domenica 26 gennaio 2014

27/01/2014 Giornata della memoria


27/01/2014 “Che si abbia il massimo della documentazione possibile – che siano registrazioni filmate, fotografie, testimonianze – perché arriverà un giorno in cui qualche idiota si alzerà e dirà che tutto questo non è mai successo” generale Dwight D. Eisenhower.....il giorno della Shoah, per non dimenticare quanto è facile tornare ad essere bestie.....

lunedì 20 gennaio 2014

Le leggi umane e l'eternità un ossimoro

La fisica e la matematica sono le uniche leggi che possano dirsi eterne e semplificano un universo infinito. Il resto sono solo leggi umane e come tali temporanee, sbagliate, modificabili e fragili; con un'unica intrinseca certezza hanno una fine. Il materialismo storico insegna che le leggi umane hanno un significato solo nel momento in cui sono redatte poi nel tempo lo perdono con l'evolversi dell'economia-progresso.

domenica 19 gennaio 2014

Ma Renzi è più Furbo di Berlusconi?

Secondo me se scendi a patti con il diavolo come minimo devi essere più furbo di lui ( leggete in maniera traslata).Quindi la domanda giusta non è se Renzi doveva discutere con Berlusconi, ma se Renzi è più furbo di Berlusconi. Su questo ho i miei dubbi...
E ricorda sempre, quando fai un passo del genere, significa che il paradiso non è più fra le tue prospettive.

sabato 18 gennaio 2014

La tirannide delle opinioni ben pensanti

Stuart Mill" La protezione dalla tirannide non è sufficiente: è necessario anche proteggersi dalla tirannia dell'opinione e del sentimento predominanti, dalle tendenza della società a imporre come norme di condotta e con mezzi diversi dalle pene legali le proprie idee e usanze a chi dissente..a costringere tutti i caratteri a conformarsi al suo modello"

lunedì 13 gennaio 2014

mercoledì 8 gennaio 2014

Diary di Chuck Palahniuk



Il sogno di ogni ragazza all’accademia. Dove scopri che esistono le matite a cera e l’anatomia e le rughe. Come mai Grace Wilmot abbia deciso di fare le pulizie, Dio solo lo sa. Quello che loro in teoria dovrebbero fare sono le valige. Questa casa: le posate in argento sterling, le forchette e  i cucchiai grossi come attrezzi da giardino. Sopra il camino della sala da pranzo c’è il ritratto ad olio di Un Wilmot Moprto. In cantina c’è uno scintillante e velenoso museo di marmellate pietrificate e gelatine,  antichi fatti in casa, pere d’epoca coloniale fossilizzate in sciroppi color ambra. Rimasugli appiccicosi di ricchezza e tempo libero.
Tra i tanti oggetti senza prezzo accumulati nel tempo, ecco cosa salviamo. Questi manufatti. Questi innesca ricordi. Souvenir inutili. Niente da poter vendere all’asta. Le cicatrici della felicità.
Invece di prendere oggetti di valore, qualcosa che si possa vendere, Grace se ne esce con questa vecchia scatola di colori. Tabbi ha la sua scatola di scarpe piena di bigiotteria da poco, quella per quando si mette in ghingheri, spille anelli e collane.

“Fu solo quando suo marito morì”disse Peter , che Maura Kincaid dipinse il suo primo quadro. Disse:”Forse la gente deve soffrire davvero prima di arrischiarsi a fare ciò che ama”
A Misty tutto questo lo dicesti tu.
Le dicesti che Michelangelo era un maniaco depressivo che nei suoi dipinti si ritraeva come martire scorticato. Che Henri Mantisse aveva dovuto rinunciare alla carriera d’avvocato per via di un’appendicite. Che Robert Schumann cominciò a comporre solo dopo che la mano destra gli si paralizzò e dovette abbandonare pianoforte e carriera concertistica.
Ti stavi frugando in tasca, mentre dicevi tutto questo. Cercarvi qualcosa.
Le parlasti di Nietzsche e della sua sifilide terziaria. Di Mozart e della sua uremia. Di Paul Klee e della sclerodermia che gli indurì a morte muscoli e giunture. Di Frida Kahlo e della spina bifida che le ricopriva le gambe di piaghe sanguinolente. Di Lord Byron e del suo piede equino. Delle sorelle Bronte e della loro tubercolosi. Di Mark Rothko e del suo suicidio. Di Fallner O’Connor e del suo lupus. L’ispirazione ha bisogno di ferite, follia. “Secondo Thomas Mann” disse Peter “ i grandi artisti sono grandi invalidi”

