venerdì 11 dicembre 2020

Ida Magli, Dopo L’Occidente

Il dubbio che, di fatto,nessuno raccoglierà le tracce della nostra esistenza è diventato con il passare del tempo quasi una certezza.  L’Europa, specialmente la parte dell’Europa, più attraente, più ricca, più facile da aggredire-quale L’Italia, la Spagna, la Grecia, la Francia, la Germania-sarà, abitata in maggioranza da africani mussulmani i quali avranno il piacere e il dovere di eliminare tutto ciò che ci appartiene. Siamo bianchi, noi, impuri, infedeli colonizzatori: ricordiamocelo.

 

Una volta padroni dell’Europa, quindi i mussulmani “giustamente” ne distruggeranno “L’europeità”, come è sempre successo, quando una cultura e subentrata a un’altra. I cristiani non hanno forse raso al suolo tutti i templi, tutti gli edifici della Roma pagana, appena sono diventati abbastanza forti per poterlo fare? Hanno distrutto perfino ciò che i romani, con il realismo e la sapienza ingegneristica che li contraddistingueva , avevano costruito al servizio e per il benessere dei popoli sottomessi al loro impero. Strade, mura, ponti, acquedotti, fontane,cloache, terme, giardini, anfiteatri: tutto è stato abbattuto, rifiutandone con l’irrazionalità dell’odio la meravigliosa funzionalità. Quel poco che sarebbe stato troppo faticoso o che non erano in gradi di distruggere (non esistevano le bombe allora: per questo il Colosseo è ancora in piedi) è stato abbandonato alla sicura consunzione del tempo.

 

Se come dicevamo, i cristiani hanno distrutto tutto della civiltà romana, sicuramente almeno altrettanto faranno i mussulmani. Inutile dunque, farsi illusioni: di noi non rimarrà nulla.

 

Ma siamo sicuri che , contrariamente a quanto stanno di certo facendo i governanti di altri popoli per mettere al sicuro la memoria della propria storia, per gli italiani non lo farà nessuno. E’ stato sempre,e continua a esserlo, il nostro terribile destino: essere disprezzati, odiati, traditi dai nostri governanti. Quali che siano stati nel lungo itinerario della storia d’Italia, dalla caduta dell’Impero romano fino ad oggi-Papi, Re, Imperatori, Granduchi, Principi, Dittatori, Presidenti, Deputati, Senatori- non c’è mai stato in questo disprezzo, in quest’Odio, in questo tradimento, nessuna interruzione e nessuna differenza salvo che nel luminoso periodo del risorgimento. Oggi si è tentato di togliere perfino al risorgimento questa luminosità, ma era troppo difficile riuscirvi: è stata l’unica volta in cui gli Italiani si sono ribellati ai governanti, non con ribellioni sporadiche, non con la letteratura, non con la poesia o con la musica, ma con le armi.

Gli Italiani sono stati sempre per i loro governanti esclusivamente l’oggetto, il corpo disprezzatissimo,anche se indispensabile, sul quale poggiare i piedi; lo strumento per raggiungere ed esercitare il potere: nient’altro.

 

Costante terribile, destino quello degli Italiani e tuttavia forse inevitabile: la storia dimostra che nessun potere straniero è mai riuscito a impossessarsi dell’Italia senza la complicità e il tradimento di qualcuno dei suoi governanti.

 

La questione della sovranità monetaria è ormai ben nota a tutti: adottando l’Euro l’Italia ha rinunciato a battere moneta e di conseguenza ha perduto lo strumento principale della propria indipendenza. Non è più uno stato sovrano e, come si è visto chiaramente con il passare degli anni, è costretta a pagare il denaro che le viene fornito dalla banca centrale Europea con interessi sempre più alti fino a quando non potrà più reggere. Siccome però la dicitura Banca centrale Europea copre il fatto che i soci azionisti di questa banca sono soggetti privati, in realtà gli Italiani, il loro lavoro , il loro patrimonio, il loro territorio, i loro redditi, le loro aziende si trovano a essere non soltanto sotto controllo , ma a causa del debito, messi in garanzia degli stessi banchieri, proprietà di costoro.

 

Alla pari dei governanti che lo hanno preceduto, Berlusconi ha poggiato i piedi sul corpo dell’Italia e gridando, come ogni traditore che si rispetti, di amarla con tutta l’anima, l’ha puntualmente consegnata ai dittatori banchieri D’Europa. Attore bravissimo e ubbidientissimo, nel fiume di parole vuote che ha pronunciato in tutti questi anni di pseudogoverno, è riuscito a non dire mai nulla del suo inginocchimento al servizio dell’Europa.

 

Le normative dell’Unione Europea nei campi più delicati dell’etica garantiscono il predominio dell’individuo sulla società, cosa che già di per sé segnala che si odia il gruppo, che se ne vuole la disintegrazione e la morte. Quale senso dare se non questo ai circa 11000 aborti di stato annuali in Italia, mentre ci compiono sforzi inauditi per far nascere un bambino da una donna di settantacinque anni?

...In realtà quello che interessa qui nel lavoro di Hazard è aver messo l’accento sull’esistenza di una crisi dovuta al capovolgimento delle basi della vita collettiva. Si passa, infatti , dai divieti iniziali, tutti rivolti al comportamento sociale -non mangiare la mela dall’albero della conoscenza, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso e così via- ai diritti dell’individuo, come se-questo l’errore fondamentale-fossero questi diritti a fondare la società. Proclamare la carta dei diritti dell’Uomo è sembrato a tutti  un capovolgimento positivo, tutt’uno con il proclamare la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la tolleranza, l’amore universale. C’erano, invece, in questo passaggio le premesse per la fine della cultura e della società occidentale. Dove si colloca , infatti il potere nella società dei diritti?

Nessun potere è potere se non comanda. Nessun potere è potere se non possiede un copro che gli obbedisce.

La società medioevale dei doveri era diversa da tutte le altre società, che pure naturalmente sono state sempre società dei divieti e di conseguenza dei doveri, non per il principio di dovere in sé, ma per l’assolutizzazione del dovere nel sacro e tramite il sacro,e per l’estensione del principio del dovere relativo al sacro anche ai detentoti del potere.

...E’ vero con la dichiarazione dei diritti finalmente la natura, gli Dei, Dio sono stati esautorati di ogni loro potere, ma non è l’uomo a trionfare sono i governanti. I governanti, infatti, hanno preso il loro posto, sono essi stessi adesso: Natura, Dei, Dio. Come tali creano l’uomo: gli garantiscono il diritto a esistere, mangiare, coire, procreare. Discende da questo mondo aberrante, una trasformazione del potere di coloro che governano quale non si riesce neppure ad immaginare il potere di Dio se non attribuendogli “l’onnipotenza”. Per i governati si è realizzata la promessa di Lucifero.”Diventerete come Dei”. E nella qualità di Dei avrete nelle mani i sudditi, finalmente diventati oggetto assoluto del potere visto che non esite più limite, che era comune a tutti, della dipendenza da Dio. Non esiste di conseguenza neanche la coscienza personale, sostituita da quella dei governanti.

 

La maggioranza dei cittadini è convinta invece, piegata dall’imbonimento dei partiti politici, ovviamente interessati ad aumentare il più possibile il potere che lo stato sia molto libertario se, come avviene , legalizza ogni suo gesto, ogni suo desiderio, ogni suo vizio e non si rendo conto di aver perso l’unica vera libertà, quella della coscienza.

 

Quali caratteristiche presenterà quella parte geografica del mondo,che corrisponde all’Europa, in particolare all’Europa d’occidente, verso la metà del 2000? Si può affermare con quasi assoluta certezza che la cultura che oggi siamo soliti indicare con il nome di occidentale e che la caratterizza, sarà quasi del tutto scomparsa. Si può anche presumere che il processo di estinzione avverrà molto rapidamente. Il motivo è evidente: le culture vivono attraverso gli uomini che ne sono portatori. Verso il 2050 l’Europa sarà abitata da un gran numero di Africani insieme a gruppi di media consistenza di cinesi e di mediorientali, a causa della continua e massiccia immigrazione dall’Africa e dall’Oriente e dell’altissima prolificità di queste popolazioni, superiore in genere di almeno cinque volte quella degli Europei. Il 1° gennaio 2012 tutti i giornali hanno gridato di esultanza perché i primi nati in Italia durante la notte di capodanno erano stranieri: un dato di fatto sufficiente a far capire quale sia il destino dell’Italia e dell’Europa: la scomparsa dell’Italianità e la fine del Europei già in atto. Tanto più poi la fine è assicurata perché i governanti e i loro sacerdoti i giornalisti ne godono. Come ho già rilevato più volte , è questo il segno più sicuro. Ci troviamo nella paradossale situazione in cui il medico è felice che i suoi pazienti muoiano e vi contribuisce attivamente esortandoli a far presto. La Morte dell’Italia è già in atto soprattutto per questo: nessuno combatte per farla vivere, persino perché nessuno la piange. E’ contro natura, contro la realtà dei sentimenti umani, ma è così: stiamo morendo nel tripudio generale, con una specie di suicidio felicemente assistito dai nostri stessi leader, governanti e giornalisti. Non per nulla l’idea del suicidio assistito è nata in Occidente.

 

Si tratta infatti, di un fondamentalismo radicato nell’idea ossessiva che la salvezza degli stati dipenda dal mercato e dalla crescita. Il fatto che questa teoria sia errata non li tocca e non li può toccare visto che, se la salvezza del mondo dipende dal mercato è perché i sacerdoti (gli esperti, i tecnici) del mercato e della crescita sono loro, gli economisti. Potrebbero mai i sacerdoti di una qualsiasi religione affermare che Dio non esiste? Quindi mercato e crescita sono diventati ormai concetti e termini assoluti e al tempo stesso apotropaici , analogamente agli enormi falli priapeschi che un tempo sorgevano nei campi a proteggere le messi.

 

Non si fanno più guerre però! Obiettano felici a coloro che si lamentano di questo enorme accrescimento di potere. Ma come avrebbero potuto crearsi un Impero, dopo l’immensa catastrofe del secondo conflitto mondiale, se non inventandosi un sistema che non comportasse guerre? L’idea è stata brillantissima: capovolgiamo il principio, affermiamo che dobbiamo costruirci un impero proprio per non farci più guerre. Non hanno detto, però, che il risultato sarebbe stato simile a una guerra, anzi molto più grave: saranno distrutti, non gli edifici ma gli stati, le Nazioni non esisteranno più, i popoli non avranno né nome, né voce, come appunto capita ai vinti. Sempre di morte si tratta, quindi. Non per nulla un recente fascicolo di limes, rivista di geopolitica che di solito non ha paura delle parole, è intitolato: alla guerra dell’Euro. Non si vedono i cannoni, ma ha già cominciato a scorrere il sangue di coloro che falliscono, che si suicidano. Del resto, finora non si sono fatte guerre soltanto perché abbiamo accettato di essere dominati dalla Germania e dalla Francia. La situazione non è molto diversa dal passato in cui le guerre si facevano quando qualcuno reagiva all’aggressione e alla dominazione straniera, mentre bastava sottomettersi per non farle. Chi lo sa meglio degli Italiani, che le cose sono sempre andate in questo modo? Sono rimasti per secoli sotto il dominio altrui fino a quando non si sono decisi a fare una guerra quella del risorgimento. Sarebbe bastato rimanere sudditi dell’Austria e del Papa per non fare neanche quella.

 

La morte-è chiaro- fonda il tempo (il tempo umano) in quanto crea una cesura, un’interruzione, una misura. Ma visto che gli Ebrei sono il popolo eletto, prediletto da DIO, o meglio sono il popolo per antonomasia Dio farà qualcosa per salvarlo dal destino di morte cui è condannato. Comincia così il tempo dell’attesa un tempo ovviamente strettamente legato alla fede degli ebrei. Fede e attesa sono le caratteristiche determinanti della cultura ebraica, caratteristiche che la rendono simultaneamente forte e debole così come è forte e debole il tempo configurato come attesa. L’attesa infatti, non è un vero e proprio tempo in quanto nell’attendere non si vive il presente ma il futuro, protesi verso ciò che ancora deve venire.

…La direzione del tempo è cambiati ugualmente perché è stato affermato che il salvatore era Gesù e di conseguenza l’attesa era comunque finita. E’ cominciato un tempo in divenire che non ritorna mai su se stesso e che non ha di per sé nessuna meta da raggiungere. E’ questo il tempo sulla terra, quello degli uomini affidato esclusivamente all’azione degli uomini.: il tempo dell’occidente.

 

In occidente si è posto l’accento sull’umanità del cristo, quindi sul fare, sul soffrire, sul voler vivere la vita e combattere la morte, mente in oriente si è posto l’accento sulla trinità di Dio, che ovviamente comporta la contemplazione dell’al di là e non dell’agire di qua.

 

La forza dell’intelligenza Europea, infatti, è quella della profondità, della creatività, della sottigliezza critica. I test sono fondati, invece , sulla soluzione di problemi banali nel più breve tempo possibile, ossia delle doti che vengono apprezzate negli americani. In Europa saranno dunque scartati i migliori ed emergeranno non soltanto i mediocri, ma anche quelli privi delle reali doti che possiedono i Francesi, i Tedeschi, gli Italiani, gli Inglesi come la capacità dialettica nella conversazione, la proprietà di stile nella parola detta e scritta, l’intuizione di ciò che è importante per lo sviluppo del pensiero. Insomma, l’intelligenza dalla quale è nata la civiltà Europea.

 

Sarebbe importantissimo scoprirlo, proprio per conoscerci e comprenderci di più,alla pari anzi in maggior profondità che con lo studio delle lingue, ma è proprio ciò che i governanti e i leader occidentali non vogliono: avere la conferma scientifica di qualcosa che tutti, più o meno intuiscono: ossia che i tratti culturali di base possono essere, o per meglio dire , siano quasi certamente ereditari.

 

In Europa ci saranno gli Africani, non dimentichiamolo. Mussulmani con i quali forse tenere aperte le vie del commercio, sempre che ci si riesca, ma nient’altro. Lo abbiamo già visto: gli Africani non produrranno né scienza, né tecnica, ne arte che possano attirare la Russia. Saranno, invece popoli essenzialmente da respingere da combattere probabilmente anche con le armi, ma dai quali la Russia non avrà nulla da apprendere, tanto meno da imitare.

 

Il futuro del mondo, quindi , non è facilmente prevedibile dal punto di vista strettamente politico. Lo è invece  dal punto di vista culturale e religioso, in quanto, con la scomparsa della civiltà Europea e il connesso esaurimento del cristianesimo, sarà l’islamismo a combattere ovunque per il predominio,a cominciare ovviamente da quei paesi dell’Est europeo dove risiedono già forti gruppi islamici e forse, anche dalla Russia. Ma sarà la Russia a conservare e a proiettare in qualche modo, anche senza accorgersene e senza volerlo, lo spirito della civiltà Europea sul resto del mondo.

