martedì 18 dicembre 2012

Sulla strada Jack Kerouac



All’improvviso mi trovai a times square. Avevo fatto tredicimila chilometri su e giù per il continente americano e adesso ero tornato a Times Square; e proprio all’ora di punta ,anche, e ai miei occhi innocenti da vagabondo toccava di vedere l’assoluta follia e il fantastico, fragoroso via vai di New York con i suoi milioni e milioni di abitanti che sgomitano instancabili per qualche dollaro, l’allucinante sarabanda del prendi, arraffa, dai, sospira, muori, solo per esser sepolti in quelle orribili città funerarie di Long Island City.
E naturalmente adesso nessuno può dirci che Dio non esiste. L’abbiamo visto in tutte le forme . Ricordi Sal, quando sono arrivato a New York  e volevo che Chad King mi insegnasse Nietzsche? Vedi quanto tempo è passato? Va tutto bene , DIO esiste, noi sentiamo il tempo. Tutto quello che è stato predicato dai greci in poi è sbagliato. Non si arriva da nessuna parte con la geometria e sistemi geometrici di pensiero. E’ tutto qui.

Il fatto è che non bisogna fissarsi.
Ma non era così, Qualcosa, qualcuno , uno spirito , inseguiva tutti noi nel deserto della vita, destinato a prenderci che potessimo raggiungere il paradiso. Naturalmente, ora che ci ripenso, non poteva essere che la morte, che afferrerà tutti prima del paradiso. La sola cosa che ci fa spasimare nei giorni della vita , che ci fa sorridere e gemere e ci procura dolci nausee di tutti i tipi, è il ricordo di una felicità probabilmente sperimentata nell’utero materno, che può riprodursi soltanto nella morte.

L’inizio el nostro viaggio fu misterioso e spruzzato di pioggia. Si capiva che sarebbe stato un’unica grande saga di nebbia strillo Dean. !> si chinò sul volante e schiacciò l’acceleratore ; era di nuovo nel suo elemento , si vedeva benissimo .Eravamo tutti felici , ci rendevamo conto che ci stavamo lasciando alle spalle confusione e assurdità per compiere l’unica e nobile funzione che avevamo a quel tempo, Andare.
Mi fermai a un baracchino dove un uomo vendeva chili rosso e piccante in contenitori di carta; ne compari un po’ e lo mangiai camminando per le strade buie e misteriose. Avrei voluto essere un messicano di Denver , o perfino un povero giapponese stremato dal lavoro, qualunque cosa tranne quello che tristemente ero, un “bianco” disilluso. Per tutta la vita avevo avuto ambizioni bianche.Inoltre tutti i miei amici di New York  avevano l’atteggiamento negativo  da incubo  di chi critica la società partendo da faticose posizioni psicoanalitiche, libresche o politiche; Dean invece ci sguazzava,nella società, avido di pane e di amore; non gli importava di quello che succedeva, e , e allora via tutti a mangiare, quel cibo che come dice l’Ecclesiale < è la tua porzione sotto il sole>

Non è forse vero che si comincia a vivere da bambini innocenti che credono a tutto quello che succede sotto il tetto paterno? Poi arriva il giorno dei Laodicei, quando si capisce di essere sfiniti e infelici e poveri e ciechi e nudi, e con facce da spettri orridi e dolenti ci si incammina rabbrividendo lungo il sentiero da incubo della vita.


lunedì 10 dicembre 2012

Aforisma

La solitudine è un prezzo più che sopportabile; evita i compromessi, che alla lunga incatenano, in una realtà che alla fine è di tutti tranne che tua.

giovedì 22 novembre 2012

Pianificazione strategica...


Abbiamo dalla nostra due forze difficilmente arginabili, la giovinezza e la capacità di reagire e cambiare le strategie con l'evolversi degli eventi con una pianificazione a più variabili. L'obbiettivo è diventare bravi nel farlo trasformando il caos non gestito, in un caos addomesticato. In un mondo destrutturato si deve essere bravi a rimanere in scia alla realtà. Più che chiedersi perchè un evento ha preso una certa piega, bisogna affiancarlo ed in scia seguirlo per avvicinarsi a cosa si vuole...

