mercoledì 19 giugno 2019

Il mondo vuole ucciderti

Se prima volevo salvare il mondo ora sono dell'opinione opposta, salvarmi dal mondo e la mia riflessione è basata su tre assiomi. 1) l'universo è un sistema chiuso in cui l'entropia è in costante aumento, se migliora è perchè ti sei creato uno spazio matematico fittizio in cui fai tornare i conti. Il caos, il disordine, sono inarrestabili 2) i cretini sono in costante aumento e sono una forza preponderante. Lo si vede tutti i giorni; nonostante lo sforzo di riflessione, comprensione, empatia sia immane, non riesci a spiegarti perché certi atteggiamenti vincano. La prepotenza, l'arroganza sono basate su basi così solide che l'intelligenza soccombe. 3) la terra, la natura per effetto traslato letterario non ci è amica, né madre; quando per un attimo della nostra esistenza, l'uomo ha 2,4 milioni di anni ed il benessere diffuso non ha nemmeno 60 anni, quindi per lo 0,000025 del tempo, abbiamo provato a scaldarci tutti di più, a migliorare le nostre condizioni sociali economiche, ad evolverci, ci azzoppa asfissiandoci con i nostri stessi strumenti di miglioramento. Perchè dite quello che vi pare ma la civiltà basata sul petrolio ha portato all'epoca più brillante che l'uomo abbia avuto fino ad oggi. Cambieremo metodo ma la nostra madre terra troverà qualche altro fantasioso modo per estinguerci. Quindi la lotta per salvare il mondo è vana e la guerra è persa dal principio, ed Epicuro che suggeriva una vita ritirata di contemplazione della conoscenza, fra pochi fidati amici, aveva proprio ragione.

sabato 8 giugno 2019

Il dolore va somministrato a piccole dosi

Durante la chemioterapia, la seconda settimana dopo la cura, bisogna per poter proseguire verso la guarigione, riportare i globuli bianchi, sterminati dalla chemio ad un livello accettabile per proseguire. Lo si fa tramite iniezione di un farmaco sottocutaneo a livello della pancia. Prendi una siringa, fai un pizzicotto sulla pelle, e una  volta superata la cute,inietti.  A seconda di come inietti, senti dolore. A me ha insegnato che certi rimedi inevitabili, dolorosi, e necessari per sopravvivere, è meglio somministrarseli da solo. Nonostante la mia infermiera fosse la migliore del mondo, mia sorella, quando nelle prime punture, chiedevo a lei di farmele, sentivo male. Lei non essendo nella  mia pancia non poteva capire quale era la giusta velocità di iniezione. Presi a farmele da solo, facevo il mio bel pizzicotto, buttavo fuori l'aria dalla siringa e bucavo, poi con una lentezza stancante iniettavo. I rimedi dolorosi é  meglio gestirsili da soli, perché solo noi conosciamo la dose di dolore che riusciamo a sopportare e se siamo bravi e pazienti ne usciamo vivi e senza soffrire. Non possiamo delegare al mondo la cura che serve a noi, il mondo non può aiutarci, non è nel nostro stomaco.

venerdì 7 giugno 2019

Perchè non posso più dirmi "Nietzsciano" e sul perchè Dio dobbiamo far finta che è vivo.

Una sera di 4 o 5 anni fa uscì, con un amico per Volterra e ci incontrammo con amiche di una amica, tutte professoresse dell locale liceo, per far serata. In particolare su una ragazza concentrai le mie attenzioni, sia per la bellezza che per la materia. Era una professoressa di filosofia. Da bravo studente gli illustrai tutte le mie conoscenze su Nietzsche, ormai ho letto molti dei suoi libri e conosco bene sia la biografia,che la sua filosofia e iniziai la mia bella dissertazione su nascita della tragedia, spirito dionisiaco e apollineo, cammello, leone che ride e fanciullo. Sai con Nietzsche si fa sempre colpo. Ad un certo punto lei mi guarda, alza gli occhi e mi dice "Nietzsche,è il principale colpevole delle aberrazioni dell'uomo nel novecento; nazismo, fascismo, comunismo, nascono tutti dall'uomo che non ha più nessun limite". Ecco, fu come se un gigante si fosse alzato in piedi e mi avesse dato un sonoro schiaffo. E il dolore lo sento ancora sulle guance. Era vero; miope, accecato dallo spirito di potenza, non vedevo o negavo cosa era la declinazione nella realtà della filosofia di Nietzsche. Un uomo senza limiti, si era trasformato in un uomo mostro. Ora siamo tutti consapevoli che Dio è morto; ma vedere chi banchetta sul suo cadavere sostituendosi al suo posto, mi genera più disappunto di chi con il DAE prova a rianimarlo. Non rinnego Nietzsche, perchè in fondo Firedrich era solo l'araldo di ciò che già da tempo nella storia, nella filosofia e nella letteratura, bolliva in pentola e la sua grandezza è, e rimane, essersi fatto primo auditore e portavoce del nuovo che avanza ma se mi devo far ambasciatore, riporto il rumore dello schiaffo ricevuto. Dio è morto, ma non lo abbiamo sostituito con qualcosa di meglio; non so, se a questo punto,sarebbe stato meglio, far finta che fosse ancora vivo e rinchiudere Nietzsche in un manicomio.