mercoledì 15 aprile 2015

SVENTURA di Chuck Palahniuk


Le religioni esistono perché le persone preferiscono una risposta sbagliata che all’assenza di risposta”

Gentili Twetter in risposta alle vostre affermazioni, secondo cui sarei stata troppo precoce come undicenne, vi prego di riconoscere un dato di fatto: le persone non cambiano con il tempo. Gli anziani in realtà, sono monelli invecchiati. E viceversa i giovani non sono che vegliardi immaturi. Certo,  siamo in grado di sviluppare alcune abilità, di avere profonde illuminazioni nell’arco di una vita, ma perlopiù uno a ottantacinque anni è la stessa persona di quando ne aveva cinque. Questa…questa è la prova dell’immortalità della vostra anima.

E’ sufficiente un unico significativo successo per fondare la reputazione di uno scriba in erba. Al prediletto di mia nonna, Jack London, era bastato sporcarsi le mani per sei mesi nelle cittadine della corsa all’oro del Klondike. Nel caso del signor Darwin l’episodio cruciale nelle isole Galapagos era durato al massimo quattro mesi. Entrambi gli autori erano partiti all’avventura sull’onda della rassegnazione: London non era riuscito a trovarsi un impiego remunerativo a San Francisco; Darwin aveva abbandonato gli studi al college, senza ottenere la laurea in teologia. Entrambi erano tornati alla loro vita ordinaria in età ancora giovanile, ma fino alla morte avevano tratto ispirazione dalle loro brevi avventure.

Chi ha una felice vita domestica non si imbarca per andarsene in Alaska o alle Galapagos. Non si congeda dagli amati familiari per isolarsi in laboratori e studioli. Nessuna persona psicologicamente equilibrata si esporrebbe ai raggi X, tipo Marie Curie, fino a restarne avvelenata. La civilizzazione è un processo che i disadattati asociali impongono al resto dell’umanità comune, tollerante e ancorata ai valori della famiglia. Solo i miserabili, i falliti, gli emarginati possono starsene chini per giorni e giorni a osservare le abitudine riproduttive delle salamandre. O a studiare un bollitore del tè. L’avanguardia in ogni campo , è opera dei solitari, dei senza-amici, degli esclusi. Il progresso è sempre il prodotto di gente impopolare.

Nel mio cuore avrebbe facilmente spodestato il libro del Beagle, con quel gusto didattico e ottocentesco del signor Darwin. Nella sua saga egli descriveva l’esistenza come un’impresa senza appello, una lotta disperata per resistere e procreare. Non è di grande conforto, di fronte alla morte, chi ti assicura che tu sei soltanto una difettosa variazione della vita giunta al termine del suo vicolo cieco evolutivo. Mentre  il libro del Beagle presentava una narrazione fatta di morte e ancora morte, un interminabile susseguirsi di adattamento e fallimento- in cui tutta la storia era letteralmente impastata di sperma e sangue- il libro della bibbia prometteva una vita felice per l’eternità. Sopravvivenza del più adatto contro sopravvivenza del più buono. Quale autore scegliereste, gentili Tweetter,  da leggere prima di addormentarvi.

Ciò che fa dell’autunno una tragedia è la nostra pretesa che l’estate duri in eterno.

Gentili Tweeter, vi prego di fare attenzione, voialtri pre-morti: in quanto ex cinici ex caustici ex nichilisti, avete scaratato da anni ogni forma di fede religiosa. Guai a voi, perché ciò vi espone all’influenza dei falsi profeti, pronti a ingozzarvi di qualsiasi teologia rimasticata vi venga proposta.

Intanto, mormorante al mio orecchio, la voce di mia madre diceva: “ con tutte le sue imposture, il lavoro ingrato e i sogni infranti, il mondo è pur sempre bello”

“abbiamo portato a termine ciò che Nietzsche aveva incominciato”. Dice la mia madre fluttante. “Dio doveva essere definitivamente ucciso prima che potessimo resuscitarlo”. Secondo la dottrina di Leonard, l’umanità da sempre aspira a un sistema di credenze religiose strutturato, ma come bambini spaventati e insicuri gli esseri umani nascondono questo loro bisogno dietro una maschera di sarcasmo e di ironico distacco. Tutti, sosteneva, avrebbero finito per stancarsi di agire come le divinità di se stessi. Avrebbero voluto far parte di qualcosa di più grande, si una specie di famiglia capace di accettarli nonostante i loro peggiori comportamenti. Tale famiglia sarebbe stata quella dei Burinisti.

Fino a questo momento, almeno. Ed è per questo che Dio ha eretto un muro invalicabile tra i vivi  e i morti: perché i pre-morti distorcono qualsiasi cosa venga detta loro dai post-vivi. Che si tratti di Gesù, Maometto o Siddartha, ogni volta che un morto  è tornato a dare qualche piccolo, banale consiglio, il ricevente vivo ha frainteso dalla prima all’ultima parola. Scoppiano guerre. Roghi di streghe. Ad esempio, quando Bernadette Soubirous entrò nelle acque a Lourdes nel 1858, la Vergine Maria si manifestò solo per dire “ Ehi, non giocare qui bambina. E’ una discarica di rifiuti ospedalieri tossici”. Peggio ancora nel 1917 quando apparve a quei poveri pastorelli portoghesi a Fatima, Maria volveva solo dare loro il numero di un biglietto vincente alla lotteria. Pensa te, le buone intenzioni! Arriva una caritatevole signora morta che cerca solo di dare una mano, e quei monelli pre-morti di fanno prendere da una reazione ctrl+alt+esagerata. Insomma, i pre-morti fraintendono tutto. A questo punto della storia, però, non li si può rimproverare per essere così spiritualmente affamati da mandar già qualunque cosa. Sì, gentili Tweeter, noi avremo anche i vaccini antipolio i popcorn a microonde, ma l’umanesimo secolare funziona solo quando le cose vanno bene. Una persona in trincea non rivolgerebbe mai una preghiera a Ted Kennedy. Nessuno,in punto di morte, giungerebbe le mani  tra lacrime di disperazione invocando l’intercessione di Hillary Clinton.


Nessuna finzione sociale, nessun indicatore di status, nessuna gerarchia  a separarli. La folla invoca il mio nome, grata per la salvezza che crede imminente. Sono felici come lo è la gente quando brucia i libri o decapita re: sono dalla parte del giusto.

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