Se uno porta un problema, per me si deve presentare anche con 3 possibili soluzioni: una che fa un casino rimediabile, una che fa un casino divertente e la terza giusta, altrimenti il problema che se lo tenga per lui.

lunedì 19 novembre 2012

Nietzsche VS Epicuro VS Stoici

Nietzsche dice non solo che tutto non ha un senso umano, ma che oltre a questo, che tutto si ripete eternamente uguale da miliardi di anni. Quindi esiste un "destino" scritto da sempre,  che si ripete sempre uguale a se stesso da miliardi di anni. La forza di questa idea e la fuga da questa realtà ha creato il novecento; gli spazi per qualsiasi scelta si riducono a zero, per chiunque, la materia stessa è schiava di se stessa. L'uomo diventa l'anello di una catena che si richiude su se stessa; non c'è un inizio, non c'è una fine, non c'è uno scopo, forse cambiano i ruoli. Da questa presa di coscienza possono nascere solo due atteggiamenti: o un rinnegamento ed una sorta di stoicismo basato su basi malferme (come comunismo, nazismo, capitalismo etc...) o un Epicureismo sano che ammette che è tutto qua, tutto già scritto e che noi tocca rifare il giro per l'ennesima volta.

martedì 30 ottobre 2012

Forse non abbiamo bisogno di Dio

Rinunciando al paradiso e alla possibilità di una vita dopo la morte....mi sono tolto dalle spalle il peso di un Dio. Che poi l'ordine morale nasca dalla promessa di qualcosa di buono nel futuro o da un vantaggio nel presente, mi sembra una cosa da cretini. L'ordine morale in persone evolute e razionali è innato.

lunedì 6 agosto 2012

Dio?

Il mio rapporto con Dio è andato in peggiorando quando ho capito che un Dio buono e onnipotente, mi chiedeva di inginocchiarmi davanti al suo sacrificio per la mia salvezza..da quel momento è diventato indifferente che esistesse o no, semplicemente non mi garbava più il tipo.

martedì 5 giugno 2012

Aforisma

Fare delle scelte porta a delle conseguenze; fatta la scelta non rimane che prepararsi all'impatto con le conseguenze. E' uno scontro gestibile quando si è consapevoli delle proprie scelte è impossibile nel caso contrario.

sabato 19 maggio 2012

Aforisma

..la solitudine è una compagna fedele...

martedì 24 aprile 2012

Italo Svevo la coscienza di Zeno




Si arriva all’assassinio per amore o per odio; alla propaganda dell’assassinio solo per malvagità

Costui prescrisse qualche medicinale e ci disse di ritornare da lui qualche settimana dopo. Ma mio padre non volle, dichiarando che odiava i medici quanto i becchini e non prese neppure la medicina prescrittagli perché anch’essa gli ricordava medici e becchini.

Con uno sforzo supremo arrivò a mettersi in piedi, alzò la mano alto alto, come se avesse saputo ch’egli non poteva comunicarle altra forza che quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. Poi scivolò sul letto e di là sul pavimento. Morto!

Essa dunque ignorava che quando a questo mondo , ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo non essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro tempo infinito.

Spiegai il concetto di valore negativo: una donna aveva tale valore quando un uomo calcolava quale somma sarebbe pronto a pagare per mandarla molto ma molto lontano da lui.

Tanti a questo mondo apprendono soltanto ascoltando se stessi o almeno non sanno apprendere ascoltando gli altri.

Da mio suocero  e dall’Olivi io avevo sempre visto che per rendere possibile la sorveglianza del magazzino, l’ufficio vi era contiguo. Guido protestava con smorfia di disgusto.