 

domenica 8 novembre 2020

martedì 3 novembre 2020

Brani tratti da Adulti Nella Stanza di Yanis Varoufakis,

 


"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 113","","Mentre la cosiddetta classe dirigente liberal protesta per le false informazioni sul possibile ritorno della destra alternativa, può essere utile ricordare che nel 2015 quella stessa classe dirigente lanciò una micidiale campagna di stravolgimento della realtà e di calunnia contro un governo, democraticamente eletto e favorevole all’Europa, di un piccolo paese europeo."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 306","","felicità del popolo greco. Il giorno dopo il mio incontro con Larry Summers andai da Jack Lew, allora in carica come segretario al tesoro degli Stati Uniti. Dopo la riunione negli uffici del tesoro un funzionario mi chiamò amichevolmente in disparte e mi fece questa stupefacente dichiarazione: “Ministro, sento l’obbligo di informarla che fra una settimana lei sarà oggetto di una campagna di aggressione mediatica personale da parte di Bruxelles.” Il discorso di Larry sull’importanza di stare dentro la proverbiale tenda e il suo avvertimento che stavamo perdendo la guerra di propaganda sui media erano diventati di colpo attuali."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 506","","In origine l’Unione Europea era un cartello di grosse corporazioni che aveva come obiettivo quello di limitare la concorrenza fra le industrie pesanti del Centro Europa e di assicurarsi i mercati dei paesi della periferia, come l’Italia e la Grecia, per le loro esportazioni. I paesi con la bilancia dei pagamenti in deficit come la Grecia erano l’immagine speculare dei paesi con la bilancia dei pagamenti in surplus come la Germania. Quando la dracma si svalutava il deficit era ripianato. Ma quando la dracma è stata sostituita dall’euro, i prestiti dalle banche francesi e tedesche hanno reso molto più pesante il deficit della Grecia."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 539","","Intanto in Germania la situazione del cancelliere non era meno preoccupante. Nel 2008, mentre le banche di Wall Street e della City di Londra si sgretolavano, Angela Merkel stava ancora coltivando la sua immagine di “cancelliera di ferro”, rigorosa e finanziariamente prudente. Occupò le prime pagine dei giornali dopo un discorso a Stoccarda nel quale, puntando l’indice moralizzatore verso i banchieri dissoluti dell’anglosfera, disse che se i banchieri americani avessero consultato una casalinga sveva avrebbero potuto imparare un paio di cose su come gestire le loro finanze.9 Immaginate il suo orrore quando pochi giorni dopo ricevette una raffica di telefonate dal suo ministro delle finanze, dalla sua Banca centrale e dai suoi consulenti economici, tutti con l’incredibile messaggio: “Cancelliera! Anche le nostre banche stanno per saltare! Per tenere in funzione le casse bancomat, abbiamo bisogno di un’iniezione di 406 miliardi di euro da parte delle casalinghe sveve.” “Quando?” “Ieri!” Era"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 561","","capi dei governi francese e tedesco associati rischiavano 1 trilione di euro se avessero lasciato che la Grecia dicesse la verità, cioè che dichiarasse la sua bancarotta. Ma dovevano comunque trovare un modo di salvare le loro banche per la seconda volta (in un anno) senza dire ai loro parlamenti che lo stavano facendo. Come Jean-Claude Juncker, allora primo ministro del Lussemburgo e in seguito presidente della Commissione europea, una volta ebbe a dire: “Quando le cose si fanno serie, è necessario mentire.”11 Dopo qualche settimana avevano inventato la frottola: avrebbero rappresentato il secondo salvataggio delle loro banche come gesto di solidarietà nei confronti dei pigri e dissoluti greci che, per quanto immeritevoli e insopportabili, erano pur sempre membri della famiglia europea e dovevano comunque essere salvati. Quindi era necessario garantire loro un altro prestito colossale con il quale avrebbero ripagato i creditori francesi e tedeschi, cioè le banche che stavano per saltare. Restava"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 717","","Cinque giorni dopo veniva firmato il prestito per il salvataggio. Il primo ministro scelse una bellissima isola come sfondo per il suo messaggio alla nazione e celebrò l’evento come la seconda opportunità per la Grecia, l’espressione della solidarietà europea, la fondazione del risanamento della nostra economia, bla bla bla. Sarebbe stata la sua rovina e, per il nostro paese, il biglietto di sola andata per la prigione per debiti."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 777","","redistribuzione dei redditi ottenuta tramite la manovra fiscale. Ma siamo d’accordo sul fatto che prolungare la bancarotta nel futuro per mezzo di prestiti finanziati con il denaro dei contribuenti è un orribile spreco di risorse e la porta aperta alla miseria collettiva."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 881","","stata associata a una qualche forma di taglio del debito. Il presidente Sarkozy e la cancelliera Merkel si rassegnarono all’idea della ristrutturazione del debito greco a condizione che questa bruciasse solo quei creditori che non erano nelle condizioni di danneggiare troppo la Francia e la Germania. Nell’estate del 2011 si decise che il taglio avrebbe colpito i fondi pensione greci, gli istituti semipubblici greci e i risparmiatori greci che avevano comprato titoli di stato greci, mentre i prestiti accreditati dal FMI e dall’Unione Europea sarebbero naturalmente rimasti inviolati."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 973","","La somma record di 100 miliardi di euro fu il taglio del debito a carico dei pensionati, categoria del tutto indifesa, delle associazioni professionali e dei piccoli risparmiatori proprietari di obbligazioni – che avrebbero dovuto dire addio ai soldi che lo stato gli doveva – mentre la Grecia veniva costretta ad accollarsi un finto prestito rinnovabile, anche questo record mondiale, di 130 miliardi di euro, dei quali quasi nulla andò allo stato greco. Una grossa fetta andò alle banche greche (per supercompensarle per le perdite che avevano subito con il taglio sui titoli di stato), una seconda fetta ai creditori stranieri privati della Grecia e la terza fetta venne assorbita dal pagamento degli interessi alla UE e al FMI per il primo prestito di salvataggio.28 Quello che faceva del Bailoutistan 2.0 un regime più sinistro della sua prima versione erano tre nuove agenzie che, esautorando il parlamento, costituivano un attacco diretto alla sovranità democratica."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1051","","Invece nel 2010 la piccola, fragile e sprecona Grecia divenne il capro espiatorio dell’Europa e delle sue banche. I greci non sono solo stati costretti ad accollarsi i debiti impossibili delle banche tedesche e francesi, non sono solo stati condannati a vivere in un ospizio postmoderno per consentire che i parlamenti stranieri venissero tenuti all’oscuro, ma avrebbero anche dovuto subirne la colpa."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1221","","Quando mi intervistano, i giornalisti stranieri cercano di solito di farmi riconoscere l’endemica corruzione dominante in Grecia per farmi ammettere che esagero le responsabilità della UE, del FMI e della troika nella genesi della nostra grande depressione. È curioso che non siano invece interessati a discutere il ruolo centrale che hanno avuto i media nella vicenda. Quando ero ministro delle finanze, durante una delle numerose interviste concesse alla televisione greca ci fu un’interessante confessione. Era stata una lunghissima intervista nella quale si parlò di tutti gli argomenti immaginabili. Nella prima parte della trasmissione l’intervistatore fu molto aggressivo, ogni domanda era accompagnata da velenose insinuazioni, per rispondere mi lasciava solo il tempo di dire tre o quattro parole, per incalzarmi subito con la domanda successiva. Durante l’interruzione per la pubblicità si avvicinò per sussurrarmi all’orecchio: “Ministro, mi dispiace molto per questo, ma lei conosce la difficoltà della nostra attuale situazione, la banca di Aris è il nostro unico sponsor di pubblicità.”"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1240","","Eppure soltanto una rete televisiva dovette chiudere in quegli anni di crisi, mentre tutte le altre continuarono a operare nonostante le perdite che si moltiplicavano. Come era possibile? La risposta la poteva dare Aris insieme a qualche altro banchiere. Molto semplicemente i banchieri si sono fatti carico di finanziare i media per manipolare l’opinione pubblica e così controllare il gioco politico che gli consentiva di restare padroni delle loro banche fallite. Ma, a differenza degli altri imprenditori, i banchieri non fecero l’errore di possedere le stazioni televisive e i giornali insolventi."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1247","","UE e il FMI concedevano al governo greco. Il “triangolo del peccato” era completo: i media insolventi erano tenuti attivi come zombie da banche zombie, che a loro volta erano tenute nella loro condizione di non-morte da un governo alla bancarotta, anche lui mantenuto in una condizione di bancarotta permanente dai prestiti di salvataggio concessi dall’Unione Europea e dal Fondo monetario internazionale. Non c’è quindi da meravigliarsi se i media di Bailoutistan esaltavano i benefici dei salvataggi, dipingevano i banchieri come vittime di uno stato inaffidabile e demonizzavano chiunque osasse rivelare quello che in realtà stava succedendo."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1481","","i nervosi banchieri greci la mia campagna per la ristrutturazione del debito, alla fine, avrebbe comportato la loro liquidazione, quando il controllo sulle banche fosse stato trasferito alle istituzioni dell’UE e la proprietà ai contribuenti europei. Inoltre dietro alle banche c’era un’intera classe politica abituata a ricevere grossi prestiti senza garanzie, contropartite o controlli, dai loro compari banchieri. Non ricordo fino a che punto Alexis avesse afferrato le implicazioni di questa strategia, ma ricordo bene di avergli esposto in modo dettagliato cosa si sarebbe dovuto aspettare se avesse adottato le mie raccomandazioni: praticamente una guerra. Non c’è quindi da stupirsi che fosse riluttante nell’accettarle."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1606","","Quando i partiti al potere avessero perso le prossime elezioni, avrebbero almeno lasciato qualcuno alla Banca centrale deciso e capace di boicottare il futuro governo Syriza. Che è proprio quello che fece Stournaras."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 1616","","La BCE consente alle banche greche fallite di emettere cambiali per un valore nominale di 5,2 miliardi di euro, pezzi di carta senza alcun valore visto che le casse delle banche sono vuote. – Dal momento che nessuna persona sana di mente accetterebbe queste cambiali, i banchieri le portano al ministro delle finanze, Stournaras, che ci stampa la garanzia dello stato alla bancarotta – in realtà un gesto inutile perché un ente alla bancarotta (lo stato) non può garantire in modo credibile le cambiali di un altro ente alla bancarotta (le banche greche). – I banchieri portano quindi le loro cambiali, prive di valore, alla Banca centrale greca, che è un’agenzia della BCE, depositandole come garanzia per nuovi prestiti. – L’Eurogruppo autorizza la BCE ad accettare le cambiali della Banca centrale greca come garanzia, in cambio versa alle banche soldi liquidi veri per il 70% del valore nominale delle cambiali (poco più di 3,5 miliardi di euro). – Nello stesso tempo la BCE e l’Eurogruppo autorizzano il ministro delle finanze Stournaras a emettere buoni del tesoro per un valore nominale di 3,5 miliardi di euro – in pratica cambiali emesse dallo stato che nessun investitore sano di mente toccherebbe visto che le casse dello stato sono vuote. – I banchieri quindi spendono i 3,5 miliardi di euro (veri) che hanno ricevuto dalla Banca centrale greca – di fatto dalla BCE – dove avevano messo come garanzia le loro cambiali prive di valore, per comprare i titoli privi di valore emessi dallo stato greco. – E finalmente il governo greco si prende i 3,5 miliardi di euro e paga la rata del debito alla... BCE. Una"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 2319","","perfezionato in due modi. Ogni cittadino greco ha già una carta di identità. Questa potrebbe venire riemessa come carta intelligente e integrata con un microchip simile a quelli delle carte di credito e delle carte di debito correnti. Le carte di identità dei pensionati, dei dipendenti pubblici, degli utenti di servizi assistenziali, dei fornitori dello stato – chiunque abbia scambi finanziari con lo stato – potrebbero essere collegate al loro conto “fiscale” presso l’ufficio delle tasse e venire impiegate per acquistare beni e servizi nei supermercati, nei distributori di benzina e simili. In altre parole, anche se le banche venissero chiuse e il governo fosse ridotto in condizioni di completa mancanza di liquidità, questo potrebbe sempre far fronte ai suoi impegni semplicemente assegnando crediti fiscali alle carte di identità della gente – purché il totale dei crediti emessi non superi la somma delle entrate fiscali del governo stesso."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 2533","","Mai prima un banchiere centrale aveva violato in modo così smaccato il suo dovere di garantire la stabilità finanziaria. Le banche centrali sono state create per prevenire gli assalti alle banche in tempi di ridotta liquidità e per assicurare i mercati che la liquidità rimanga abbondante. Con la sua dichiarazione Stournaras aveva fatto l’opposto, accelerando l’assalto alle banche che il governo in carica aveva innescato con il fine di far saltare un futuro governo Syriza."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 2546","","primo ministro Samaras e il governatore Stournaras avevano innescato un incendio a casa nostra, nella forma di un assalto alle banche, che noi avremmo dovuto domare mentre ci impegnavano in una trattativa con creditori stranieri molto potenti che in realtà non volevano la restituzione dei loro soldi. Tutto mentre la nostra banca centrale, la BCE, l’oligarchia greca e la"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 2549","","stampa avrebbero buttato benzina sul fuoco. Il nostro unico alleato contro questa alleanza sarebbe stato un popolo massacrato e disgustato ma, si sperava, ancora deciso a combattere."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 2709","","La logica non contava. Il comune vantaggio economico era irrilevante. I creditori non erano interessati a riavere i loro soldi. L’unica cosa importante per loro era la loro autorità, e il fatto che questa venisse sfidata da un governo di sinistra il cui successo nel negoziare un nuovo accordo per il suo paese era un incubo per i creditori, perché avrebbe potuto far venire idee analoghe ad altri paesi europei in difficoltà per la stessa crisi e per le stesse politiche irrazionali."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 3147","","suo desiderio di valutarmi personalmente. Trovai una persona intelligente e dalla conversazione piacevole, anche se molto convinto e pieno di idee su quello che avremmo dovuto fare, o non fare, se avessimo vinto le elezioni. Nel corso di più di due ore mi istruì per il mio futuro lavoro con una precisa e completa simulazione di trattativa su tutti i problemi economici della Grecia: debito, tasse, banche, riforma del mercato, privatizzazioni, mercato del lavoro. Era molto competente e non nascose quello che sarebbe stato l’atteggiamento del suo governo: per Berlino la Grecia aveva rinunciato alla sua sovranità già da molto tempo, e i suoi governi sarebbero stati trattati come postulanti. Ma non mancò di esprimere comprensione per la complicità di Berlino nel disastro greco e lasciò trasparire una disponibilità al compromesso rivelatrice della sua simpatia per la SPD (Partito socialdemocratico tedesco)."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 3634","","Quando pochi giorni dopo andai a Bruxelles e a Berlino per iniziare gli incontri con i funzionari, uno dei primi punti su cui venni attaccato fu relativo a un altro annuncio fatto in quella prima conferenza stampa: la riassunzione delle trecento donne delle pulizie che il governo precedente aveva licenziato, alcune delle quali mi avevano salutato quando ero entrato. “Retromarcia sulle riforme” era la battuta critica. Qualcuno suggerì anche che la riassunzione delle donne fosse un casus belli. Il fatto che avessi risparmiato con operazioni di effettiva parsimonia una cifra ben superiore allo stipendio di quelle donne non contava nulla per loro, nemmeno li disturbava il perverso moralismo di pagare con disinvoltura decine di milioni di euro per consulenze disastrose mentre si licenziavano le donne che per 400 euro al mese pulivano, dopo che i consulenti avevano sporcato (anche il fatto che si vivesse nel sudiciume a quanto pare era considerato irrilevante). Se la colpa della bancarotta del paese doveva essere imputata alle sue vittime, le donne delle pulizie del ministero erano il capro espiatorio ideale. Ma"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 3830","","Nelle prime quarantott’ore al ministero, preoccupato per la prossima visita del presidente dell’Eurogruppo, mi resi conto che la carriera di gran parte dei miei funzionari dipendeva molto di più dal servizio che svolgevano per Bruxelles che dal servizio svolto per il loro ministro o per attuare la volontà del parlamento. Nei mesi che seguirono molti di quei funzionari dimostrarono di essere diligenti, onesti e patriottici, lavorando con orari massacranti con enorme altruismo, nonostante la forte pressione da parte della troika. Riconquistare la sovranità nazionale e il controllo democratico sui ministeri – e la loro fedeltà – da parte del parlamento era una questione di estrema priorità, tanto quanto la ristrutturazione del nostro debito pubblico, che era stato l’origine del nostro asservimento. A questo scopo fissai un incontro con il capo dei servizi segreti della Grecia."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 3847","","Ma quello che apprezzai più di tutto fu la conferma da parte sua che non potevo contare sulla lealtà di interi reparti del mio ministero e le sue informazioni su quanto stretti fossero i legami tra i direttori di questi reparti e i funzionari della troika. Dopo"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 3912","","Jeroen non volle rispondere alle mie domande, né affrontare i dati di fatto sui quali si basavano. A quanto pare non era venuto ad Atene per discutere numeri o finanziamenti. L’unica cosa che si poteva pensare quindi era che fosse venuto presumendo di ottenere il mio immediato voltafaccia – una rapida vittoria che gli avrebbe consentito di salire sul suo aereo all’aeroporto di Atene con in tasca il mio giuramento di fedeltà al programma, all’Eurogruppo e ai creditori."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 3916","","Rivela come l’esperienza abbia insegnato ai funzionari che operano in nome delle istituzioni nel cuore dell’Europa che possono dare per scontato che ministri di nuovi governi, primi ministri e perfino il presidente della Repubblica francese cedano al primo sentore di un ultimatum supportato dai pezzi grossi della BCE.130 Fin dal 2008, quando l’unica cosa che teneva in piedi"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4275","","Lo stallo venne risolto in un modo che chiunque al posto di Pierre Moscovici avrebbe trovato umiliante: Moscovici ebbe il posto, ma venne contemporaneamente inventata un’altra posizione per controllarlo, la vicepresidenza della Commissione. Per aggiungere la beffa al danno Berlino volle a quel posto l’ex primo ministro della Lettonia, famoso per avere imposto al suo paese misure di austerità così severe da “risolvere” la crisi economica della Lettonia obbligando metà della sua popolazione a emigrare. Fin"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4453","","In ascensore – mentre andavamo a trovare Emmanuel Macron, anche lui con sede a Bercy – Michel mi confessò di non essersi laureato in economia e mi chiese se sapessi quale era stato il tema della sua tesi di laurea. Non lo sapevo. “La storia numismatica di Egina,” disse, con sorriso ancora più largo di quello con il quale mi aveva salutato. Rimasi di sale. Il ministro delle finanze francese, che aveva appena sferrato un attacco a sorpresa contro di me per conto di Berlino, stava ora cercando di fraternizzare confessando di non saperne molto di economia, ma di essere invece un esperto delle antiche monete di una piccola isola al largo delle coste dell’Attica dove io e Danae eravamo di casa.146 Nemmeno l’ironia può rappresentare cosa provai."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4625","","l’irritazione degli altri automobilisti e il mio imbarazzo. Più rumore che sostanza: una buona metafora del governo di Matteo Renzi."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4635","","Gli chiesi come fosse riuscito a contenere l’ostilità di Schäuble. Pier Carlo mi disse che aveva chiesto a Schäuble una cosa che potesse fare per ottenere la sua fiducia e che risultò essere “la riforma del mercato del lavoro”, espressione in codice che voleva dire ridurre i diritti dei lavoratori, consentendo alle aziende di licenziarli più facilmente, senza o con minimo compenso, per poter assumere personale meno pagato e meno protetto. Dopo che Pier Carlo ebbe fatto passare le leggi necessarie nel parlamento italiano, con un pesante costo politico per il governo Renzi, il ministro delle finanze tedesco cessò la sua ostilità nei suoi confronti. “Perché non provi a fare qualcosa del genere?” suggerì. “Ci penserò,” risposi. “Ma grazie per il consiglio.” Sabotaggio"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4839","","Il secondo era un messaggio da Glenn. Un promemoria su Schäuble, del cui ufficio nella sua vita precedente Glenn era stato consulente. Nello stile tipico degli operatori finanziari era esposto per punti sintetici: – è a tutti gli effetti un avvocato; – la sua conoscenza dell’economia è limitata, ricordo di averlo sentito confondere prezzi e rendimenti e citare dati finanziari senza capirne il significato svariate volte; – odio assoluto per i mercati. Pensa che i mercati dovrebbero essere controllati dai tecnocrati; – gode a fare la parte del poliziotto cattivo. Ma: – è anche un appassionato europeista; – crede in un’Europa a immagine della Germania (ma non si rende conto della contraddizione in termini); – è uno con il quale si può discutere."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4865","","Invece, incapace di resistere alla tentazione di mettere in evidenza l’onestà tedesca e la delinquenza greca, propose di mandare in Grecia cinquecento funzionari delle tasse tedeschi per aiutarci nella caccia agli evasori. Gli dissi che apprezzavo molto la sua generosità, ma ci sarebbero stati problemi perché, non potendo leggere i moduli delle tasse in greco e la relativa documentazione, i funzionari tedeschi non sarebbero stati in grado di verificare le dichiarazioni dei nostri contribuenti. Avevo un’idea migliore: poteva nominare il segretario generale dell’ufficio delle tasse del mio ministero. Lo"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4878","","Secondo: l’argomento che scelse di discutere, la sua teoria sul welfare sociale europeo che doveva essere abbandonato perché “troppo generoso” e non più sostenibile. Comparando i costi del welfare in Europa con la situazione in India e in Cina, dove in pratica non esistono strutture di assistenza sociale, Schäuble sosteneva che l’Europa non sarebbe stata più competitiva e sarebbe andata in crisi se non si fossero radicalmente tagliati i benefici sociali. In pratica mi stava dicendo che da qualche parte bisognava cominciare a fare questa operazione e che quella parte poteva benissimo essere la Grecia."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4965","","Mi è capitato spesso di osservare che c’è un’idea diffusa nel Nord dell’Europa che il continente sia popolato di formichine oneste e forti lavoratrici da una parte e di pigre cicale che non pagano le tasse dall’altra, e che tutte le formichine vivono nel Nord e tutte le cicale sono concentrate al Sud. La realtà è molto più confusa e sinistra. La corruzione è diffusa e attraversa i confini sia a Nord sia a Sud. Coinvolge aziende multinazionali con legami profondi nella società e nelle istituzioni che non sono limitati dai confini nazionali."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 4981","","Mentre scrivo queste righe, Michael Christoforakos vive libero in Germania, Stournaras è sempre il governatore della Banca centrale greca, lo scandalo Siemens non ha ancora visto un singolo uomo politico inquisito, il dr. Schäuble ed Euclid continuano le non-trattative che incastrano sempre più strettamente la Grecia nella sua prigione per debiti e, incredibile, nel parlamento greco è in sospeso un’accusa di alto tradimento contro di me."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5022","","incoraggiò ad applicarla. Quando ci trovammo ai nostri leggii di fronte a telecamere, microfoni, fotografi e giornalisti si ripeté la scena di sempre. Più precisamente fu di nuovo come a Parigi. Gabriel fu un altro uomo. Di nuovo un socialdemocratico europeo cercò di fronte al pubblico di superare Schäuble in “schläuberia”. Tutti"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5028","","A questo punto, dopo la delusione della sera precedente con Jörg e Jeromin ero ormai preparato ad aspettarmi il peggio dai socialdemocratici europei,"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5323","","L’Eurogruppo è un animale interessante. Non è giuridicamente contemplato in nessuno dei trattati dell’Unione Europea, ma è l’organismo responsabile delle più importanti decisioni dell’Europa. La maggior parte dei cittadini europei, compresi molti uomini politici, non ne sanno quasi nulla. Si riunisce intorno a un enorme tavolo rettangolare. I ministri delle finanze si siedono lungo i due lati lunghi, ciascuno accompagnato da un solo assistente, che è anche quello che li rappresenta nel gruppo di lavoro dell’Eurogruppo. Il vero potere siede alle due estremità del tavolo. A"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5338","","Nelle riunioni normali dell’Eurogruppo un’affascinante liturgia faceva capire in che modo la troika e i suoi metodi si fossero impadroniti del controllo amministrativo dell’Europa continentale – una delle ragioni per le quali è così significativo lo spaventoso dramma della Grecia, quello che ha fatto nascere la troika. Ogni volta che un punto all’ordine del giorno veniva messo in discussione – per esempio il bilancio nazionale francese o gli sviluppi della crisi delle banche di Cipro – Dijsselbloem annunciava il tema e invitava i rappresentanti delle istituzioni a presentare la loro posizione nel merito: prima Moscovici per la Commissione europea, poi Christine Lagarde (o, in sua assenza, Poul Thomsen) per il Fondo monetario internazionale, infine Mario Draghi per la Banca centrale europea (o Benoît Cœuré nelle rare occasioni di assenza di Mario).164 Soltanto dopo le valutazioni di questi funzionari non eletti avevano la possibilità di parlare i ministri. Inoltre, in quasi tutte le riunioni alle quali ho partecipato, i ministri non sono mai stati informati in merito agli argomenti in discussione. Un osservatore di buon senso e imparziale avrebbe potuto facilmente concludere che lo scopo dell’Eurogruppo è consentire ai ministri di approvare e ratificare decisioni che sono già state prese dalle tre istituzioni."