giovedì 2 gennaio 2020

Brani tratti da Montagne di Una Vita di Walter Bonatti

Evidenziazione (Giallo),"Posizione 47","","Affrontare in solitudine la natura più severa mi ha abituato innanzi tutto a prendere da solo le mie decisioni, mi ha insegnato a misurarle con il mio metro e a pagarle, giustamente, sulla mia pelle. Dunque la solitudine è stata per me una scuola formativa, una condizione preziosa, un vero bisogno a volte mai però un’angoscia. È proprio grazie a questi preliminari che ho potuto compiere ogni volta un viaggio affascinante dentro me stesso per meglio scrutarmi, capirmi, e anche per meglio comprendere gli altri e il mondo attorno a me. Il silenzio che accompagnava questa mia solitaria avventura a volte mi stordiva, con tutti i misteri che porta con sé ma dire silenzio – ormai lo sapevo benissimo – voleva dire anche ascoltarmi, parlarmi, riflettere. Mi sono chiesto tante volte se sono nato solitario oppure se lo sono diventato. È certo però che alcune esperienze mi hanno fatto perdere molte illusioni nei riguardi degli altri."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 60","","È quando sogni che concepisci cose straordinarie, è quando credi che crei veramente, ed è soltanto allora che la tua anima supera le barriere del possibile. Questo io l’ho sempre creduto profondamente. Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri, ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 123","","Tutto considerato, dunque, io dico che l’avventura qui non c’è più: mancano l’isolamento, l’incognita e la sorpresa. Fattori questi, che mettono alla prova le ingegnose risorse dell’uomo e che restituiscono una più naturale dimensione ai suoi limiti e quindi alla sua impresa."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 152","","La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano. Se io dunque traspongo questi princìpi nel mondo degli uomini, mi troverò immediatamente considerato un fesso e comunque verrò punito, perché non ho dato gomitate ma le ho soltanto ricevute. È davvero difficile conciliare queste diversità. Da qui l’importanza di fortificare l’animo, di scegliere che cosa si vuole essere. E,"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 156","","una volta scelta una direzione, di essere talmente forti da non soccombere alla tentazione di imboccare l’altra. Naturalmente il prezzo da pagare per rimanere fedele a questo “ordine” che ci si è dati è altissimo."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 157","","Per quanto mi riguarda, il patrimonio spirituale che ne ho ricavato è proporzionale."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 166","","Adesso io conosco meglio me stesso e ciò che ho fatto. So quello che voglio da me e dagli altri. Ho più chiaro in cuor mio che non esistono mete regalate. Questa è la mia conclusione, al di là delle vette scalate, dei luoghi esplorati e dei successi ottenuti."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 494","","Mistero e senso dell’impossibile, ecco due componenti essenziali dell’alpinismo estremo tradizionale, mancando le quali un’impresa si riduce a un semplice esercizio atletico. E semplici esercizi atletici sono appunto certe “imprese” compiute intorno agli anni Sessanta su alcune pareti dolomitiche, a quote assai più basse e meno gelide rispetto alle Alpi occidentali."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 583","","A esclusione della domenica, che regolarmente trascorrevo in montagna sia col bello sia col brutto tempo, tutti gli altri giorni furono per me ugualmente"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 584","","insignificanti, fatti delle stesse cose ripetute nel medesimo modo, e nell’immutabile ambiente. Quanto banale e triste è vivere così. E pensare che la maggior parte degli uomini d’oggi vi è quasi costretta. Ma, cosa ancora peggiore, chi lo sceglie poi se ne mostra vittima."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 1231","","Dopo il K2 vissi pertanto un grande travaglio spirituale e approdai a una vera e propria crisi esistenziale. Scoprirò infine, e coltiverò, una mia forma di alpinismo solitario, che si rivelerà una sorgente di preziosi insegnamenti. Imparare a sostituirsi a tutti gli altri. Abituarsi a prendere da solo le proprie decisioni. Misurarsi con il proprio metro. Pagare sulla propria pelle. Il primo e logico effetto di questa specie di filosofia della solitudine fu la concezione e la realizzazione dell’impresa solitaria del Dru, nel 1955."