La prima favola diceva di un uccelletto al quale avvenne d’accorgersi che lo sportellino della gabbia era rimasto aperto. Dapprima pensò di approfittarne  per volar via, ma poi si ricredette temendo che se durante la sua assenza, lo sportellino fosse stato richiuso egli avrebbe perduto la sua libertà.

Dicevo ad Augusta accarezzandola “ il merito è tuo perché hai usato dei metodi molto drastici di educazione”

La vita ha dei veleni, ma ha anche degli altri veleni che servono di contravveleni. Solo correndo si può sottrarsi ai primi e giovarsi degli altri.

“La vita non è brutta né bella, è originale!”

La natura non fa calcoli ma esperienze.

Naturalmente io non sono in ingenuo e scuso il dottore di vedere nella mia vita stessa una manifestazione di malattia. La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altra malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure . Sarebbe come voler turare i buchi che abbiamo nel corpo credendoli delle ferite. Morremmo strangolati non appena curati.
La Vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria , ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una grande chiarezza ..nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio? Solamente la pensarci soffoco!
Ma non è questo, non è questo soltanto.
Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso , quello del proprio organismo. Allorchè la rondinella comprese che per essa non c’era altra possibile vita  fuori dall’emigrazione , essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s’interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno . Il cavallo si ingrandì e trasformò il su piede .Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute.
Ma l’occhialuto uomo , invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c’è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l’uomo diventa sempre più furbo e debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione alla sua debolezza.
I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma orami , l’ordigno non ha più alcuna relazione con l’arto.
Ed è l’ordigno che crea la malattia con l’abbandono della legge del più forte sparì e perdemmo la selezioni salutare. Altro che psico-analisi  ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati.
Forse attraverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri , nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile , in confronto al quale gli esplosivi attualmente  esistenti saranno considerati degli innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri , ma degli altri un pò più ammalato , ruberà tale esplosivo e si arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.

La Chiesa l'ha sprecato

..se il sacrificio di Cristo era un dono la chiesa l'ha trasformato in un debito..

lunedì 16 aprile 2012

Loop!!!!!!!!!!!

il novecento nasce da un loop logico: "la mancanza di senso è l'unica certezza, gli uomini non sanno vivere senza un senso". Per superare questo loop ne abbiamo inventato di cotte e di crude. L'evoluzione quindi sta nell'accettare il loop e far nascere una nuova umanità che non abbia bisogno di un Dio, di un paradiso o di un inferno, che accetti la possibilità che buoni e cattivi facciano tutti la stessa fine. Un umanità che per la prima volta ammette i suoi limiti e fa a meno di un Dio che la giudica e guida un umanità finalmente adulta, evoluta.

martedì 20 marzo 2012

Why?

Le brigate rosse, avranno pure fatto male ad ammazzarlo. Ma la mobilità, i CO.CO.CO e tutta la flessibilità che Biaggi ha introdotto ha quante persone ha rovinato la vita? Qualcuno le ha mai contate? Per quale motivo dovremmo permettere a queste persone di trattarci come bestie.

mercoledì 14 marzo 2012

Ed i confini?

La relatività è potente, cambi il sistema di riferimento e distorci la realtà. Più che un problema uno dovrebbe esaltare le potenzialità che dà. Il novecento ha fatto tanto per questo, crolla tutto, spariscono le certezze, ma gli orizzonti diventano infiniti; basta avere il coraggio di scrutare, al di là del bene e del male, a tutta forza verso l'ignoto. Un uomo del novecento non si chiede se Dio esiste o no,ma la domanda giusta è "Al di là di Dio cosa c'è? " e accetta le potenzialità di una domanda a cui l'unica risposta è un indagine infinita e senza dogmi.

giovedì 1 marzo 2012

SPQR

I romani, quando uno schiavo fuggiva, sterminavano tutti gli altri. Era ingiusto e crudele, ma necessario per una società basata sulla schiavitù. La morale della storia è questa, è indifferente cosa è giusto e sbagliato, le nostre azioni devono garantire il funzionamento della società in cui viviamo.