Beverly Hills, l’Upper East Side, Palm Beach: di questi tempi, dice Angel Delaporte, persino i quartieri migliori delle grandi città altro non sono che una superlussuosa suite all’inferno. Fuori dai tuoi cancelli devi comunque condividere le stesse strade intasate. Tu e i barboni tossici respirate comunque la stessa aria fetida e sentite gli stessi elicotteri della polizia che per tutta la notte danno la caccia ai criminali. Con le stelle e la luna cancellate dalle luci di un milione di depositi di sfasciacarrozze. Tutti affollano gli stessi marciapiedi disseminati di spazzatura e vedono le stesse albe offuscate dallo smog.
Angel dice che i ricchi non amano tollerare. I soldi ti permettono di prendere le distanze da tutto ciò che non è bello e perfetto. Non Sei in grado di sopportare nulla  che sia meno che delizioso. Passi la vita a scappare, evitare, fuggire.

Quand’erano all’accademia, Peter diceva che tutto ciò che facciamo è un autoritratto. Magari assomiglia a san Giorgio e il drago, oppure la ratto delle sabine, ma l’angolazione, la luce, la composizione, la tecnica, sei sempre tu. Persino il motivo che ti spinge a scegliere una particolare scena sei tu. Ogni colore, ogni pennellata. Peter diceva sempre :” L’unica cosa che un artista può fare è descrivere la sua faccia”

All’accademia, Peter  parlava sempre del pittore James McNeil Whisteler, e del fatto che Whistler aveva lavorato per il corpo dei genieri  dell’esercito statunitense. Il suo compito era quello di disegnare i punti delle linee costiere dove era prevista la costruzione di un faro. Il problema era che Whistler non riusciva a trattenersi dal tratteggiare piccoli studi di figure umane ai margini. Disegnava vecchie, bambini, mendicanti, qualunque cosa potesse vedere per strada. Faceva il suo lavoro, documentava il territorio per il governo ma non riusciva ad ignorare tutto il resto. Non riusciva a farsi sfuggire nulla. Uomini che fumavano la pipa. Bambini che facevano roteare cerchi. Raccoglieva tutto questo in schizzi posti ai margini del suo lavoro ufficiale. Per questo naturalmente il governo lo licenziò.
“Quegli schizzi” diceva sempre Peter “oggi valgono milioni”

Peter diceva sempre che il compito di un artista è quello di prestare attenzione, raccogliere, organizzare, archiviare, preservare e infine stendere un resoconto. Documentare. Preparare la presentazione. Il compito di un artista è non dimenticare.

“Gratta,gratta, sotto ogni patrimonio”diceva sempre la mamma di Misty “trovi il sangue di una, massimo due generazioni prima.” . In teoria , ripeterlo doveva servire a rendere più piacevole la loro vita in roulotte. Lavoro minorile in miniere e fabbriche, diceva. Schiavitù. Droga. Frodi finanziarie. Scempi ecologici, disboscamento, inquinamento, coltivazioni estreme che portano all’estinzione. Monopoli. Malattie. Guerra. I patrimoni nascono tutti da cose sgradevoli. Malgrado suo madre Misty era convinta che il futuro la aspettasse a braccia aperte.