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 1707","","segnare positivamente il mio alpinismo del 1956 è la traversata sci-alpinistica delle Alpi, la prima compiuta nella sua integrità dalle Alpi Giulie alle Alpi Marittime, e da un solo gruppo di persone. I dati tecnici di questo raid sono eloquenti: 1795 chilometri di cammino con gli sci ai piedi, o sulle spalle compatibilmente con lo stato di innevamento nessun utilizzo di mezzi di trasporto vuoi stradale vuoi funiviario cinque vette raggiunte, prima fra tutte quella del Monte Bianco 146.000 metri di dislivello superato 66 giorni di durata complessiva, ossia dal 14 marzo al 18 maggio. Ma"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 1944","","Il vero intento del nostro viaggio in Patagonia, mio e di Carlo Mauri, era la scalata dell’ancora inesplorato Cerro Torre. Il Torre è una guglia granitica straordinaria, per buona parte incrostata di bianco ghiaccio spugnoso che si eleva a 3128 metri sul margine orientale del vasto Hielo Patagonico a circa 49 gradi di latitudine sud."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 2107","","subito ci addormentammo. In trenta ore di marcia pressoché ininterrotta avevamo vinto la gara contro il tempo e anche contro la cattiva sorte. Avevamo percorso oltre settanta chilometri tra ghiacciai e pareti, ottenendo il primo vero successo della nostra spedizione."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 2202","","Giorno dopo giorno mi accorgo di assimilare meglio quel mondo innocente dai grandi contrasti, dalle distanze smisurate, dove severità e dolcezza sanno fondersi in perfetta armonia. La temperatura è mite, gli abitanti semplici, buoni e pieni di umanità. La loro vita è frugale, fatta essenzialmente di lavoro e di preghiera: sono inconsciamente felici."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 2792","","Oggioni parla di Portofino, che non conosce poi commenta: «Noi alpinisti siamo proprio disgraziati... con tutte le cose belle che ci sono al mondo veniamo a cacciarci in queste situazioni...». Gallieni riprende: «E pensare che a Milano Marittima ho una casa accogliente e un mare così semplice e caldo. Ti ci butti dentro e non hai neanche il disturbo di dover nuotare, perché l’acqua è bassa. Puoi camminare per chilometri e chilometri...». Oggioni maschera la sua preoccupazione con frasi scherzose è apparentemente il più tranquillo, ma sono certo che io e lui siamo gli unici a renderci veramente conto della situazione in cui ci troviamo. Disperata."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 2895","","Già da alcune calate avevo notato che Oggioni mi veniva subito dietro, quasi estraneo alle operazioni di discesa. Povero amico mio, da quando abbiamo iniziato la ritirata questa è la prima volta che posso guardarlo in viso, attentamente, scoprendovi tutta la sofferenza. È teso nell’espressione come accennasse a un amaro sorriso, e ha gli occhi marci di sconfitta. È chiaro che sta bruciando gli ultimi residui delle sue forze. Vorrei interrogarlo, incoraggiarlo, ma che può dire chi è nelle stesse condizioni e già sta facendo l’impossibile per toglierci tutti da qui? Ci guardiamo a lungo, desolati."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 2997","","Purtroppo aveva fatto colpo, quindi buon gioco giornalistico, il fatto che io fossi tornato vivo dal Pilone Centrale mentre quattro compagni – i francesi Antoine Vieille, Robert Guillaume, Pierre Kohlmann e l’amico italiano Andrea Oggioni – erano morti. Una certa stampa dell’epoca, tanto disinformata quanto in malafede, mi stava scagliando contro l’opinione pubblica. In queste cronache lanciate ai venti dell’opinione, persone, fatti e parole sono travisati, deformati, mescolati fra loro e qualche volta assumono valori e significati opposti alla realtà. Il dolore dei sopravvissuti viene scambiato per delirio. Il loro pietoso silenzio, e persino le loro commosse e spontanee parole in omaggio agli amici morti, vengono intesi per codardia, ma anche per colpa. Si prospettano inchieste giudiziarie, interpellanze alla Camera e avanti di questo passo, senza scrupoli, né buon senso. È paradossale, è grottesco. Pur nel dolore per i miei compagni morti, nella consapevolezza che non avrei potuto fare di più e di meglio per la loro salvezza, e nel mio stato di prostrazione fisica, devo ancora lottare per difendermi da assurde insinuazioni, che solo per la viltà di chi le manifesta non sono esplicite accuse di essere io la causa della morte dei quattro amici. Si direbbe a tutta prima che la gente, indubbiamente più pronta a castigare che a riconoscere qualche merito, non sappia commuoversi per i morti se non a discapito dei sopravvissuti."