giovedì 2 maggio 2013

I viaggi di Gulliver, Swift. Gli Yahoo e l'orgoglio.


"La mia riconciliazione con la razza degli yahoo potrebbe non essere così difficile, sol che essi si contentassero di avere quei soli vizi e quelle sole follie che la natura ha dato loro in sorte. Non mi ribello né punto, né poco alla vista d'un avvocato , d'un borsaiuolo , d'un colonello , d'un buffone, di un Pari d'Inghilterra , d'un giocatore, d'un uomo politico , d'un ruffiano , d'un medico , d'un testimone, d'un subornatore, d'un procuratore, d'un traditore, e di altra simile genia: tutto ciò è nell'ordine naturale delle cose. Ma quando vedo un ammasso di deformità e d'infermità fisiche e morali arrogarsi perfino  d'essere orgoglioso, esco allora fuori dai gangheri; nè riesco a capire come ma una bestia simile e il vizio dell'orgoglio possano combaciare. I saggi e virtuosi Houyhnhnm, che abbondano d'ogni eccelsa dote atta a fregiare una creatura ragionevole non hanno nel loro idioma una parola che disegni l'orgoglio. Dicemmo che per esprimere il male si valgono della parola yahoo, eppure nei loro yahoo non furono buoni a scoprire tracce d'orgoglio, incapaci  come essi sono di penetrare in fondo alla natura umana, tale quale essa si palesa nelle nazioni in cui lo yahoo impera. Ma io più scaltrito dalla esperienza, potetti discernere chiaramente negli yahoo selvaggi l'orgoglio allo stato rudimentale.

Gli houyhnhnm, che si lasciano governare dalla ragione, non s'insuperbiscono delle loro buone qualità, più di quanto potrei insuperbirmi io di non avere una gamba o un braccio mancante. Insisto su questo punto perchè desidero che la compagnia di uno yahoo inglese non mi riesca del tutto insopportabile; e quindi prego coloro che dall'assurdo vizio dell'orgoglio sono intimi magari leggermente, di starmi lontano più che possono."

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