo è dimostrato dalla scienza compagni) contengono sostanza assolutamente indispensabili al  benessere di un maiale. Noi maiali lavoriamo con il cervello : tutta la conduzione e l’organizzazione di questa fattoria dipende da noi, Giorno e notte noi vegliamo sul vostro benessere. Ed è nel vostro interesse che beviamo latte e mangiamo quelle mele. Lo sapete cosa accadrebbe se noi maiali venissimo meno ai nostri doveri? Ritornerebbe Jones!”

Beniamino fu l’unico a non prendere posizione. Si rifiutava di credere sia che il cibo sarebbe stato più abbondante, si che il mulino sarebbe servito ad alleviare la fatica. Mulino o non mulino, diceva, la vita sarebbe andata avanti come sempre-cioè, male.

A questo punto cominciarono a belare a voce altissima “quattro gambe buono, due gambe cattivo!”

I suoi due slogan “Lavorerò di più” e “Napoleone ha sempre ragione” gli sembravano una risposta sufficiente a tutti i problemi.

Solo il vecchio Beniamino sosteneva di ricordare ogni dettaglio della sua lunga vita e di sapere che le cose non erano mai andate, né mai sarebbero andate molto meglio o peggio di così, dato che la fatica, le delusioni costituivano, così diceva lui l’inalterabile legge della vita.

TUTTI gli animali sono uguali; ma alcuni animali sono più uguali degli altri

Dodici voce urlavano rabbiose, ed erano tutte uguali. Non c’era più alcun dubbio su ciò che era successo alla faccia dei maiali. Dall’esterno le creature volgevano lo sguardo dal maiale all’uomo , e dall’uomo al maiale, e ancora dal maiale all’uomo: ma era già impossibile distinguere l’uno dall’altro.

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