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3015","","Ecco perché in alcuni interventi fatti dai lettori si legge: «Atti temerari e contro natura...», «Vollero il male che li colse...», «Francamente non mi sento di spendere una lacrima...», «Occorrerebbero (per Bonatti e compagni) dei campi di lavoro obbligatorio...». Qui si approda a una triste indifferenza morale avvolta di moralismo: il frutto di una disonesta informazione. A"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3117","","Dal libro Gary Hemming - Una storia degli anni ’60 (L’Arciere-Vivalda Editore, 1992),"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3592","","«il fanatismo dei profeti e l’ostinazione dei maniaci», e aveva definito il mio operato «audacia fine a se stessa, stupidamente sterile». Non conosco quel mio detrattore, ma dal suo discorso apparso su un giornale desumo che debba far parte di quella schiera di socialmente frustrati, costretti dalla vita come bestie in gabbia. Obbligati a vivere in scatola (l’ufficio, la macchina ecc.). Forzati a rincorrersi nel recinto dei falsi miti. Tiranneggiati da effimere illusioni che oggettivano l’uomo riducendolo a un numero. Soltanto uno sconsiderato “uomo-numero”, infatti, può ragionare in tal modo."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3772","","Gigi Panei, abruzzese, e Alberto Tassotti, carnico. Entrambi non più giovani ma sicuramente di salda tempra, e colmi di entusiasmo. Anche loro, per amore della montagna, vivono ai piedi del Monte Bianco. Si può dire che ci abitano da una vita, eppure dalla maggior parte della gente del luogo anche loro, come capita a me, sono considerati intrusi e scomodi “stranieri”."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3854","","È quasi mezzogiorno quando arrivo all’inizio della Traversata degli angeli. Le sue rocce, estremamente lisce e compatte, non ricevono che pochi chiodi, sempre malsicuri inoltre hanno una tale inclinazione da costringermi ai limiti dell’equilibrio. La Traversata degli angeli stavolta appare ammantata di uno strato di neve instabile che devo ripulire a ogni passo. Se almeno Panei si fosse dimenticato di levare quei pochi chiodi che a malapena ero riuscito a conficcare! Sono centoventi metri di scalata obliqua, quasi orizzontale, su placche ripide, ghiacciate e infide. Roba da angeli, appunto."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3933","","Sono sempre solo con la mia fatica. Gli sforzi di tutti quei giorni, e l’aria sempre più rarefatta, appesantiscono i miei movimenti. Mi sembra quasi di impersonare un personaggio biblico condannato a salire eternamente."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3940","","Vi sono momenti nella vita in cui si ha la necessità di tirare le somme, di fare un inventario di se stessi, nel bene e nel male. Esistono circostanze in cui si vuole controllare se le proprie aspirazioni sono sempre uguali o in che misura sono cambiate. Perché l’esame possa giovare deve essere generale e impietoso, una valutazione difficile, che è a metà strada tra la cieca simpatia che si ha di se stessi e il disprezzo, tra la presunzione di essere utile a qualcuno e il timore sottile e doloroso di non esserlo. Ebbene, questo momento è venuto, e rivedo allora tutto il mio passato."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3959","","Da quei giorni molti anni sono passati e molti miti in cui ci avevano fatto credere sono andati infranti. Eppure, ho potuto sviluppare un mio senso della vita e delle cose, una mia ragione di essere e di credere, frutto di una pedagogia speciale, quell’apprendimento che ognuno trae dalle proprie esperienze fatte e pagate sulla propria pelle. Oggi non cambierei questo risultato con nessun altro al mondo. Ho trentacinque anni e tutto sommato non ho avuto una vita facile. Sotto un certo profilo, però, la mia è stata un’esperienza privilegiata, piena e vibrante di sensazioni: la sola che valga e alla quale ogni uomo dovrebbe aspirare. È per conoscermi meglio e per trovare una mia dimensione che ho scalato montagne “impossibili”."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3965","","L’ho fatto spinto dalla bellezza della natura alpina, dalla sfida e dal piacere di sapere. Con il mio individualismo, non sempre apprezzato da chi ha voluto giudicarmi, credo di aver dato qualcosa anche agli altri: non ho forse attestato con le mie imprese la continua possibilità di “andare oltre” insita nell’uomo, nella quale v’è il principio di ogni azione?"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 3967","","Molti si sono interessati alle mie imprese. Tra costoro c’è chi si è identificato in me e nel mio modo di pensare, e chi invece lo ha discusso o criticato è normale e fa parte della complessa vicenda umana. Ognuno è il prodotto dei propri limiti, delle proprie esperienze, del proprio modo di essere, naturalmente in rapporto all’epoca e alle condizioni in cui è vissuto. Non si dovrebbe quindi valutare nessuno prescindendo da queste condizioni. Mi è sempre piaciuto immaginare come avrebbe potuto essere la mia esistenza se fossi nato prima o dopo la mia epoca. È un gioco in cui non hai che da scegliere un periodo, una condizione, e poi approdarvi con la fantasia.Ma lontano dal tuo tempo e dalle tue coordinate, forse non avresti mai sentito il bisogno né trovato il modo di essere come sei."