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5493","","Wolfgang accese il suo microfono per spiegare che quell’inserimento lo avrebbe obbligato a portare la questione al Bundestag per l’approvazione. Il programma greco come descritto nel MoU era stato approvato con il voto del parlamento tedesco, ci fece presente, quindi anche ogni emendamento avrebbe dovuto essere oggetto di voto."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5498","","scontro sulla politica economica e sulle riforme della Grecia stava diventando una questione fra due parlamenti. Wolfgang Schäuble stava chiedendo che il parlamento greco rinunciasse alla sua sovranità e accettasse l’imposizione del parlamento tedesco, ma io non gli avrei fatto quella concessione. A giudicare dal suo linguaggio corporeo lo sapeva. Quando"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5543","","parlare direttamente con il mio primo ministro. Parlammo per quasi un’ora, anche se Jeroen mi venne a dire che non era normale per un ministro chiamare il suo primo ministro durante una riunione dell’Eurogruppo. Avevo risposto che non era normale costringere un ministro a decidere all’istante questioni che avrebbero potuto provocare l’immediata chiusura del sistema bancario di un paese. Fu uno scambio vivace ma, sotto lo sguardo di tutti gli altri ministri che chiacchieravano in diversi gruppetti, dovetti restare impassibile."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5683","","rapporti tesi fra Angela Merkel e Wolfgang Schäuble erano cosa ben documentata. Schäuble dominava l’Eurogruppo controllando Dijsselbloem e il blocco di ministri delle finanze tirapiedi, quasi tutti dell’Est europeo."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5920","","Tu sei il commissario europeo agli affari economici. Io sono il ministro delle finanze di un paese membro dell’Unione Europea ridotto alle corde. Posso chiedere di avere qualche lume dall’unica persona in questa stanza che ha lo status ufficiale per rappresentare l’Unione Europea?”179 Senza guardarmi, Pierre si rivolse a Jeroen e fece il suo primo e ultimo tentativo di salvare la dignità della Commissione europea. “Possiamo combinare alcuni dei punti in questa [mia] bozza con la tua bozza di comunicato?” implorò con voce rotta dall’emozione, indicando il foglio che aveva in mano. “No!” tagliò corto Jeroen, con un tono che si poteva definire di controllata aggressione. “Tutto quello che si poteva prendere da quella bozza è stato già inserito,” dichiarò in modo categorico."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 5957","","quel giorno in poi ogni volta che lui o Jean-Claude Juncker cercavano di darci una mano ero terrorizzato, perché sapevo che chi deteneva il vero potere ci avrebbe massacrato senza pietà per dare una lezione a Moscovici e Juncker e per ricacciare la Commissione europea nella sua gabbia."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6209","","supportato dalla realtà dell’economia. Dopo il mio breve discorso Jeroen aprì il dibattito agli altri interventi. Nessuno chiese la parola. Nessuno! Invece del solito parapiglia di reggicoda di Schäuble, ci fu un imbarazzato silenzio. Per paura di Wolfgang non si azzardavano a intervenire a favore della bozza di comunicato e non osavano esprimersi contro il documento appoggiato da Angela Merkel. Prigionieri di due padroni, abbassarono la testa e preferirono tenere per sé i propri pensieri. Il loro imbarazzo non venne alleviato quando Mario Draghi e Christine Lagarde intervenirono in favore del comunicato, sebbene non con entusiasmo."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6675","","Mentre ascoltavo Stournaras mi resi conto che era il genere di discorso che avrebbe potuto fare Antonis Samaras, il precedente primo ministro, se ci avesse sconfitto il 25 gennaio: un peana delle politiche del precedente governo, una reiterazione della bugia che la Grecia si stava riprendendo prima della nostra elezione, l’appiattimento totale sull’agenda della troika e una serie di velate minacce nei confronti del governo. Sembrava che Stournaras facesse la prova generale per un’intervista di fronte a Schäuble, Dijsselbloem e Draghi. “Un giorno triste per il concetto di indipendenza della banca centrale,” pensai mentre me ne andavo, pentito di aver sprecato due ore preziose."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6834","","Non solo, aveva anche ammesso di essere in combutta con il principale alleato della troika, il governatore della Banca centrale greca, quello che aveva innescato l’assalto alle banche durante la campagna elettorale nel tentativo di farci perdere le elezioni. Ero inorridito. Per evitare uno scontro spiacevole gli dissi che avrei tenuto in considerazione la sua risposta e lo congedai. Andai subito a Palazzo Maximos per avvertire Alexis che avevamo la quinta colonna fra di noi."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6910","","Come ebbe a dire qualche mese dopo il ministro delle finanze slovacco, il più convinto tirapiedi di Schäuble nell’Eurogruppo: “Dobbiamo essere duri con la Grecia per via della loro Primavera greca.”191 Proprio come la Primavera di Praga era stata stroncata dai carri armati sovietici, ad Atene le speranze sarebbero state stroncate dalle banche. La strategia per farlo era la seguente."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6916","","mantenere il dominio su un paese occupato.192 Secondo: misero in atto quello che altrove ho descritto come “waterboarding fiscale”.193 Come quando si sottopone un prigioniero alla tortura del waterboarding, la vittima (nel caso specifico un governo dell’eurozona) viene portata al limite del soffocamento. Ma prima del default finale, che provocherebbe la chiusura delle banche del paese da parte della BCE, i creditori forniscono quel tanto di liquidità necessaria per mantenere il governo in vita. Durante la breve sospensione della pena il governo approva tutte le misure di privatizzazione e austerità richieste dai creditori. Nel nostro caso il waterboarding fiscale iniziò con un assalto alle banche organizzato con cura ancora prima che fossimo eletti e venne aggravato con la sospensione del nostro accesso alla liquidità BCE il 4 febbraio 2015."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6928","","Per prevenire questo impostarono una terza strategia, quella che aveva consentito all’impero inglese di governare il mondo per molto tempo con un minimo supporto militare: divide et impera. Fin dal 2010 i nostri creditori erano riusciti a usare l’élite al potere in Grecia – il “triangolo del peccato”, come lo chiamavo io – per consolidare la loro occupazione. L’élite venne separata dalla popolazione e le varie istituzioni vennero rese direttamente responsabili nei confronti della troika. Come abbiamo visto l’ufficio delle tasse, l’autorità per il salvataggio delle banche e l’ufficio per le statistiche vennero sottratti al controllo parlamentare. In"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6958","","Divide et impera alla fine portò a una farsa nella quale un soggetto nominato dalla troika trattava con la troika a nome di un governo che era stato eletto per opporvisi."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 6967","","Questo potrebbe essere in parte vero, ma sarebbe una conclusione sbagliata. Il “girotondo” è uno strumento sistemico di controllo sui governi dei paesi le cui banche e/o il cui settore pubblico sono in difficoltà finanziaria. Di fatto, per politici come Wolfgang Schäuble, si tratta di un’utile caratteristica dell’eurozona. Un ministro delle finanze che, ad esempio, voglia fare proposte per la ristrutturazione del debito non riesce ad avere il nome di una persona con la quale parlare o un numero di telefono al quale rivolgersi per cui, lui o lei, non sa cosa fare. Per quanto concerne invece gli uomini di apparato come Wieser e Costello, il girotondo è uno strumento essenziale del loro potere personale."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7002","","Contemporaneamente venne attivata l’operazione Ribaltamento della verità. Per mezzo di tweet, soffiate alla stampa e una campagna di disinformazione con la collaborazione dei principali centri delle reti mediatiche di Bruxelles, la troika costruì l’immagine secondo cui ero io a far perdere tempo, ad andare alle riunioni senza proposte o con proposte non quantificate, solo vuota retorica ideologica. La troika si presentava invece come il campione di una soluzione onnicomprensiva, che includeva la riforma di tutti gli aspetti dell’economia sociale greca. Quanto mi sarebbe piaciuta una soluzione comprensiva di questo genere! Solo che la troika ne sosteneva una sulla carta per renderla impossibile in pratica."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7049","","O no? La verità è che dopo il 2008 qualunque tentativo della BCE di applicare in modo rigoroso e obiettivo il suo statuto avrebbe vietato tutte le varie esenzioni, reinterpretazioni ed equivoche manovre che avevano fino a quel momento salvato l’eurozona dal totale collasso. Lungi dall’essere apolitica la BCE dispone di un enorme potere discrezionale per decidere quando applicare le sue regole e quando aggirarle – quando strangolare un governo e quando no – e per questo è la più politica di tutte le banche centrali del mondo. Come ogni tragico despota troppo potente per non fare nulla ma allo stesso tempo senza il potere di operare in modo decente, Draghi finì per fare del nostro governo l’eccezione, imponendoci regole dalle quali tutti gli altri erano stati esentati."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7216","","Due giorni dopo ero nel mio ufficio in attesa della stessa telefonata dal direttore del debito pubblico. Alle 11.05 suonò il telefono. “Ci sono buone notizie e cattive notizie, ministro, quale vuole per prima?” “Non di nuovo,” pensai. Lo implorai: “Per favore non mi dica che hanno partecipato all’asta con un altro acquisto da 100 milioni di euro!” “Proprio quello che hanno fatto,” rispose. Questa volta non telefonai nemmeno all’ambasciatore, andai direttamente a Palazzo Maximos. Raccontai ad Alexis cosa era successo e lo pregai di contattare il primo ministro cinese. Il giorno dopo Alexis ricevette le informazioni da Pechino. Pareva che qualcuno avesse telefonato da Berlino con un duro messaggio: non fate accordi con i greci fino a quando non abbiamo finito con loro."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7243","","famosa mistificazione di Bruxelles. Il contrasto fra la rigida volontà della troika e la rinuncia alle ambizioni originali della mia parte aumentava il mio isolamento e la mia paura. Le riunioni del consiglio di guerra stavano diventando esercizi di valutazione delle diverse ipotesi di resa basati sulle probabilità di sopravvivenza di Syriza alle prossime elezioni. In quei momenti odiavo la politica interna del partito ed ero contento di starne fuori."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7347","","Rispose che saremmo potuti durare molto più a lungo saccheggiando le riserve di istituzioni non governative ma di interesse pubblico come i fondi pensione, le università, le aziende di servizio pubblico (elettricità, acqua, trasporti) e le amministrazioni locali. “E perché dovremmo farlo?” chiesi. “Se i creditori non hanno interesse a trattare in buona fede, perché dovremmo continuare a strappare altra carne dal corpo scheletrico della nostra società per pagare un debito al FMI che lo stesso FMI ritiene alla fine impagabile?”"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7597","","Il mio piano si ispirava a un consiglio che avevo ricevuto da Pier Carlo Padoan, il ministro delle finanze italiano, quando lo avevo incontrato a Roma poco più di un mese prima. Pier Carlo era riuscito a rompere il ghiaccio con il ministro delle finanze tedesco proponendogli di far passare nel parlamento italiano un decreto su una riforma alla quale Wolfgang teneva. L’approvazione gli valse la fiducia di Wolfgang. “Offrigli qualcosa di simile,” era stato il consiglio di Pier Carlo. Wolfgang aprì l’incontro alla grande. “Il vostro primo ministro e il vostro consiglio dei ministri sono riusciti a farci perdere tutta la fiducia nel vostro governo,” fu la battuta iniziale. “Ma,"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7638","","Fin dall’inizio però si dimostrò ancora meno disposto a discutere soluzioni di tutti gli altri con i quali avevo parlato in quella lunghissima giornata. L’unica cosa che sembrava molto interessato a dire era che gli dovevo 142,6 miliardi. Non avevo molte risposte da dare, eccetto forse recitare il titolo di una commedia di Dario Fo: Non si paga! Non si paga! Gli proposi invece un dilemma etico: “Dato che, come sembra, in una o due settimane non avremo soldi per pagare il FMI o per pagare pensioni e salari, cosa mi consigli di fare Klaus? La scelta è fra non pagare i vecchi e i deboli e non pagare il Fondo monetario internazionale. Che fra l’altro è un dilemma non necessario visto che la nostra Banca centrale ci deve una somma di denaro pari a quella della quale siamo debitori.” Per Klaus non c’erano dubbi. “Non devi mai e poi mai mancare i pagamenti del FMI. Piuttosto sospendi il pagamento di tutte le pensioni. Questo è quello che devi fare,” disse con convinzione ferrea."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 7721","","Nonostante le carenze da parte nostra, non c’è ombra di dubbio che non furono queste le responsabili dell’impasse. Anche se la squadra del nostro Brussels Group e i ministeri ad Atene avessero operato in modo esemplare il risultato sarebbe stato esattamente lo stesso. Nella primavera del 2015 i creditori della Grecia non avevano intenzione di trattare; erano decisi a ristabilire il controllo su un territorio del loro impero che si era ribellato e volevano assicurarsi che nessun altro dei loro possedimenti si facesse venire simili idee."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8089","","Bisogna riconoscerle un merito importantissimo, la direttrice del FMI aveva un’opinione su come affrontare questo dilemma che era l’esatto contrario di quella di Klaus Regling, il funzionario che Jeff e io avevamo incontrato dopo l’Eurogruppo del 9 marzo. Quando cercai di provocarla chiedendole cosa avrebbe fatto lei se si fosse trovata a dover affrontare un simile dilemma come ministro delle finanze, Christine se la cavò dicendo che avrebbe cercato di non trovarsi in quella situazione."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8535","","Accertatevi che la proprietà delle riserve auree della Grecia non rimanga alla Banca centrale greca, ma che sia trasferita al governo greco. Perché nel caso di scontro con la BCE Mario Draghi cercherà di sequestrare il vostro oro e tutto il patrimonio intestato alla Banca centrale greca nel quadro degli impegni di questa nel sistema delle banche centrali. Se sarete costretti a stampare una nuova moneta, istituite una nuova banca centrale e lasciate fallire quella esistente in modo che tutte le pretese di Francoforte su quella banca muoiano con essa."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8576","","“Devi comunque prepararti allo scontro. Devi convincere il tuo primo ministro a consentirti di predisporre le cose in modo tale da far fronte alla chiusura delle banche che loro tenteranno per metterti in difficoltà. Anche se riuscirai a stringere un’alleanza con Lipton e Draghi, Schäuble controlla l’Eurogruppo e vuole costringerti al negoziato con le banche chiuse.”"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8598","","“Michel ha alzato la voce contro Wolfgang,” rispose Benoît. “Perché?” Avevo solo sentito le voci eccitate, mentre Benoît, che mi stava di fronte, aveva visto tutto e forse aveva anche sentito cosa era stato detto. “Perché Wolfgang ha detto che vuole vedere la troika a Parigi,” disse Benoît con un sorriso amaro. Era tutto chiaro. La troika, nata e cresciuta ad Atene, adesso voleva andare a Parigi perché il suo vero obiettivo era di controllare il bilancio nazionale francese."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8664","","Tutti i personaggi della troika erano al bar: Poul Thomsen, Benoît Cœuré, Thomas Wieser, Jeroen Dijsselbloem, Pierre Moscovici e qualche altro che non ricordo. Decisi di dare un saluto collettivo. Rimasero freddi e in evidente disagio. Per rompere il ghiaccio feci una battuta scherzosa: “Che succede? Vi ho colto in flagrante?” La battuta non venne raccolta; invece mi dissero che era in corso una riunione e che sarei stato il benvenuto più tardi. Sorrisi, augurai la buonanotte e li lasciai."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8731","","“Giocatore d’azzardo”, “dilettante”, “perditempo”, e ora “quasi sempre solo”, “isolato”, poco “rispettoso nei confronti degli altri ministri”, senza la volontà di rappresentare il suo paese. Era proprio come mi aveva anticipato il cortese funzionario al tesoro degli Stati Uniti: che entro una settimana sarei stato oggetto di una campagna di diffamazione personale. Aveva sbagliato di un giorno. Era comunque il segreto più risaputo di Bruxelles e dintorni che sarei stato aggredito in questo modo. All’inizio di febbraio 2015, al tempo delle prime due riunioni dell’Eurogruppo, alcuni giornalisti greci erano stati avvertiti della campagna da un reporter che aveva informazioni di prima mano. Uno di quei giornalisti greci in seguito riferì la conversazione: “Sarà in grado di resistere alla pressione il signor Varoufakis?” chiese il giornalista. “Almeno il signor Tsipras ha ancora fiducia in lui,” rispondemmo noi giornalisti greci. “Allora informateli in Grecia, sia il governo che la gente, ci saranno altri attacchi di questo genere,” disse.235"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8743","","Mentre ero in volo da Riga ad Atene venni informato che la conversazione tra Alexis e Angela Merkel, quella sulla quale lui contava tanto, era andata male. Per peggiorare le cose la cancelleria aveva lasciato filtrare alla stampa che non solo Merkel aveva trattato con freddezza Alexis, ma che si era seccata del suo tentativo di scavalcare l’Eurogruppo. Un gesto di eccezionale malafede che non doveva peraltro sorprendere: dopo aver promesso ad Alexis che avrebbero trovato una soluzione fra loro due mentre Varoufakis e Schäuble si sarebbero neutralizzati a vicenda, adesso lo sganciava."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 8829","","parlai in tono severo. “Non vorrai scherzare! Sei andato del tutto fuori di testa? Perché mai dovrebbero concederti una ristrutturazione del debito se gli offri il 3,5% di margine attivo sul bilancio primario delle entrate per... sempre? La tua idea è come cercare di mandare via uno squalo rovesciando sangue nel mare. Pensaci: quando ti dichiari pronto a tirar fuori ogni anno il 3,5% come margine attivo sulle entrate nazionali da quello che resta della economia greca, implicitamente dichiari che sei in grado di pagare ai tuoi creditori il 3,5% delle entrate nazionali ogni anno per dieci anni! Non è molto difficile capire che se fai questa ipotesi dichiari anche che non hai bisogno di alleggerire (ristrutturare) il debito. Cioè che ci piacerebbe ma che in realtà non ne abbiamo bisogno.” “Chouliarakis ritiene che si possa arrivare all’obiettivo del 3,5% di margine attivo se ricominciamo a crescere.” Questo era l’insulsa tesi del regime che avevamo sostituito con la nostra dura battaglia."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 9084","","L’unica critica di Pier Carlo fu che era un errore parlare di “crisi umanitaria”. “Non gli piace essere criticati per una cosa che hanno provocato loro,” mi disse. Suggerì di usare il termine “campagna contro la povertà”, un consiglio che accolsi subito. Uscito dal suo ufficio, mentre andavo all’aeroporto di Fiumicino, ero al tempo stesso contento e inorridito: contento di vedere che almeno in uno dei luoghi del potere europeo c’erano ancora vivacità intellettuale e onestà; inorridito perché l’Europa era riuscita a fare in modo che nessuna delle due cose potesse emergere negli organismi comuni, e in particolare nell’Eurogruppo. Dopo aver fatto la mia comunicazione a Bruxelles"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 9395","","La situazione era davvero assurda: un ministro delle finanze di sinistra a nome di Syriza, l’Alleanza della sinistra radicale, sosteneva posizioni da repubblicano-reaganiano per abbassare le tasse per la gente e per le aziende, contro funzionari presunti neo-liberal che insistevano per aumentarle. Era segno evidente che questa trattativa non aveva alcun fondamento economico."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 9773","","Secondo Euclid, che quella sera lo accompagnò al vertice dell’eurozona, Alexis fece di tutto per arrendersi ma, come io temevo, Merkel non glielo permise. Le sue concessioni vennero respinte come insufficienti e gli dissero di tornare dalla troika, concludere un altro accordo con le istituzioni e farlo approvare dall’Eurogruppo entro due giorni."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10010","","venne considerata con sdegno al limite del disprezzo. Il ministro italiano Pier Carlo Padoan mi chiese come potevamo aspettarci che la gente capisse problemi così complessi. “Siamo convinti della capacità della gente, degli elettori, di essere cittadini attivi, di essere in grado di fare analisi serie e di prendere decisioni responsabili sul futuro del loro paese. Questa è l’essenza della democrazia,” fu la mia risposta. Il fatto che fossi costretto a fare questa affermazione e la reazione negativa di quasi tutti i presenti non era un buon segno per la democrazia europea e le sue istituzioni."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10021","","Dopo qualche minuto Jeroen ci richiamò e un membro della segreteria rivolto a me disse: “Ministro, non c’è una legge istitutiva dell’Eurogruppo, in quanto non compare in nessuno dei trattati dell’Unione Europea. Si tratta di un gruppo informale dei ministri delle finanze dei paesi membri dell’eurozona. Quindi non ci sono regole per la sua conduzione, pertanto il suo presidente non ha alcun vincolo di legge.” Uscendo, mentre aspettavo l’ascensore, incontrai un Mario Draghi preoccupato e stranamente cordiale: “Ma cosa mai sta facendo Jeroen?” disse. “Sta rovinando l’Europa, Mario, sta rovinando l’Europa,” risposi."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10168","","Emmanuel Macron, ministro dell’economia francese, la mattina del 28 giugno verso le sei mi mandò un SMS per informarmi che stava cercando di convincere il presidente Hollande e Sigmar Gabriel, il socialdemocratico vicecancelliere tedesco, a trovare una soluzione. “Non voglio che la mia generazione sia responsabile dell’uscita della Grecia dall’Europa,” disse. Dopo meno di un minuto risposi: “Certo. Sappi soltanto che abbiamo bisogno di un accordo che offra un po’ di tranquillità sul lungo termine e la prospettiva che questa situazione non si ripeta fra pochi mesi.”"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10186","","Quando riferii questo scambio a Emmanuel la sua spiegazione mi stupì. “L’entourage di Hollande non vuole che io venga ad Atene. Sono più vicini alla cancelleria di Berlino che al nostro governo. Hanno bloccato la mossa di Alexis. Ma dammi il suo numero di cellulare personale, fra un’ora vado di persona all’Eliseo per parlargli [a Hollande] e gli chiedo di chiamare Alexis in linea diretta.” Passate alcune ore Hollande non aveva chiamato Alexis. Mandai un SMS a Emmanuel: “Presumo che non ci sia stato alcun progresso, il tuo viaggio è stato annullato?”"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10192","","Tre mesi dopo le mie dimissioni, in ottobre, Emmanuel mi invitò nel suo ufficio al ministero anche se non facevo più parte del governo. Mi disse che in un incontro al vertice prima del suo fallito tentativo di mediazione con Alexis aveva usato la mia battuta secondo cui l’accordo per la Grecia della troika era una versione moderna del trattato di Versailles. Merkel lo aveva sentito e, secondo Emmanuel, aveva ordinato a Hollande di tenerlo fuori dalle trattative per la Grecia. L’anatema della Merkel era potente proprio come avevo immaginato."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10345","","mandò una e-mail Klaus Regling, direttore del Meccanismo europeo di stabilità, il fondo europeo per i salvataggi. Mi ricordava che aveva il diritto di esigere da me il completo e intero saldo dei 146,3 miliardi di euro che erano stati prestati alla Grecia nel quadro dei primi due salvataggi. Era scritto come se io fossi personalmente responsabile, se non altro perché come ministro delle finanze il mio nome compariva in calce all’accordo. Era un’occasione troppo bella per non coglierla. Diedi istruzioni al mio ufficio di rispondere al nostro principale creditore – all’uomo che mi aveva consigliato di non pagare i miei pensionati per pagare il FMI – con due antiche parole. Erano la risposta sprezzante ai persiani del re di Sparta, che era al comando dei trecento che nel 480 a.C. cercarono di resistere alle Termopili, quando i nemici gli ordinarono di gettare le armi: Μολών λαβέ (“Vieni a prenderle!”). Quella sera ci furono due manifestazioni, una in favore del sì davanti all’antico stadio Olimpico, dove si svolsero le prime Olimpiadi moderne nel 1896, l’altra in piazza Syntagma per la campagna del no."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10480","","trionfo.” A quel punto Alexis confessò qualcosa che non avrei mai pensato. Mi disse che aveva paura, se avessimo insistito, ci toccasse un destino alla “Goudi” – riferendosi ai sei politici e capi militari giustiziati nel 1922.271 La cosa mi fece ridere e dissi che se ci avessero giustiziato, dopo che avevamo vinto con il 61,3%, avremmo avuto assicurato un posto nella storia. Alexis parlò di un possibile complotto e mi disse che il presidente della Repubblica, Stournaras, i servizi segreti e membri del governo erano in “stato di allerta”. Di nuovo lo dissuasi: “Che facciano il loro peggio! Ti rendi conto di cosa vuole dire il 61,3%?”"