lunedì 23 gennaio 2012

Spazi infiniti e sogni mai sopiti

Non chiedetemi come sto? e' inutile vi risponderò sempre che andrà tutto bene, perchè respiro e cammino sulle mie gambe.
Chiedetemi dove andrò e mi si illumineranno gli occhi di spazi infiniti e sogni mai sopiti....

mercoledì 11 gennaio 2012

Quando prepari una guerra

Ci sono momenti in cui vedi che l'unica alternativa è lo scontro.
Chiudi le comunicazioni, conti le truppe, alzi le barricate.
Cerchi i motivi migliori per quello che devi fare, rendi assolute le tue opinioni.
Rafforzi, proteggi, stabilizzi, prepari.
Tiri fuori l'armatura migliore, la lucidi, la ami e la lasci a brillare nella notte.
Sei pronto a sputare sangue e far sputare sangue.
La notte ti rigiri nel letto, la mattina sarà un'alba di lotta.
L'unica certezza è che da domani ci sarà un vincitore e uno sconfitto, il vantaggio la fine di ogni inutile compromesso.
Lo scontro è il Nirvana.

martedì 3 gennaio 2012

Gli autobus romani a Catania

Questa è una storiella che va raccontata o almeno scritta da qualche parte in cui qualcuno possa leggerla e rifletterci. Sei mesi fa ero in Sicilia, seguivo il safe behavior per conto della mia ditta precisamente a Catania. Il giorno del ritorno il mio aereo viene annullato per 3 volte, rimango quindi bloccato in aeroporto per 7 lunghe ore. Di solito quando si attende per tanto tempo un ritardo nascono quelle che chiamo " le amicizie del lamento". Si sta lì, ci si guarda e alla fine si sbotta lamentandoci insieme di quanto sia insopportabille queste attese in un paese che si possa dire civile. Bene con un amicizia del lamento inizio a raccontare la mia vita, quello che faccio e dove devo andare. Partono due particolari che poi aprono la discussione; sono ingegnere e per lavoro sono emigrato in Toscana. L'amico del lamento inizia a raccontarmi la storia di vita di suo figlio, anche lui ingegnere anche lui appena laureato trova lavoro fuori dalla Sicilia in una grossa municipalizzata dei trasporti prima di Siena poi di Roma. Il racconto può sembrare banale; ma da qui diventa interessante. Il signore mi racconta che questo ragazzo quando viene preso a Roma passa ad uno stipendio sopra i  cento mila euro e messo in un ufficio con poltrone di pelle umana con vari assistenti. Non gli viene dato nessun incarico importante finchè un giorno il mega direttore se ne esce dandogli il compito di valutare una gara d'appalto per la manutenzione dei mezzi pubblici. Il ragazzo entusiasto dall'idea mette tutto il suo impegno e dedizione e sceglie fra le offerte quella che crede la migliore. Felice va dal suo capo e gli illustra i motivi tecnici della propria scelta. Il capo lo guarda e gli fa un nome del vincente sorridendogli. L'ingegnere si oppone, poichè da un'analisi razionale la scelta non ha alcun senso. Il direttore non fa una piega e fa vincere la ditta che vuole lui per vie traverse. Piano piano a questo povero onesto vengono tolti tutti i benefit e rimane con una scrivania e una sedia in un sotto scala, la donna delle puilizie comanda più di lui e carta e penna deve portarli da casa. Il ragazzo mobbizzato e disperato si licenzia e va a lavorare alla Mercedes. Era stato preso e strapagato per essere usato come una marionetta e volendo opporsi era stato distrutto. Ora vi chiederete qual'è la morale della storiella? Non c'è morale ma solo un'amara costatazione: ogni volta che vado a Roma e prendo un autobus e sento le lamentele di chi li trova puzzolenti e zozzi ripenso al mio amico del lamento e mi immagino che quel mezzo sarebbe stato diverso se gli onesti almeno per una volta avessero vinto.