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4002","","Un grande giornale che crede in me, il settimanale “Epoca”, adesso mi offre la possibilità di raggiungere nuovi spazi da inviato speciale. Sono queste nuove mete ciò che desidero più d’ogni altra cosa. Così andrò per foreste, per deserti e mari lontani, raggiungerò isole perdute, fondali incantati, monti e vulcani favolosi, toccherò latitudini ghiacciate, incontrerò genti primitive, animali selvaggi, resti di antiche civiltà. Farò tutto questo nello spirito e nei limiti che sempre mi hanno accompagnato sulle vette. Idealmente terrò dunque per mano migliaia di lettori sensibili al fascino dell’avventura, quella vera. La mia scelta non è un tradimento della montagna ma un’estensione del mio interesse alla natura intera."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4021","","Né si dovrebbe dimenticare che le grandi montagne hanno il valore dell’uomo che vi si misura, altrimenti rimangono soltanto sterili mucchi di pietre."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4036","","Arriverò anche ad affermare che nel corso della mia esistenza ho incessantemente provato ribellione per gli orizzonti limitati, per la routine, per la banalità, per tutto ciò che riduce la personalità."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4164","","Amo ricercare me stesso nelle cose, nelle mie azioni. Sono anche geloso della mia indipendenza spirituale, per questo non avevo voluto dividere queste giornate con alcuno, ma viverle nell’intimità delle mie emozioni, a contatto con una natura familiare e meravigliosa dalla quale sarei uscito come da un sogno. Felice di aver sognato."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4168","","Nel mio monologo ero comunque arrivato a dei punti fermi. Ero certo, per esempio, che nulla esiste sulla Terra che non sia di tutti, quindi anche mio. Sapevo che capire il bello significa possederlo. Potevo giurare che ci sono sempre delle porte da aprire in noi. Riconoscevo che le difficoltà non mettono alla prova la forza dell’uomo ma la sua debolezza."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4171","","Inoltre mi affascinava collocare l’esistenza della realtà soltanto nel riflesso del suo sogno. Ad altre difficili domande che mi ero fatto, e per alcune era rimasto aperto l’interrogativo, mi ero risposto che la vita, in definitiva, ha senso viverla con il massimo impegno, cercando di realizzare tutto quello che si ha dentro."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4174","","Capivo che molte mie idee sarebbero suonate per lo meno strane a un certo tipo di interlocutore, ma in tal caso il problema sarebbe stato suo. Sapevo ben radicati alcuni miei concetti e mi era sempre più chiaro che la mia stravaganza era forse preferibile a quella “saggezza” dei molti, laggiù, dove spesso la vita – incatenata dal consueto e regolata da tutte quelle pressioni che arrivano persino a trasformare l’arte e la fede in una merce – non è che una calma disperazione, un deserto di egoismo e di apatia. No, mi dicevo, non può essere bello un mondo dove le paure e gli entusiasmi spaventano i più, tesi come sono al risparmio di sé e dei propri sentimenti."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4248","","D’altra parte, nel caos delle moderne contraddizioni oggi si cerca l’avventura e si finisce per comprarla preconfezionata. Si inventa il falso rischio e gli si dà il nome di “prova di sopravvivenza” (che comunque risulterà sempre assicurata). Si esaltano imprese solitarie, ma accompagnate da apparecchi radio o altri bip-bip del momento, che all’occorrenza serviranno a levare questi “eroi delle solitudini” dal pasticcio."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4251","","Preordinate realizzazioni da Guinness dei primati, ovviamente assistite e ben protette da un’organizzazione al seguito. Inoltre, per qualche inconfessato vantaggio si passa per impresa qualcosa che impresa non è, o non lo è più da lungo tempo."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4253","","Insomma, oggi più che mai ci accorgiamo di essere invasi da banalizzazioni, riduzioni merceologiche, inganni, speculazioni e falsi messaggi, talvolta intrisi di erudizione spicciola."