"seguendo Misty attraverso il lungo corridoio in linoleum, Stilton dice:.Dice< proteggere la natura, preservare la purezza razziale : il passo è più breve di quanto si creda>" Diary di Chuck Palahniuk

Secondo Platone, l’uomo non impara nulla. La nostra anima ha vissuto così tante volte  che sappiamo ogni cosa. Gli insegnanti e l’istruzione possono solo ricordarci ciò che sappiamo già.

A quello che non capisci puoi dare qualunque significato.

Secondo Platone, noi viviamo incatenati dentro una caverna buia. Essendo incatenati, di questa caverna possiamo vedere soltanto la parte di fondo. Soltanto le ombre che vi s muovono. Potrebbero essere le ombre di qualcosa che si muove fuori dalla caverna. Potrebbero essere le ombre di altri individui incatenati accanto a noi.
Forse l’unica cosa che ciascuno di noi vede è la sua stessa ombra.
Carl Jung lo definiva il gioco delle ombre. Diceva che noi non vediamo mai gli altri. Vediamo solo quegli aspetti di noi stessi che si riflettono su di loro. Ombre proiezioni. Le nostre associazioni.
Come gli antichi pittori, che si chiudevano in un luogo oscuro e ricalcavano l’immagine di ciò che stava fuori da una minuscola finestra, alla luce del sole. La camera obscura. Non l’immagine esatta, tutto rovesciato o capovolto. Distorto dallo specchio o dalla lente attraverso sui ci perviene. Dalla nostra limitata percezione personale. Dal nostro piccolo corpus di esperienze. Dalla nostra istruzione piena di buchi.

Noi vediamo ciò che vogliano vedere. Nel modo in cui lo vogliamo vedere. Vediamo solo noi stessi. L’artista non può fare altro che darci qualcosa da guardare.

Se sei qui , hai fallito di nuovo. Firmato Costance.

Tutto ciò che facciamo ci tradisce. La nostra arte. I nostri figli.
Però siamo state qui. E ci siamo ancora. Ciò che quella povera sciocca di Misty Marie Wilmot deve fare è nascondere la sua storia in bella vista. La nasconderà in ogni parte del mondo.
Ciò che ha imparato è ciò che impara sempre. Ha ragione Platone. Siamo tutti immortali. Nemmeno se lo volessimo potremmo morire.

Se solo riuscisse a ricordarselo ogni giorno della sua vita, ogni minuto.

lunedì 6 gennaio 2014

Cappadocia-Turchia


In bocca al lupo compagno Bersani

Se ci fosse stato il governo Bersani appoggiato dai 5 stelle qualcosa sarebbe cambiato; i 5 stelle avrebbero dato quella ventata di novità che serviva non solo al paese ma anche al partito. Ed il PD avrebbe insegnato al movimento come ci si muove in un sistema complesso come la democrazia. Prima o poi Grillo si renderà conto che i flussi elettorali non cambiano in questo paese e che se vuole veramente fare qualcosa per aiutare l'Italia dovrà allearsi; spero con la sinistra ma penso che finirà a destra. La lega dei primi tempi era molto simile ai 5 stelle; ed è stata distrutta dalla forza del suo alleato Berlusconi. Grillo se è intelligente legga la storia di Bossi e capisca dove un movimento gemello al suo ha sbagliato.

giovedì 2 gennaio 2014

Istanbul-Santa Sofia


David Foster Wallace LA SCOPA DEL SISTEMA

Stanno schiattando, piegati in due, e Leonore ride con quella stramba risata di solidarietà che viene quando intorno a te ridono tutti quanti e ridono talmente tanto da far venire da ridere pure a te.

JAY Quando si deciderà a capire che la gelosia è solo una malsana proiezione dell’insicurezza degli sciocchi? Dei loro problemi d’identità? Della loro ansia igienista?

-I cappelli corti. Ad affascinarmi è soprattutto questo. I capelli corti liberano quelle donne da una prigione. Una prigione estetica.  Le liberano dalla tirannia dei cento colpi di spazzola a sera..