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10570","","Mentre scrivo sono ancora imputato di avere intenzionalmente ritardato un accordo con la troika allo scopo di provocare la chiusura delle banche per potere istituire, in combutta con Wolfgang Schäuble, una moneta parallela e portare la Grecia fuori dall’euro. Immaginate se i soldati che tornarono da Dunkerque nel giugno 1940 fossero stati accusati in Inghilterra di essere responsabili della Seconda guerra mondiale, mentre Berlino veniva celebrata per aver riportato l’ordine nel pianeta.274 Una comica inversione logica: io accusato di tradimento, e per coloro che fecero del loro meglio per chiudere le banche greche e portarci sull’orlo di Grexit, adulazione e rispetto. Le ragioni della troika e dell’oligarchia nazionale greca sono evidenti. Il debito è il potere dei creditori, e un debito insostenibile dà ai creditori un potere enorme."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10677","","Alle nove del mattino 118 deputati di Syriza e 114 deputati pro-troika dell’opposizione accettarono la nostra nuova condanna alla prigione per debiti. Io fui uno dei 32 deputati di Syriza che votarono contro mentre altri 11 si astennero."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10694","","non riesce a stare zitto e denuncia scomode verità. Nel merito ci fu anche il silenzio della stampa. Ma in autunno Danis si dimise, dopo aver consegnato il suo rapporto ad Alexis. L’oligarchia degli evasori, con l’aiuto della sua grande amica troika, se l’era cavata senza danni."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10723","","“La Grecia ha chiesto l’aiuto dei suoi partner europei per ristabilire la crescita sostenibile, creare occupazione, ridurre le sperequazioni e far fronte ai rischi della sua stabilità finanziaria e a quella dell’area dell’euro. Questo Memorandum of Understanding è stato predisposto per rispondere a una richiesta della Repubblica ellenica dell’8 luglio...” La vittima è stata costretta a fingere di aver richiesto la sua punizione e i creditori stanno soltanto generosamente rispondendo a quella istanza. Proprio come un anonimo ufficiale nella guerra del Vietnam aveva dichiarato che una città era stata distrutta per salvarla dai Viet Cong, il waterboarding del nostro paese è stato glorificato come un modo ragionevole per riportare al buon senso una popolazione che era stata fuorviata."

