domenica 5 maggio 2013

Economia Reale Vs Economia Finanziaria

Quello che trovo più buffo del capitalismo moderno sono le S.p.a,  le fabbriche del mercato. Il primo capitaslimo si basava sulla proprietà privata: si teneva a cio che si possedeva. Ora più che tenere a cio che si possiede si tiene al profitto; tutte le grandi industrie sono in mano a persone che più dei prodotti amano i dividendi che le azioni danno. Mi chiedo con che logica si prenda un manager esterno , lo si metta a capo di un azienda in cui non è cresciuto e si pretenda che questi ami più l’azienda del suo stipendio. E’ chiaro che punterà alla massimizzazione del profitto, con tagli al personale, alla manutenzione, al background tecnico : mungerà l’azienda fino a farla rattrappire e morire. Il suo scopo è il profitto e per ottenerlo non serve una fabbrica sana. Si è polverizzato il concetto di crescita aziendale e amore per il proprio mestiere, si amano i soldi che si ricavano non il proprio lavoro. Farò un esempio stupido: Alitalia, se fossi un manager esterno perchè dovrei farla crescere e risanare quando indebitandola ulteriormente posso procurarmi una ricchissima buonauscita. Ulteriore curiosità  delle azioni è la proprietà: tutte le grandi aziende o sono delle banche o sono dello Stato. Sono le banche che controllano e immettono azioni nel mercato, sono le banche che controllano con il debito le grosse aziende. Una banca da quando mondo è mondo, vuole solo diventare più ricca, dell’azienda che possiede non se ne fa nulla, dei dipendenti se ne strafrega. Una banca delocalizza per diminuire i costi e massimizzare il profitto. E’ buffo  quando un manager esterno entra in una azienda con lo scopo di massimizzare il suo sfruttamento, è chiaro che non ha nessuna intenzione di farla crescere , ma di sfruttarla per creare denaro: e allora la sposta in burundi, chiude gli impianti poco produttivi, licenzia il personale “la ottimizza”. Valutare un azienda sui i profitti che rende è malsano: è più giusto valutarla sul personale, sui capannoni, sui prodotti sulla ricchezza reale che trasforma. Un capitalismo di proprietà bancaria e con guida finanziaria è un capitalismo malato, che distrugge l’economia reale; quella che veramente produce, per sostituirla con un economia assurda basata sulla creazione di denaro fine a se stesso. Si passa da un economia reale che produce prodotti a una economia finanziaria che crea soldi, che poi quando sono troppi si svalutano ed ecco le bolle. Ulteriore sorriso di beffardo umorismo Pirandelliano è il prestito: la banca presta soldi non suoi e ci fa interessi cospicui. Se questo non è parassitaggio sulle spalle della società cos’è? Non produce nulla, non crea ricchezza reale e guadagna sulla ricchezza reale prodotta da altri. Gli interessi sono soldi che nascono da soldi, sono soldi che nascono dal nulla, sono soldi guadagnati parassitando la società reale che produce. Per me i soldi invece delle banche dovrebbe essere lo Stato a prestarli, almeno se fruttano ci guadagna la collettività. Le banche… per me sono un associazione a delinquere legalizzata, strozzini con la licenza. Poi adesso che il denaro non è più collegato a nulla è balordo che sia di proprietà delle banche centrali… perchè dovrebbero averne loro il controllo se è la società civile e quindi lo Stato che lo garantisce? La sovranità monetaria deve tornare ai governi e quindi al popolo. Sembra tutto un gigantesco gioco di carte, perchè il mazzo è controllato dalla banca, quando ha valore solo perchè giochiamo tutti.

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