-…che per citare quello che m’è toccato sentire per anni e anni e che immagino che tu abbia sentito mille volte, il significato di una cosa non è più o meno altro che la sua funzione….Certo che, per una convinta che il significato sia l’uso, sentirsi priva d’uso..insomma venne da me e mi disse che infelice..

Scale e botole era probabilmente il più sadico gioco da tavolo ma inventato. Gli adulti lo odiavano ; i bambini lo adoravano. Sicché l’universo aveva sancito che un adulto finisse invariabilmente impelagato a giocarci con un bambino…I bambini trovavano spassosissimo questo potenziale di annichilimento delle speranze con conseguente ritorno ai primordi. A Leonore faceva venire la voglia di prendere il tabellone e sbatterlo contro il muro.

Ero sempre o così insensatamente e inspiegabilmente felice da non trovare luogo che fosse grande abbastanza da contenere tutta la mia felicità oppure talmente triste, malinconico e abbattuto da non avere il coraggio di mettere piede  altrove che in un gabinetto. Odiavo quel posto. Ma non sono mai stato tanto felice come quando lo frequentavo. E tra questi due stati d’animo io sto come tra l’incudine e il martello  della Verità.

Adesso circondato da inseriti: nuove leve, appartenenti e spavalde, coi loro occhi complessi. Gli occhi di Lang, occhi color delle piante, non erano complessi. Li guardi nello specchio. Erano come i miei occhi. Erano occhi di uomo che torna nella casa dov’è cresciuto, e trova nuovi bambini a giocare nel suo cortile, e vede un nuovo Rawling Everbounce andare a canestro in un nuovo canestro avvitato nel muro del suo garage,e vede un nuovo osso di gomma nella cuccia sotto il rododendro di mamma. Tristi, tristi. Forse era solo per via del whiskey,

Fieldbinder sorrise simpaticamente- Dottore, i nostri progressi sono tali che mi sento di poterle dire in tutta onestà che l’avvenimento non mi ha affatto sconvolto – con tutte le ramificazioni e i significati impliciti nella scelta del termine. L’attaccamento alle cose , ai luoghi, agli altri esseri viventi richiede a mio avviso un dispendio di energie e di attenzione decisamente eccessivo rispetto al valore delle cose così rapportate all’attaccamento. Lo trova irragionevole? Il tentativo di far sì che il controllo della propria vita dipenda da cose e persone esterne a detta vita è una cosa stupida, una cosa forse adatta a gente più debole, meno fortunata e matura di me.

Fieldbinder sorrise e proseguì: -La invito a riflettere su come tale programma non faccia altro che proporci le gesta di un personaggio, il coyote, funzionante all’interno di un sistema che ha l’interessante ruolo di Natura matrigna, un personaggio che incessantemente, instancabilmente, disastrosamente persegue un oggetto/scopo- ossia l’uccello eponimo del programma- oggetto e scopo il cui valore è assai inferiore rispetto a quello dello sforzo e delle risorse che il protagonista investe nella sua ricerca.-Fieldbinder sorrise beffardamente.- L’oggetto perseguito – un uccello rachitico e ossuto- è assai meno prezioso dell’energia e dell’attenzione e delle risorse economiche consumate dal coyote nel corso della ricerca. Esattamente come qualsiasi nesso irradiato dall’Io verso l’esterno avrebbe assai meno valore del prezzo che l’impianto di tale nesso pretenderebbe.

-Mi fai male, Andy-dice Leonore-Mi fai male dentro.
-Tesoro, questo è l’amore-dice W.D.L

-E fu così che Billy Visone andò a letto senza cena. Ma aveva imparato tre cose molto importanti, tre cose che non avrebbe più dimenticato: primo , che spesso l’ingegno conta più dell’abilità; secondo, che farsi beffe del prossimo è una cosa non solo scortese ma anche assai stupida; terzo, che perdere la trebisonda (arrabbiarsi) è la cosa più stupida del mondo.-


“Ehi Joe, mi spiace ma devo proprio dirti che questa roba sa di cacca di alce. Però ottima” pg499