"Evidenziazione (Giallo)","Posizione 10733","","la classe al potere in Europa è rimasta paralizzata. Ho assistito personalmente a quella che posso soltanto descrivere come una brutale lotta di classe contro i deboli, vergognosamente a favore della classe dirigente. Per esempio constatai che alcuni funzionari del mio ministero, in particolare il presidente e i membri del CDA del Fondo di stabilità finanziaria greco (HFSF), prendevano stipendi scandalosamente alti. Per risparmiare e per ristabilire l’equità, con i poteri che la legge mi conferiva come ministro, annunciai la riduzione di quegli stipendi del 40%. La decisione era in armonia con la generale riduzione dei salari in tutta la Grecia da quando era iniziata la crisi nel 2010. Il FMI avrebbeapprovato con entusiasmo la mia decisione? Per niente. Invece Thomas Wieser mi scrisse più volte a nome della troika chiedendomi di cassare la decisione. Perché? Perché quegli stipendi andavano a funzionari che la troika considerava suoi. Dopo che lasciai il ministero quegli stipendi sono stati aumentati del 71% e quello del presidente salì a 220.000 euro."


Yanis Varoufakis-Adulti Nella Stanza

F

Finito a leggere il libro di Yanis Varoufakis, che racconta la crisi Greca, la vittoria di Syriza ed il confronto dell'Europa con la volontà popolare. L'Unione si dimostra nelle trattative un branco di burocrati guidati da un padrone Tedesco, dove prioritari sono gli interessi dei grandi potentati finanziari-economici; nella crisi Greca le banche Tedesche e Francesi. L'immagine che ne esce della burocrazia Europea è impietosa, i ministri dell'EST guidati dalla Germania, i burocratici senza qualità e arroganti, i francesi terrorizzati dalla Merkel, l'Italia completamente assente, in un tratto del brano cita anche che la riforma del lavoro in Italia l'ha scritta Schauble, potente ministro delle finanze Tedesco. Tutto questo sistema di potere, rafforzato da media complici e conviventi. Sistema di potere autoreferenziale e occupato nell'unico scopo di mantenersi. I commissari della commissione totalmente impotenti e soggiogati ai burocrati fra questi spicca l'ottusità Jeroen Dijsselbloem, la inumanità Klaus Regling il capo del MES, il nepotismo di Thomas Wieser funzionario del FMI..un coagulo di gente non eletta da nessuno che decide il destino di popoli e nazioni.
La troika sappiamo come è andata ha asfaltato la volontà popolare Greca ed ha fatto sparire dall'orizzonte politico Tsipras e schiacciato Varoufakis con pesanti accuse personali. Lasciano qualche speranze alcune figure, tutte francesi Christine Lagarde che nel libro viene raccontata in una luce neutra e incredibile ma vero Emmanuel Macron, che al tempo degli eventi era ministro dell'economia (non delle finanze) uno dei più attivi nel portare le istanze greche per rompere il circolo di debito-prestito-schiavitù.
Il futuro non è roseo e a ben vedere l'Italia con Gualtieri è già a sovranità limitata, uno storico messo al ministero dell'Economia un loro burattino; speriamo nei francesi che abbiano un sussulto di dignità, prima che tutti i popoli Europei finiscano schiavi di un potere economico finanziario che non ha nulla a che vedere con l'unione di popoli democratici.

mercoledì 14 ottobre 2020

Fine settimana in Abruzzo-cosa vedere?

Abbazia del Santo Spirito al Morrone-Tempio di Ercole Curino-Eremo di Celestino V-Visita di Sulmona- Pacentro passeggiata per la città. Il giorno dopo Alba Fucens città romana bello anfiteatro-Castello di Celano e Chiesa di San Michele-Nella strada per il ritorno all'aquila Basilica di Santo Maria di Collemaggio Aquila













Brani tratti da "Debito I primi 5000 anni" di David Graeber

","Pensate di potermi prestare un paio di milioni di sterline?”. Ovviamente mi riderebbero in faccia. Ma solo perché sanno che se il mio cavallo non si piazza, non avranno alcun modo di riavere indietro il denaro. Ma immaginiamo che,esista una legge che consenta loro di riprendersi quei soldi accada quel che accada, anche se dovessero – che so? – ridurre in schiavitù mia sorella o vendere i miei organi. Bene, in quel caso, perché non prestarmi i soldi? Perché prendersi la briga di aspettare che qualcuno entri in banca con un progetto fattibile per avviare una nuova lavanderia a gettoni o qualcosa del genere? Fondamentalmente, questa è la situazione che il Fondo monetario internazionale ha creato su scala planetaria, ed è per questo che ci siamo ritrovati con tutte queste banche pronte a sborsare miliardi di dollari per una schiera di manifesti imbroglioni.»"

Il fatto che non sappiamo cosa sia il debito, la flessibilità di questo concetto, è il fondamento del suo potere. Se la storia c’insegna qualcosa, è che non c’è modo migliore per giustificare relazioni sociali fondate sulla violenza del farle sembrare morali per poi riformularle nel linguaggio del debito: soprattutto perché in questo modo sembra che sia stata la vittima a fare qualcosa di male. Lo sanno bene i mafiosi e i comandanti degli eserciti invasori. Per migliaia di anni, uomini violenti sono stati capaci di dire alle loro vittime che queste dovevano loro qualcosa. Se non altro «ci devono la vita», perché non sono state uccise. Una frase emblematica."


Gli storici – in particolare gli storici delle idee – stranamente sono stati molto riluttanti ad affrontare le conseguenze di questa situazione, che più di ogni altra ha causato risentimento e sdegno perpetui. Dite alla persone che sono inferiori: sarà poco probabile che ne saranno compiaciute, ma è sorprendente quanto di rado tale asserzione conduca a una rivolta armata. Dite alle persone che potenzialmente sono uguali, ma che hanno fallito e che non si meritano neanche quello che hanno, al punto che non è più nemmeno loro: sarà più facile alimentare la loro rabbia. Ce lo insegna la storia. Da migliaia di anni, la lotta tra ricchi e poveri prende la forma del conflitto tra debitore e creditore: contese tra i pro e i contro del pagamento degli interessi, schiavitù da debito, cancellazione del debito, restituzione, ripresa di possesso, confisca dei greggi, sequestro dei vigneti, riduzione in schiavitù e vendita dei figli del debitore. Analogamente negli ultimi cinquemila anni le insurrezioni popolari sono cominciate regolarmente nella stessa maniera: con la distruzione rituale dei registri del debito, siano stati tavolette, papiri o libri mastri, a seconda del periodo storico (dopodiché, di solito, i ribelli hanno dato la caccia ai registri di proprietà della terra e delle tasse). Come piaceva dire al grande classicista Moses Finley, tutti i movimenti rivoluzionari del mondo antico avevano un unico programma: «Cancellare il debito e redistribuire la terra».5


"manuali di economia parlano di villaggi immaginari perché non possono parlare della realtà. Perfino alcuni economisti sono stati costretti ad ammettere che la terra del baratto evocata da Smith in realtà non esiste.Altrimenti l’economia come disciplina sarebbe stata inventata dai sumeri, o comunque molto prima del 1776, quando fu pubblicata La ricchezza delle nazioni."



"Smith difendeva l’uso della cartamoneta ma, come Locke prima di lui, credeva anche che il relativo successo della Banca d’Inghilterra e della Banca di Scozia fosse dovuto alla politica di ancorare la moneta in maniera salda ai metalli preziosi. Questa divenne la prospettiva economica ufficiale e le teorie alternative che vedevano nel denaro una forma di credito – come quella abbracciata da Mitchell-Innes – furono presto relegate ai margini e i loro sostenitori descritti come dei tipi strambi, il cui modo di pensare portava a cattive banche e bolle speculative."


qualsiasi valore di scambio.8 La prossima domanda è scontata: se il denaro è solo un metro di valutazione, che cosa misura? La risposta è semplice: il debito. Una moneta in effetti è un impegno a pagare una certa cifra, un «IOU», cioè la forma più elementare di «pagherò»."


"Teorici del credito come Mitchell-Innes sostengono che se anche Henry desse a Joshua una moneta d’oro invece che un pezzo di carta, la situazione resterebbe la stessa. Una moneta d’oro è un impegno a pagare qualcos’altro di valore a essa equivalente. Tutto sommato, una moneta d’oro di per sé non serve a niente. Viene accettata solo perché si suppone che anche altri facciano lo stesso. In questo senso, il valore di un’unità di una data moneta non è la misura del valore di un oggetto, ma la misura della fiducia che si ha negli altri individui.In altre parole, nonostante le tenaci tesi liberiste – anche queste ereditate da Smith – che vogliono stati e mercati in opposizione, la documentazione storica dimostra proprio il contrario: le società senza stati tendono a essere anche società senza mercati."


,"Per i fautori della teoria statale della moneta tutto questo ha costituito un problema. Le storie di governanti che usano le tasse per creare mercati nei territori conquistati, per pagare i soldati o altre funzioni statali hanno scarso fascino. Le idee tedesche che vedevano nella moneta una forma di incarnazione della volontà nazionale non viaggiarono granché bene oltreconfine. Qualunque siano le sue origini, negli ultimi quattromila anni la moneta è stata sostanzialmente una creazione dello stato. Gli individui fanno contratti gli uni con gli altri, scriveva Keynes. Contraggono debiti e promettono di pagarli."


"moneta è stato sempre l’elemento delle tasse. Un conto è spiegare perché i primi stati chiedevano le tasse (per creare i mercati); un altro è domandarsi «con quale diritto?». Partendo dall’ipotesi che i primi detentori del potere non fossero semplicemente dei malavitosi e le tasse le loro estorsioni – nessun teorico del credito, a mia conoscenza, ha adottato un punto di vista tanto cinico, neanche rispetto ai primi stati – rimane da capire come rispondessero a questa domanda."


"La tesi principale è che ogni tentativo di separare la politica monetaria dalla politica sociale è fondamentalmente sbagliato. I teorici del debito primordiale sostengono che le cose sono sempre andate allo stesso modo. I governi usano le tasse per creare moneta e possono farlo perché sono diventati i guardiani del debito che tutti i cittadini hanno contratto gli uni con gli altri. Questo debito è l’essenza stessa della società. Esisteva prima ancora del denaro e dei mercati, che non sono altro che modi per apporzionare il debito."


"La natura umana non ci spinge verso una logica di «scambio e baratto». Piuttosto, ci induce a una continua creazione di simboli, come la moneta, appunto. In questo modo siamo arrivati a vederci in un cosmo circondato da forze invisibili, indebitati con l’universo. Il denaro quindi è quasi sempre qualcosa sospeso a metà tra un bene e il contrassegno di un debito. Per questo probabilmente le monete – pezzi d’argento o d’oro, che sono merci con un valore intrinseco ma che, stampate con l’emblema dell’autorità politica del posto, acquistano un valore aggiunto – rimangono nelle nostre menti come la forma pura del denaro, perché sono perfettamente a cavallo della linea divisoria che definisce cos’è davvero la moneta. In aggiunta, la relazione tra i due significati fu fonte di continuo scontro politico. In altre parole, la battaglia tra stato e mercato, tra governi e mercanti, non è innata nella condizione umana."


La migliore risposta a chi voglia prendere sul serio le fantasie di Nietzsche su cacciatori selvaggi che si fanno a pezzi per non aver saldato un debito è costituita dalle parole di un vero raccoglitore-cacciatore, un inuit della Groenlandia reso famoso nell’Eschimese, un libro dello scrittore Peter Freuchen. Freuchen ci racconta come un giorno, dopo essere tornato a casa affamato in seguito a un’infruttuosa spedizione di caccia al tricheco, trovò un cacciatore a cui la caccia era andata bene che gli stava scaricando qualche centinaio di chili di carne."«Qui nel nostro paese siamo esseri umani. E siccome siamo umani ci aiutiamo a vicenda. Non ci piace sentire qualcuno che dice grazie. Quel che io prendo oggi, tu lo prendi domani. Qui diciamo che i doni rendono schiavi e la frusta rende cani.»"L’ultima frase è un classico dell’antropologia e dichiarazioni simili sul rifiuto di calcolare crediti e debiti si possono trovare un po’ ovunque nella letteratura antropologica sulle società egualitarie dei cacciatori. Piuttosto che considerarsi umano perché può fare calcoli economici, il cacciatore sostiene che essere pienamente umano significa rifiutare di fare calcoli del genere, rifiutarsi di misurare e di ricordare chi ha dato cosa e a chi, per la precisa ragione che un atto simile creerebbe inevitabilmente un mondo dove noi cominciamo a «comparare il potere con il potere, a misurare, a "calcolare», riducendoci a vicenda a schiavi o cani attraverso il debito."