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4256","","Da parte mia, in risposta al crescente malcostume, avevo deciso di partire per la mia avventura alla chetichella, cioè senza inopportune conferenze stampa, come oggi invece si usa fare. Inoltre non avevo voluto accettare alcun tipo di sponsorizzazione: un termine che oggi sembra avere, almeno nel mio ambiente, il solo significato di prostituzione. L’uomo d’avventura per sua formazione è uomo di ideali oltre che di fatti, e come tale non può corrompersi riducendo se stesso a portatore di pubblicità, dopo essersi venduto. Ma oggi c’è chi fa dell’avventura un prodotto, una comune operazione impostata sul tornaconto, e non mi riferisco certo alle agenzie di viaggio."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4309","","Raramente però ho incontrato gente tanto buona e ospitale come questa di Tortel. Se penso che da noi si vive ormai schiacciati tra partiti e mercato, tra mezze fedi"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4310","","false bandiere, se valuto che per restare fuori dalla mischia si è mal sopportati, e se infine rifletto sulla necessità che abbiamo di restituire una dimensione più umana alle nostre ambizioni, ebbene, mi sento quasi defraudato rispetto a tutto quello che si ha, o non si ha qui a Tortel. Parlo naturalmente per quello che sento, il mio parere è tanto poco autorevole che non turberà nessuno."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4583","","Sono quasi due ore che vago con gli occhi e con la mente, con tanto entusiasmo da pensare che non esista al mondo appagamento più grande né montagna più bella di questa. Ma è stato così altre volte. Ora dovrò scendere a valle, verso la cosiddetta normalità, vale a dire nella realtà della vita in cui ci si consuma a rincorrersi, senza capirci niente. Credo proprio, lo penso anche in questo momento, che per svelare a noi stessi"
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4586","","l’assurdità del vivere quotidiano, non esistano punti d’osservazione migliori di questi luoghi, che forse rimarranno incontaminati. Da quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perché è caotico e rumoroso."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4665","","Ricordiamoci che ciò che è di moda non garantisce mai la verità, come ciò che vale non è quasi mai frutto del clamore."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4725","","Un tempo la carenza di ossigeno degli ottomila metri fermava uomini d’eccezione, forti e determinati. Oggi vi arrivano ogni anno decine e decine di alpinisti, uomini e donne, giovanissimi e ultracinquantenni, nella maggior parte dei casi senza far uso delle bombole d’ossigeno. Fino al 1988 la vetta dell’Everest era stata raggiunta da 210 persone. Benissimo. Occhio però alla confusione."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4728","","Vogliamo ammettere che rispetto al passato qualcosa è cambiato e che la somma dei mezzi tecnico-fisico-chimico-psicologici che si hanno oggi a disposizione non ha creato realizzazioni e artefici fenomenali, ma un enorme, prevedibile scadimento di limiti? Questa è dunque la nuova situazione. Da qui l’opportunità di adottare nuovi metri di valutazione che non tollerano il superlativo e le iperboli."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4745","","Messner, oggi si indigna con i giovani e lamenta su un giornale che «la nuova generazione sembra soltanto puntare al recordismo» dimentica però che l’influenza, per non dire la responsabilità sulle attuali generazioni e sul loro modo di intendere la montagna, è sua più che di ogni altro. Dal momento che nel suo libro espone, sostanzialmente, una nuova concezione della montagna basata su una pratica sportiva."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4752","","Coerenza non è cecità, testardaggine, limitatezza, ma consapevolezza delle proprie scelte e accettazione delle responsabilità che ne derivano. È chiarezza di intenti e fermezza di carattere."
Evidenziazione (Giallo),"Posizione 4817","","Traslando il tutto in un contesto più ampio, io trovo che la società oggi abbia quel che si merita. Vive infatti il riflesso della propria intolleranza, della propria insensibilità, del proprio egoismo, della propria incoerenza. Ci lamentiamo che le cose vanno male, ma alla fin fine siamo noi i responsabili, lo è ciascuno di noi: siamo come tanti cucchiai d’acqua che fanno l’oceano. Anche all’origine di un discorso più ampio e concreto che miri a preservare la natura, non si dovrebbe mai dimenticare che è soltanto conservando l’Uomo, quindi il suo patrimonio etico-culturale, che si potrà arrivare a proteggere l’ambiente in tutta la sua complessità. Che cosa augurarsi per quel “mondo nuovo” cui spesso, nei bei discorsi, si fa riferimento? Io dico auguriamoci che l’uomo abbia capito la lezione, e rispolveri quei valori che erroneamente ha creduto superati. L’uomo deve ritornare a essere più umano e più pulito. Se vuole sopravvivere a quel “mondo nuovo” che lui stesso, e per se stesso, ha creato."

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