,"Lévi-Strauss, che divenne una divinità intellettuale dell’antropologia, sosteneva la tesi straordinaria che vuole la vita umana composta da tre sfere: il linguaggio (che consiste dello scambio di parole), la parentela (lo scambio di donne) e l’economia (lo scambio di cose). Tutte e tre governate dalla stessa legge fondamentale della reciprocità.3"


anche qui c’è un’interessante tensione, perché le catene di comando dall’alto verso il basso non sono particolarmente efficienti: favoriscono la stupidità di chi sta in alto e il risentimento di chi sta in basso. Più grande è il bisogno di improvvisare, più la cooperazione tende a diventare"

democratica."


"Anche gli autori medievali pretendono di immaginare la società come una gerarchia in cui i preti pregano per chiunque, i nobili combattono per chiunque e i contadini sfamano chiunque: però non è mai venuto in mente a nessuno di stabilire qual è l’equivalente di una tonnellata di frumento in termini di preghiere o protezione militare. Non è stata neanche presa in considerazione l’idea di fare un calcolo del genere. La questione non è nemmeno che a gente «umile» debbano corrispondere cose umili, o viceversa.Il debito è qualcosa di molto specifico, originato da situazioni ancor più specifiche. Richiede innanzitutto una relazione tra due persone che non si considerano sostanzialmente differenti, che almeno potenzialmente sono uguali, almeno nelle cose importanti, e che in un dato momento non si trovano più in uno stato di uguaglianza, ma per i quali c’è la possibilità risolvere la faccenda."


Si tratta di un’innovazione relativamente recente. L’abitudine di dire sempre thank you e please ha iniziato a prendere piede durante la rivoluzione commerciale dei secoli XVI e XVII, in alcuni circuiti della classe media, responsabile della sua divulgazione. Si tratta del linguaggio degli uffici, dei negozi e delle agenzie, e nel corso degli ultimi cinquecento anni si è diffuso per il mondo assieme a queste stesse attività commerciali; un piccolo frammento di una filosofia più estesa, un insieme di credenze sulla natura degli esseri umani, su cosa devono gli uni agli altri, ormai così profondamente inculcate in noi stessi che non siamo più capaci di vederle."

"In questo senso, l’insistenza degli economisti che la vita economica cominci con il baratto, lo scambio di frecce con pali per tende, senza che nessuno si trovi nella posizione di poter stuprare, umiliare o torturare qualcun altro e che le cose continuino a funzionare in questa maniera, è utopicamente ingenua in maniera quasi commovente." Nelle società tradizionali non era assolutamente nell’ordine delle cose che il padre vendesse i propri figli. Si tratta di una pratica con una storia specifica: compare con le grandi civiltà agrarie, dai sumeri a Roma fino alla Cina, proprio nel periodo in cui cominciamo a trovare prove dell’esistenza di denaro, mercati e prestiti a interesse.


,"Tutto questo serve a mettere in evidenza la tesi principale di Rospabé, per cui il denaro può essere visto, nelle economie umane, come il riconoscimento dell’esistenza di un debito che non si può pagare. In certo modo, tutto questo ricorda la teoria del debito primordiale: il denaro emerge dall’ammissione di un debito assoluto verso chi ci ha dato la vita. La differenza è che invece di concepire questo debito nella relazione tra individuo e società o tra individuo e universo, viene immaginato in una rete di relazioni binarie: quasi chiunque in tali società era in un rapporto di debito assoluto verso qualcun altro. Non è che dobbiamo qualcosa alla «società». Se c’è in gioco una qualche nozione di «società» qui – e non è chiaro se c’è –, questa non è altro che l’insieme dei nostri debiti."



"","Tutte le società basate sulla schiavitù tendono a essere contrassegnate da questa dolorosa doppia consapevolezza: sapere che le questioni più alte per cui possiamo batterci sono sbagliate, ma al tempo stesso percepire che tutto ciò è nella natura delle cose."


"una persona poteva essere ridotta in schiavitù erano le stesse: 1) per la legge del più forte: a) per essersi arreso o catturato in guerra; b) per essere la vittima di un sequestro o un’incursione; 2) come sanzione legale per un crimine (incluso il debito); 3) per l’autorità paterna (un padre che vende i propri figli); 4) per la volontaria decisione di vendersi come schiavo;""Ovunque però la maniera considerata più legittima è quella della cattura in guerra. Tutte le altre implicano dei problemi morali. Il sequestro è evidentemente un atto criminale e i genitori che vendono i propri figli devono trovarsi in circostanze disperate."


,"in particolare in quelli databili approssimativamente dal 3000 al 2500 a.C., le donne comparivano in ogni ruolo sociale importante. Gli antichi storici registravano non solo i nomi di svariate sovrane, ma precisavano anche che le donne erano ben rappresentate tra le file di medici, mercanti, scribi, ufficiali pubblici, e in genere erano libere di partecipare a ogni aspetto della vita sociale. Non si può parlare di piena uguaglianza di genere: gli uomini erano ancora predominanti numericamente in tutte queste aree. Tuttavia la sensazione è che fosse diffusa una sensibilità di genere come quella che prevale in gran parte del mondo sviluppato ai nostri giorni. Nel corso dei successivi secoli, tutto questo cambiò. I margini di coinvolgimento delle donne alla vita civile furono erosi; gradualmente, prese forma il modello di famiglia patriarcale che ci è noto, con la sua enfasi sulla castità e la verginità prematrimoniale; l’indebolimento, seguito dalla totale scomparsa del ruolo della donna nella partecipazione al governo, alle professioni liberali e la perdita della condizione legale di indipendenza delle donne, che si ritrovarono sotto la tutela dei mariti. Alla fine dell’Età del bronzo, attorno al 1200 a.C., cominciamo a trovare un numero consistente di donne sequestrate negli harem e (almeno in alcune regioni) costrette a coprirsi col velo. In effetti, sembra che questo rifletta un modello molto più ampio, diffuso su scala mondiale. Si tratta di qualcosa di sorprendente per chi ritiene che i progressi della scienza e della tecnologia, l’accumulazione del sapere e la crescita economica – il cosiddetto «progresso umano» – conducano necessariamente a forme più estese di libertà: per le donne sembra più vero il contrario, almeno fino a epoche recenti. Un simile restringimento delle libertà delle donne si può osservare anche in India e in Cina nella stessa era. La domanda scontata è: perché? La spiegazione classica nel caso sumero attribuisce ogni responsabilità alla graduale infiltrazione di pastori dei deserti circostanti, che presumibilmente"


Legale, tra il titolare del contratto e il contraente: determina che entrambi siano, almeno a un certo livello, sostanzialmente lo stesso tipo di persona. Si tratta ovviamente della forma di uguaglianza più spietata e violenta che si possa immaginare. Ma il fatto che fosse concepita come un’uguaglianza di fronte al mercato ha reso questi accordi ancora più difficili da sopportare.77"


,"giurista tedesco Rudolf von Jhering osservò che l’antica Roma aveva conquistato il mondo tre volte: la prima attraverso i suoi eserciti, la seconda attraverso la sua religione e la terza attraverso le sue leggi."


"Lo stato era sostanzialmente un contratto, una sorta di accordo d’affari in cui i cittadini volontariamente rinunciavano ad alcune delle loro libertà naturali a favore del sovrano. Alla fine, idee simili sono diventate la base per l’istituzione più importante dell’attuale vita economica: il lavoro salariato, che in effetti è la messa in affitto della nostra libertà nella stessa maniera in cui la schiavitù ne era la vendita."


primi quattro capitoli di questo libro hanno descritto un dilemma. Non sappiamo davvero in che termini pensare il debito. O meglio, per essere più precisi, siamo intrappolati tra l’immagine di una società alla maniera di Adam Smith in cui non c’è "quasi posto per il debito – la società come insieme di individui le cui sole relazioni significative sono quelle con i loro beni, che barattano felici per mutua convenienza – oppure sostenere la prospettiva per cui il debito è la sostanza stessa di ogni relazione umana – lasciandoci la sensazione spiacevole che le relazioni umane non siano altro che affari piuttosto disdicevoli e le nostre responsabilità verso gli altri siano in certo modo necessariamente fondate sul peccato e sul crimine. In ogni caso, non si tratta di alternative particolarmente piacevoli."


,"Negli ultimi tre capitoli ho cercato di mostrare che esiste un altro modo per affrontare il problema. Per questo ho sviluppato il concetto di economie umane: quelle in cui ciò che è ritenuto veramente importante degli esseri umani è il fatto che sono un unico nesso di relazioni gli uni con gli altri, e pertanto nessuno potrà mai essere considerato l’esatto equivalente di niente o nessun altro. In un’economia umana, la moneta non è un veicolo per comprare o scambiare gli esseri umani, ma una maniera per esprimere il fatto che ciò non può avvenire. Poi ho proceduto descrivendo come lo scenario precedente abbia cominciato ad andare in pezzi, e gli esseri umani sono diventati oggetti di scambio: prima, forse, con le donne date in matrimonio; quindi, con gli schiavi catturati in guerra. Ciò che queste relazioni hanno in comune, ho osservato, è la violenza. Che si tratti di una ragazza tiv legata e picchiata per essere scappata da suo marito, o di un uomo imbarcato su una nave negriera per andare a morire in una piantagione lontana, il principio è sempre lo stesso: solo con la minaccia di bastoni, corde, lance e pistole si può strappare la gente da quella complicata ragnatela di relazioni con gli altri (sorelle, amici, rivali ecc.) che la rende unica, per poi ridurla a merce."

C’è una linea diretta che discende dalla nuova concezione romana di libertà – non come capacità di formare mutue relazioni con gli altri, ma come una sorta di potere assoluto di «uso e abuso» sullo schiavo vinto, che costituisce il nucleo principale della casa di un ricco uomo romano – fino alle strane fantasie di filosofi liberali vedi Hobbes, Locke e Smith sulle origini della società umana vista come una compagine di maschi di trenta-quarant’anni spuntati dal nulla che abbiano dovuto decidere se cominciare a uccidersi o scambiarsi pelli di castoro."La descrizione del baratto fatta dagli economisti può essere assurda se applicata alle transazioni di un gruppo di vicini della stessa comunità rurale, ma ha molto più senso se si considera,relazione tra un membro della comunità e un mercenario di passaggio."


"L’occasione designata per fare tabula rasa delle relazioni debitorie a Babilonia fu la festa di capodanno, celebrata in primavera. I governanti supervisionarono il rituale di «rottura delle tavolette», ovvero dei documenti che attestavano i debiti, ristabilendo l’equilibrio economico come parte del periodico rinnovamento della società che segue quello della natura. Hammurabi e gli altri sovrani annunciarono questa proclamazione alzando una torcia, che probabilmente simboleggiava Shamash, il dio-sole della giustizia, i cui principi dovevano essere seguiti dai governanti saggi e giusti. Le persone trattenute come pegno per un debito furono rilasciate e poterono tornare alle loro famiglie. Ad altri debitori fu permesso tornare a coltivare la loro terra abituale, liberi da ogni vincolo ipotecario precedentemente accumulato."


"Per esempio, fonti greche riferiscono che il faraone Bakenranef (il cui regno va dal 720 al 715 a.C.) emise un editto per abolire la schiavitù per debiti e annullare tutti debiti rimasti impagati, poiché «gli sembrava assurdo che un soldato, forse proprio nel momento in cui si preparava a combattere per la sua patria, fosse portato in carcere dai creditori per un debito insoluto»"


"È noto che la Stele di Rosetta, scritta in greco ed egiziano, fu la chiave per decifrare e tradurre i geroglifici egiziani. Pochi sono però consapevoli di cosa ci sia effettivamente scritto. La Stele fu eretta originariamente per annunciare un’amnistia, tanto per i debitori quanto per i prigionieri, dichiarata da Tolomeo V nel 196 a.C."


" Durante l’Età assiale, il risultato fu un nuovo modo di pensare alle motivazioni umane, una radicale semplificazione dei moventi che rese possibile cominciare a parlare di concetti come «profitto» e «vantaggio» – come se fosse davvero quello di cui le persone andavano in cerca in ogni aspetto dell’esistenza, come se la violenza della guerra e l’impersonalità del mercato avessero semplicemente permesso a tutti di abbandonare la pretesa che alle persone importasse anche di qualcos’altro.È stato questo a permettere che si potesse ridurre la vita umana a una serie di calcoli fra mezzi e fini, quindi a qualcosa che può essere esaminato utilizzando gli stessi strumenti usati per studiare l’attrazione e la repulsione dei corpi celesti.54 Non è una coincidenza se l’ipotesi di fondo assomiglia a quella degli economisti di oggi, ma con la differenza che si era in un’epoca dove moneta, mercato, stato e guerra erano tutti intrinsecamente connessi; le monete servivano per pagare gli eserciti, che catturavano gli schiavi che estraevano l’oro per produrre le monete; quando concorrenza voleva dire letteralmente che qualcuno poteva essere ucciso, e quindi a nessuno saltava in mente di immaginare che fini egoistici potessero essere perseguiti usando mezzi pacifici. Certamente questo quadro dell’umanità inizia a presentarsi, con impressionante consistenza, in tutta l’Eurasia, ogni volta che vediamo apparire il conio e la filosofia."


"Sembra che i mercati siano dapprima comparsi, almeno nel Vicino Oriente, come effetti collaterali dei sistemi amministrativi di governo. Tuttavia, nel corso del tempo, la logica del mercato si è collegata alle questioni militari, divenendo quasi indistinguibile dalla logica mercenaria propria alle guerre dell’Età assiale, logica che infine conquista il governo stesso, arrivando a definirne lo scopo ultimo.”


"Come risultato, ovunque assistiamo all’emergere del complesso di coniazione militare schiavista, vediamo anche la nascita delle filosofie materialiste. Sono materialiste in entrambi i sensi del termine: da una parte prefigurano un mondo costituito di forze materiali piuttosto che divine, dall’altra sostengono che il fine ultimo dell’esistenza umana sia l’accumulazione di ricchezze materiali, utilizzando ideali quali la moralità e la giustizia come strumenti per tenere a bada le masse. 3. Inoltre, in questi luoghi vediamo anche svilupparsi una reazione filosofica, con scuole di pensiero che esplorano idee come l’umanità e l’anima, cercando una nuova fondazione per l’etica e la moralità. 4. Dovunque alcuni di tali filosofi si votano alla causa dei movimenti sociali, che inevitabilmente si formano in opposizione a queste nuove élite straordinariamente ciniche e violente. Il risultato fu qualcosa di nuovo per la storia umana: movimenti popolari che al contempo erano anche movimenti intellettuali, per il fatto che coloro che contrastavano strutture di potere esistenti lo facevano in nome di una qualche teoria sulla natura della realtà."Dovunque, questi movimenti furono prima di tutto movimenti per la pace, poiché rifiutavano la nuova concezione della violenza, e specialmente la guerra d’aggressione, come fondamento della politica. 6. Inoltre sembra che in ogni dove ci sia stato un impulso iniziale a usare i nuovi strumenti intellettuali forniti dai mercati impersonali per trovare un nuovo fondamento della morale, tentativo che fallì ovunque. Il moismo, con la sua nozione di profitto sociale, ebbe un breve momento di gloria prima di scomparire. Fu sostituito dal confucianesimo, che rifiutava completamente queste idee. Abbiamo già visto come il tentativo di riconfigurare le responsabilità morali in termini di debito – un impulso manifestatosi tanto in Grecia quanto in India – per quanto quasi inevitabile dato il nuovo contesto economico, sembrò dimostrarsi uniformemente insoddisfacente.80 La spinta più forte fu verso l’immaginazione di un altro mondo dove i debiti fossero completamente annichiliti, e con loro tutti i legami terreni, perché i legami sociali erano a questo punto visti come catene, proprio come il corpo è una prigione.In India, Ashoka tentò di rifondare il suo regno sul buddhismo; a Roma, Costantino si rivolse alla cristianità; in Cina, l’imperatore Han Wu-Ti (157-87 a.C.), di fronte a una crisi militare e finanziaria simile, fece del confucianesimo la religione di stato. Di loro tre, alla fine solo Wu-Ti ebbe successo: sotto qualche forma, l’Impero cinese durò per due millenni, mantenendo quasi sempre il confucianesimo come ideologia ufficiale. Nel caso di Costantino, l’Impero occidentale finì in pezzi, ma la Chiesa romana cattolica resistette. Possiamo "In parole povere: se qualcuno riserva lo spazio sociale alla semplice acquisizione egoistica di beni materiali, è quasi inevitabile che presto o tardi qualcun altro creerà un altro spazio sociale in cui poter predicare che, dalla prospettiva dei valori fondanti dell’animo umano, i beni materiali sono del tutto insignificanti; che l’egoismo – o persino l’individualità – è illusorio, e dare sia meglio che ricevere. Se non altro, è sicuramente importante sottolineare che tutte le religioni dell’Età assiale enfatizzano l’importanza della carità, un concetto di cui prima era in dubbio persino l’esistenza."


"La pura avarizia e la pura generosità sono concetti complementari; nessuno dei due potrebbe essere effettivamente immaginato senza l’altro; entrambi possono manifestarsi solo in contesti istituzionali che incentivano,comportamenti così estremi e risoluti; e pare che entrambi siano apparsi insieme quando è entrata in scena l’impersonale moneta, coniata e liquida."

Forse l’insurrezione popolare più paradigmatica in questo senso è la rivolta del Deccan nel 1875, quando i contadini indebitati si ribellarono e iniziarono a distruggere sistematicamente i libri contabili degli usurai del luogo. Sembrerebbe che la servitù per debiti susciti molta più rabbia e rivolta che non un sistema che fatto della disuguaglianza pura la sua stessa premessa."


"declino dell’impero, degli eserciti e dell’economia monetaria, l’ascesa delle autorità religiose, indipendenti dallo stato, che ottennero molta della loro legittimazione popolare dalla capacità di regolare i nuovi sistemi di credito."

"

Anche questo ci può sembrare bizzarro, poiché siamo abituati a pensare che il capitalismo e il mercato siano la stessa cosa, ma, come ha osservato il grande storico francese Fernand Braudel, sotto molti aspetti i due si possono vedere anche come opposti. Mentre i mercati sono delle istituzioni per scambiare merci usando la moneta come mezzo – storicamente, un modo per coloro che avevano un’eccedenza di grano di procurarsi delle candele e viceversa maniera analoga, si credeva che i mercanti fossero avari e sostanzialmente immorali; eppure se mantenuti sotto una stretta supervisione amministrativa, si poteva utilizzare il loro operato per il bene comune.29 Si può pensare quello che si vuole di questi principi, ma i loro risultati sono innegabili. Per la maggior parte della storia la Cina mantenne il più alto tenore di vita al mondo. L’Inghilterra riuscì a superarla solo negli anni venti dell’Ottocento, dopo la Rivoluzione industriale.30"


Questa considerazione è importante, perché spesso la storia tende a ritenere l’esperimento cinese di moneta cartacea una disfatta; i metallisti lo usarono addirittura come prova che la fiat money, ovvero la moneta coperta unicamente dalla potenza dello stato, era sempre destinata al fallimento.57 La cosa è particolarmente strana, poiché i secoli in cui circolava la moneta cartacea sono spesso considerati l’epoca economicamente più dinamica della storia cinese."


,"Dalla prospettiva di una storia mondiale, sembra molto più appropriato considerare il giudaismo, il cristianesimo e l’islam tre diverse manifestazioni della stessa grande tradizione intellettuale occidentale, che per gran parte della storia umana s’incentrò in Mesopotamia e nel Levante, per poi estendersi fino in Grecia in Europa e in Egitto in Africa, ma che talvolta si spingeva più a occidente nel Mediterraneo o lungo il corso del Nilo."


Pare quindi che gran parte della nostra dottrina del libero mercato sia stata presa a prestito da un universo sociale e morale molto diverso dal nostro.93 La furono bollati come eresie e soppressi violentemente, ma molti degli stessi"


"Ciò che risulta evidente confrontando l’Europa con il mondo musulmano è proprio il legame tra commercio, finanza e violenza." La Repubblica di Genova inventò anche un modello unico per finanziare le guerre, noto come sottoscrizione di guerra, dove coloro che pianificavano una spedizione vendevano azioni a investitori in cambio del diritto a una percentuale equivalente del bottino. Furono queste stesse galee, con gli stessi «mercanti avventurieri» a bordo, a oltrepassare le Colonne d’Ercole per risalire la costa atlantica fino alle fiere nelle Fiandre o nella Champagne, cariche di noce moscata o di pepe di Caienna, seta e indumenti di lana – assieme alle indispensabili lettere di cambio."


"filosofi musulmani quanto quelli cristiani ed ebrei: cosa significa dire che possiamo conoscere Dio solo attraverso le facoltà della nostra Ragione, ma che al contempo questa stessa Ragione appartiene a Dio?"


","Legalmente, la nostra nozione di corporation è in gran parte un prodotto del Medioevo europeo. L’idea della società come «persona fittizia» (persona ficta) – una persona che, come scrive Maitland, il grande storico giuridico britannico, «è immortale, può chiamare ed essere chiamata in giudizio, possiede delle terre, ha un suo sigillo, emana dei regolamenti per le persone fisiche di cui è composta»166 – è nata nel diritto canonico con papa Innocenzo IV nel 1250. Le prime entità a godere di questo status furono i monasteri – ma anche università, chiese, municipalità e gilde.Vale la pensa sottolineare tutto ciò perché, mentre noi siamo abituati a pensare che ci sia qualcosa di naturale o di inevitabile nell’esistenza delle società, in termini storici queste sono delle creature strane, esotiche. Nessuna delle grandi tradizioni s’è inventata niente di simile.170 Sono il contributo più propriamente europeo all’infinita proliferazione di entità metafisiche che caratterizzò il Medioevo, oltre che il più duraturo."


Uno degli effetti perversi della peste bubbonica, che uccise circa un terzo della forza lavoro europea, fu che i salari aumentarono in maniera impressionante. Non successe in modo immediato, ma ciò fu a causa delle prime reazioni delle autorità, che fecero passare leggi per congelare i salari o addirittura per legare di nuovo i contadini liberi alla terra. Questi sforzi si scontrarono con una decisa resistenza, che culminò in una serie di rivolte popolari in tutta Europa. I tumulti furono soppressi, ma le autorità furono costrette al compromesso. In breve tempo, nelle mani delle persone comuni stava arrivando così tanto denaro che i governi dovettero iniziare a introdurre legislazioni che vietassero alle persone di bassa estrazione sociale di indossare seta ed ermellino, e limitarono i giorni di festa, che in molte città e in molte parrocchie occupavano un terzo dell’anno, talvolta addirittura la metà. Infatti, il quindicesimo secolo è considerato il culmine della festosità medievale, con i suoi carri allegorici e i suoi dragoni, le sue danze e le birre, i suoi Abati dell’Irragionevolezza e i suoi Signori del Malgoverno.1"


"Si trattò di una battaglia politica, ma anche di una disputa concettuale sulla natura della moneta. Il nuovo regime di moneta metallica poteva essere imposto solo con una violenza senza precedenti – non solo oltremare, ma anche in patria. In gran parte d’Europa, la prima reazione alla «rivoluzione dei prezzi» e alle recinzioni delle terre comuni che la accompagnò non fu molto diversa da quella che si era appena verificata in Cina: migliaia di ex contadini in fuga oppure costretti ad abbandonare i propri villaggi per diventare vagabondi o «uomini senza signore», un fenomeno che culminò in insurrezioni popolari. Tuttavia, la risposta dei governi europei fu completamente diversa rispetto al caso cinese. Le ribellioni furono schiacciate, questa volta senza nessuna concessione. I vagabondi furono intercettati e spediti nelle colonie come lavoratori forzati, o vennero reclutati negli eserciti e nelle marine coloniali – oppure messi al lavoro nelle fabbriche in patria. Quasi tutto questo fu compiuto attraverso una manipolazione del debito. Come risultato, la stessa natura del debito divenne uno dei principali oggetti del contendere."


"colonizzatori scelsero di utilizzare la servitù per debiti: il solito trucco di stabilire tasse molto alte, prestare denaro a interesse a quelli che non potevano pagarle per poi domandare che il debito fosse saldato con il lavoro."


E caratteristica peculiare del capitalismo moderno. La struttura della società per azioni è un esempio molto istruttivo – e non è affatto una coincidenza che le prime grandi società per azioni del mondo furono le Compagnie delle Indie inglesi e olandesi, istituzioni che avevano gli stessi scopi di esplorazione, conquista e sfruttamento che avevano motivato i conquistadores. Si tratta di una struttura costruita per eliminare tutti gli imperativi morali tranne quello del profitto. I dirigenti che prendono le decisioni possono sostenere – e lo fanno regolarmente – che, se stessero gestendo il proprio denaro, ovviamente non licenzierebbero impiegati che hanno lavorato in azienda tutta la vita una settimana prima del pensionamento, o che non scaricherebbero rifiuti tossici e cancerogeni vicino alle scuole. Eppure sono moralmente costretti a ignorare queste considerazioni, perché stanno agendo come semplici dipendenti, la cui unica responsabilità è garantire il maggior rendimento possibile all’investimento degli azionisti dell’azienda (ovviamente, a questi azionisti non è dato esprimere la loro opinione). Figure come Cortés sono istruttive per un’altra ragione."


,"Questa sembra essere la grande differenza. Nell’Età assiale, la moneta era uno strumento dell’impero. Per un governante, poteva essere conveniente incoraggiare mercati in cui tutti avrebbero trattato il denaro come un fine autonomo; al tempo, i governanti possono addirittura essere arrivati a concepire l’intero apparato statale come una macchina per fare profitti; ma il denaro rimase sempre uno strumento politico. Questo è il motivo per cui in seguito al collasso degli imperi e alla smobilitazione degli eserciti il sistema poteva semplicemente disfarsi. Nel nuovo ordine capitalistico che andava affermandosi, fu garantita l’autonomia all "logica del denaro; il potere politico e quello militare furono poi gradualmente riorganizzati intorno a questa logica. Vero, si tratta di una logica finanziaria che non avrebbe mai potuto esistere senza l’appoggio iniziale di stati ed eserciti. Come abbiamo visto nel caso dell’islam medievale, in vere condizioni di libero mercato – in cui lo stato non ha un ruolo significativo nella regolamentazione del mercato, nemmeno nel far valere i contratti commerciali – non si svilupperanno dei mercati puramente competitivi, e sarebbe effettivamente impossibile riscuotere dei prestiti a interesse. In realtà, fu solo la proibizione islamica dell’usura a rendere possibile la creazione di un sistema economico separato dallostato."


"Nel 1525, l’anno successivo al sermone di Lutero, ci fu una grande sollevazione di contadini, minatori e poveri cittadini in tutta la Germania: i ribelli, nella maggior parte dei casi, si dichiaravano dei semplici cristiani che cercavano di ristabilire il vero comunismo dei Vangeli. Più di centomila di questi ribelli vennero massacrati. Già nel 1524, Lutero iniziò a rendersi conto che la situazione gli stava sfuggendo di mano e che presto avrebbe dovuto prendere posizione: lo fece nel testo riportato sopra. Disse che le leggi del Vecchio Testamento, come l’anno sabbatico, non erano più valide; che i Vangeli si limitavano a descrivere solamente un comportamento ideale, che gli umani sono creature prone al peccato e quindi la legge è necessaria; mentre l’usura è empia, un tasso d’interesse del 4 o 5 per cento è effettivamente legale in alcune circostanze; e che mentre raccogliere gli interessi è una pratica empia, in nessuna circostanza è legittimo sostenere che per questa ragione i debitori abbiano il diritto di violare la legge.26"Poco dopo, Calvino rifiutò completamente il divieto assoluto di usura, e per il 1650 quasi tutte le sette protestanti concordavano sulla sua tesi per cui un tasso d’interesse ragionevole (solitamente il 5 per cento) non era empio, se il creditore agiva secondo coscienza e non faceva del prestare la sua unica attività, oltre a non sfruttare i poveri.28 (La dottrina cattolica fu più lenta nel raggiungere queste posizioni,"


,"Incaricare i creditori dell’amministrazione civile ebbe effetti prevedibili: un aumento della tassazione dei sudditi, alcuni dei quali vennero sommersi dai debiti."


Allo stesso tempo, sembra che il comportamento di Casimiro – per la combinazione di calcolo freddo, senza scrupoli e di scoppi di crudeltà vendicativa quasi inesplicabile –, come quello degli infuriati soldati di Cortés quando fu lasciata loro mano libera sulle province azteche, incarni alcuni aspetti fondamentali della psicologia del debito."Oppure forse, più precisamente, delle caratteristiche del debitore che sente di non aver fatto nulla per meritarsi tale status: la convulsa necessità di dover convertire in denaro tutto quello che lo circonda, unita a rabbia e indignazione per essere stato ridotto a comportarsi in quel modo."


"altri luoghi, i clienti del macellaio, del fornaio o del calzolaio acquistavano semplicemente le merci a credito. Lo stesso succedeva nei mercati settimanali, ma anche tra vicini che si vendevano latte, formaggio o cera. In un villaggio tipo, le uniche persone che probabilmente pagavano in contanti erano i viaggiatori di passaggio e la marmaglia: poveri e buoni a nulla, la cui cattiva reputazione era così diffusa che nessuno faceva loro credito. Poiché tutti vendevano qualcosa, tutti erano al contempo debitori e creditori; la maggior parte del reddito familiare prendeva la forma di promesse di altre famiglie; tutti conoscevano il sistema e tenevano il conto dell’ammontare dei vari debiti; infine, ogni sei mesi o una volta all’anno, le comunità organizzavano una giornata pubblica di «resa dei conti», compensando i debiti tra loro in un grande cerchio, per poi pagare in monete o in merce solo i debiti residui.43 Il motivo per cui queste scoperte sconvolgono le nostre ipotesi è che siamo abituati a identificare la causa dell’ascesa del capitalismo in qualcosa vagamente chiamato «il mercato»; la rottura degli antichi sistemi di solidarietà e di mutuo aiuto,con la contemporanea creazione di un mondo di freddo calcolo razionale, dove tutto ha il suo prezzo. In realtà, sembra che gli abitanti dei villaggi inglesi non vedessero contraddizione tra questi due fenomeni. Da una parte, credevano fermamente nell’amministrazione collettiva dei campi, delle foreste, dei fiumi, e nella necessità di aiutare il vicino in difficoltà."


"Dall’altra, i mercati erano considerati una versione attenuata dello stesso principio, perché si fondavano interamente sulla fiducia.Nel tempo tutto ciò portò alla frattura sempre più ampia tra due distinti universi morali. Per la maggior parte della popolazione, che cercava di evitare di restare coinvolta tanto nel sistema legale quanto negli affari di soldati e criminali, i debiti rimasero il tessuto stesso della società. Coloro che invece lavoravano per il governo o le grandi case commerciali iniziarono a sviluppare gradualmente una prospettiva completamente diversa, dove il pagamento in contanti era la norma, mentre il debito aveva un’aura di criminalità."


"Agostino, desideri infiniti in un mondo finito significa competizione senza fine,"


"Quindi la storia delle origini del capitalismo non è la storia della progressiva distruzione delle comunità tradizionali a opera delle forze impersonali del mercato. È piuttosto la storia di come un’economia di credito fu convertita in un’economia d’interesse; è la storia della graduale trasformazione delle reti costruite dalla moralità a causa dell’intrusione della potenza impersonale e spesso vendicativa dello stato.Nel periodo elisabettiano o durante il regno degli Stuart, agli abitanti dell’Inghilterra rurale non piaceva fare ricorso al sistema giudiziario, nemmeno quando la legge era dalla loro parte – in parte per il principio secondo cui i vicini devono risolvere le questioni tra loro, ma principalmente perché la legge era incredibilmente severa. Durante il regno di Elisabetta, per esempio, la punizione per vagabondaggio (la disoccupazione) nel caso della prima violazione era avere le orecchie inchiodate alla gogna; in caso di offesa reiterata, la pena capitale.60"


più sicuro e redditizio manipolare le finanze dello stato. La storia degli strumenti finanziari moderni e quindi in definitiva delle origini della cartamoneta inizia veramente con l’emissione di titoli di debito municipale – una pratica promossa dal governo veneziano nel XII secolo, quando, necessitando di una rapida iniezione di liquidità per finanziare le spese militari, impose un prestito forzoso ai contribuenti, promettendo in cambio un tasso d’interesse annuo del 5 per cento, e permettendo che i titoli risultanti divenissero negoziabili, creando quindi un mercato per il debito governativo. Essi tendevano a essere piuttosto meticolosi nel pagamento degli interessi, ma, poiché i titoli non avevano una data di scadenza, il loro prezzo di mercato spesso fluttuava ampiamente seguendo le fortune militari e politiche della città, che a loro volta indicavano quanto fosse probabile che il debito sarebbe stato ripagato. Rapidamente"


"lettore si ricorderà che la Banca d’Inghilterra fu creata quando un consorzio di quaranta banchieri di Londra ed Edimburgo – in gran parte già creditori della corona – offrì a re Guglielmo III un prestito di 1,2 milioni di sterline per aiutarlo a finanziare la sua guerra contro la Francia. I banchieri lo convinsero anche a concedere loro in cambio il diritto di formare una società con il monopolio dell’emissione delle banconote – che in effetti erano titoli che rappresentavano il loro credito verso il re. Questa fu la prima banca centrale nazionale indipendente; presto le sue banconote divennero la prima moneta cartacea nazionale in Europa."


"Soprattutto, affidarsi all’oro e all’argento sembrò essere l’unico modo per limitare i pericoli connessi alle nuove forme di moneta creditizia, che si moltiplicarono molto velocemente, specialmente perché anche alle normali banche era permesso creare moneta. Divenne presto chiaro che la speculazione finanziaria, slegata da qualunque vincolo legale o di comunità, era capace di produrre risultati che parevano ai limiti della follia. La«C’è molto oro da qualche parte sotto le tue terre» nota Faust «emetti delle note dove prometti ai tuoi creditori che in seguito lo consegnerai a loro. Poiché nessuno sa quanto oro ci sia in realtà, non c’è limite a quanto puoi promettere.»85"


sistema monetario moderno crea moneta dal nulla. Questo processo è forse il trucco più sorprendente mai inventato. L’attività bancaria è stata concepita nell’iniquità ed è nata nel peccato. I banchieri possiedono il mondo; portateglielo via, e con un tratto di penna creeranno abbastanza denaro per ricomprarlo […]. Se volete rimanere schiavi dei banchieri, e pagare i costi della vostra schiavitù, lasciateli continuare a creare depositi.87"


"tasso a cui dovrebbe crescere il PIL di ogni nazione. Quello che un tempo era un meccanismo impersonale che obbligava le persone a vedere tutto ciò che le circondava come una potenziale forma di profitto, ora viene considerato l’unica misura obiettiva della salute della comunità umana stessa."


"A partire da una data iniziale, che possiamo fissare nel 1700, quello che vediamo all’alba del capitalismo moderno è un gigantesco apparato finanziario di credito e debito, che nella pratica agisce per estrarre sempre più lavoro da tutti coloro con cui entra in contatto, e che come risultato produce un volume sempre crescente di beni materiali.Non lo fa solo usando un impulso morale, ma soprattutto usando la spinta morale per mobilizzare la pura forza fisica. Il familiare ma peculiare legame europeo tra guerra e commercio riappare in ogni momento, spesso assumendo nuove e spaventose forme."


,"alta dal resto della popolazione. Come tutti sanno, il mercato mondiale iniziato dagli imperi spagnoli e portoghesi sorse intorno al commercio delle spezie. In breve tempo si divise in tre ampi ambiti commerciali, che potremmo chiamare il commercio delle armi, il commercio degli schiavi e il commercio delle droghe. L’ultimo ovviamente si riferisce principalmente a droghe leggere, come il caffè, il tè e lo zucchero per addolcirli, il tabacco, ma in questo momento della storia umana appaiono anche i liquori distillati; inoltre, come tutti sappiamo, gli europei non avevano alcun rimorso a vendere aggressivamente oppio in Cina per mettere finalmente fine alla necessità di esportare metallo prezioso."


uomini che collegavano queste catene – i vari snodi commerciali della catena del debito che legava gli operatori di borsa londinesi ai sacerdoti aro in Nigeria, i cercatori di perle nelle isole Aru nell’Est dell’Indonesia, le piantagioni di tè del Bengala, o i raccoglitori di gomma dell’Amazzonia – danno l’impressione di essere stati uomini sobri, calcolatori, privi di fantasia."


,"mentre i coolies indiani scavarono le miniere del Sudafrica. I contadini di Russia e Polonia, che nel Medioevo erano liberi e possedevano le loro terre, furono ridotti alla servitù solo all’alba del capitalismo, quando i loro signori iniziarono a vendere grano nei nuovi mercati mondiali per sfamare le nuove città industriali dell’Occidente.98"


,"Uomini come Smith e Bentham erano idealisti, addirittura utopisti. Tuttavia, per capire la natura del capitalismo, per prima cosa dobbiamo renderci conto che il quadro che abbiamo in mente, quello di lavoratori che timbrano ordinatamente alle otto del mattino e vengono pagati altrettanto regolarmente tutti i mesi, sulla base di un contratto temporaneo da cui ogni contraente può liberarsi in ogni momento, iniziò come una visione utopistica, messa in opera solo gradualmente anche in Inghilterra e Nord America e mai, in nessun momento, è stata il modo principale di organizzare la produzione per il mercato, ovunque. Questo è il motivo per cui il lavoro di Smith è così importante. Egli ha creato la visione di un mondo immaginario quasi completamente libero da debito e credito,quindi anche da colpa e peccato; un mondo dove uomini e donne sono semplicemente liberi di calcolare il loro interesse sapendo che tutto è stato preordinato da Dio, e che il loro calcolo contribuirà al bene comune. Questi costrutti immaginari sono ovviamente ciò che gli scienziati chiamano «modelli», e non hanno niente di intrinsecamente sbagliato. In realtà, penso si possa sostenere che non siamo in grado di pensare senza di essi. Il problema di questi modelli – o almeno il problema che sembra ricorrere quando si cerca di modellizzare quella cosa chiamata «mercato» – è che, una volta creato il modello, tendiamo a trattarlo come una realtà obiettiva, o anche a inginocchiarci al suo cospetto e adorarlo come se fosse una divinità. «Dobbiamo obbedire alle richieste del mercato!»"


"Quasi nessuno dei grandi teorici del capitalismo, da Marx a Weber, da Schumpeter a von Mises, pensava che il capitalismo sarebbe durato per più di una generazione o due al massimo. Ma ci si potrebbe spingere ancora più avanti: nel momento in cui la paura di una rivoluzione imminente non era più plausibile, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ci è stato immediatamente messo di fronte lo spettro dell’olocausto nucleare.116 Poi, quando anche questa minaccia non sembrava più attendibile, abbiamo scoperto il riscaldamento globale. Con ciò non intendo dire che queste minacce non fossero o non siano reali. Eppure sembra strano che il capitalismo senta la continua necessità d’immaginare, o addirittura di costruire, i mezzi per la sua imminente estinzione. Questo è in forte contrasto con il comportamento dei leader dei regimi socialisti, che appena arrivati al potere iniziarono subito a comportarsi come se il sistema fosse destinato a durare per sempre; fatto piuttosto ironico, considerando che in realtà questi sistemi si dimostrarono simili a degli incidenti storici. Forse la ragione è che quello che era vero nel 1710 vale ancora oggi. Il capitalismo – o il capitalismo finanziario, che dir si voglia – di fronte alla prospettiva della propria eternità semplicemente esplode. Perché se non c’è una fine, non esiste alcuna ragione per non generare credito – ovvero moneta futura – all’infinito. Gli eventi recenti sembrano confermare esattamente questa tesi. Nel periodo antecedente al 2009 molti hanno iniziato a pensare che il capitalismo sarebbe davvero durato per sempre; o almeno, nessuno sembrava più in grado di immaginare un’alternativa. L’effetto più immediato è stato una serie di bolle sempre più sconsiderate che ha portato tutto l’apparato al collasso."



"storie ufficiali: il ruolo della guerra e della potenza militare. C’è una ragione perché lo stregone ha questa strana capacità di creare denaro dal nulla. Dietro di lui, c’è un uomo con la pistola."


","Molti sostengono che sganciando il dollaro dall’oro Nixon abbia reso la moneta USA pura fiat money: dei semplici pezzi di carta, senza alcun valore intrinseco, trattati come moneta solo grazie al volere degli Stati Uniti. In questo caso, si potrebbe affermare che ora il dollaro sia sostenuto unicamente dalla potenza militare degli Stati Uniti. In un certo senso è vero, ma il concetto di «moneta fiduciaria» si basa sull’assunzione che la moneta «fosse» veramente oro inizialmente. In realtà, ci troviamo di fronte solo a un altro tipo di valuta creditizia."


,"L’essenza della sua predominanza militare nel mondo deriva in ultima analisi dal fatto che l’America può sganciare bombe come e quando vuole, con solo poche ore di preavviso, in qualsiasi punto della superficie terrestre.11 Nessuno stato ha mai avuto capacità anche lontanamente comparabili. Infatti, si potrebbe benissimo affermare che è questa stessa potenza a tenere in piedi l’intero sistema monetario mondiale, organizzato intorno al dollaro. A causa del deficit di bilancia commerciale degli Stati Uniti, un numero enorme di dollari circola all’estero; inoltre, uno degli effetti della scelta di Nixon è che le banche centrali estere possono farci ben poco con questi dollari, tranne comprare titoli del tesoro americano.12 Ecco cosa significa l’affermazione che il dollaro è diventato la «moneta di riserva» globale. Questi titoli del debito statunitense, come ogni altra obbligazione, dovrebbero essere prestiti che infine arriveranno a scadenza e dovranno essere ripagati, ma come nota l’economista Michael Hudson, che iniziò a interessarsi del fenomeno nei primi anni settanta, in realtà non succede mai: Finché questi pagherò del tesoro americano sono parte integrante della base monetaria mondiale, non saranno mai rimborsati, ma continuamente rifinanziati. Questa caratteristica è l’essenza dell’opportunismo finanziario americano, una tassa imposta a spese di tutto il globo.13 Inoltre, l’effetto combinato dell’inflazione e dei bassi tassi d’interesse pagati da questi titoli è che essi nel tempo si sono deprezzati, aumentando la tassa globale, oppure usando le parole che ho scelto nel primo capitolo, aumentando il «tributo». Gli economisti preferiscono chiamarlo «signoraggio». Comunque, il suo effetto è che la potenza imperiale americana si basa su un debito che non sarà mai ripagato e mai potrà esserlo. Il suo debito pubblico è diventato una promessa non solo ai cittadini americani, ma alle nazioni di tutto il mondo, che tutti sanno non verrà mantenuta.Allo stesso tempo, gli Stati Uniti insistevano affinché tutti i paesi che avevano titoli del debito pubblico americano nelle proprie riserve si comportassero in modo esattamente opposto: dovevano osservare politiche monetarie restrittive e ripagare scrupolosamente i propri debiti."

",un lato – secondo la visione di Jefferson – si tratta dell’apoteosi della perniciosa alleanza tra militari e banchieri; dall’altro ha aperto le porte all’idea che lo stato stesso sia un debitore morale, che la sua libertà sia qualcosa che letteralmente deve alla nazione."


"Quella promessa diceva che tutti gli uomini, sì, i neri come i bianchi, avrebbero goduto dei «diritti inalienabili alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità». "potessero avere sindacato, pensione e cure mediche. Il capitalismo non funziona in questo modo. In definitiva è un sistema di potere ed esclusione, e quando raggiunge il punto di rottura, i sintomi si ripresentano, come successe negli anni settanta: rivolte alimentari, shock petroliferi, crisi finanziarie, l’improvvisa e allarmante realizzazione che il sistema corrente non era ecologicamente sostenibile, scenari apocalittici di ogni sorta."


","Come siamo arrivati fin qui? Il mio sospetto è che ci troviamo di fronte all’ultimo stadio della militarizzazione del capitalismo americano. Infatti, si potrebbe benissimo dire che negli ultimi trent’anni si è assistito alla costruzione di un vasto apparato burocratico per la creazione e il mantenimento della disperazione, una macchina gigantesca, realizzata prima di tutto per distruggere ogni speranza nella possibilità di un futuro alternativo. Alla sua radice c’è una vera e propria ossessione dei governanti di tutto il mondo – in risposta alle sollevazioni degli anni sessanta e settanta – per assicurarsi che i movimenti sociali non possano crescere, espandersi o proporre alternative; che non si possa mai e poi mai dare l’idea che coloro che si oppongono al sistema di potenza vigente siano visti come vittoriosi.35 Questo compito richiede un vasto apparato di eserciti, prigioni, polizie, aziende private di sicurezza, sistemi di spionaggio militare e civile, e macchine per la propaganda di ogni tipo, la maggior parte delle quali non attacca direttamente le alternative, ma crea un clima pervaso di paura, di conformismo sciovinista, e di semplice disperazione che fa apparire ogni pensiero di cambiare il mondo solo una vana fantasia. Per i sostenitori del libero mercato, pare che mantenere in vita questo apparato sia più importante che non garantire un’economia mondiale sostenibile."


C’è da tempo bisogno di un giubileo del debito in stile biblico, che riguardi tanto i debiti internazionali quanto quelli dei consumatori. È salutare non solo perché risparmierebbe molte sofferenze, ma anche perché sarebbe il nostro modo per ricordarci che la moneta non è ineffabile, e ripagare i propridebiti non è l’essenza della moralità, che tutte queste credenze sono convenzioni umane, e, se la democrazia vuol dire qualcosa, che essa è la capacità di mettersi d’accordo per cambiare le cose."


"Tuttavia, a questo punto è stato messo in luce come questo principio sia una sfacciata menzogna. Come mostrano i fatti, non «tutti» devono pagare i propri debiti. Solo alcuni sono obbligati. Niente sarebbe più utile e importante di fare tabula rasa per tutti, rompendo con la nostra morale abituale, e ricominciare da capo. Alla fine, che cos’è un debito? Un debito è solo la perversione di una promessa. È una promessa corrotta dalla matematica e dalla violenza. Se la libertà (la vera libertà) è la capacità di avere amici, allora è necessariamente anche la capacità di fare vere promesse. Quale tipo di promesse possono fare uomini e donne genuinamente liberi gli uni con gli altri? A questo punto non siamo nemmeno in grado di dirlo. La questione è come arrivare a un luogo che ci permetta di scoprirlo. E il primo passo di questo viaggio è accettare che, nel più ampio disegno delle cose, proprio come nessuno ha il diritto di dirci qual è il nostro vero valore, nessuno ha il diritto di dirci di che cosa siamo veramente debitori."