martedì 10 settembre 2019

Non mi fido del capitano....

Quando Italo Balbo trasvolò per primo l'oceano atlantico e atterrò in America, tornò in Italia con un bagaglio di esperienza che riversò su Benito. Disse testuali parole riportate in uno slang moderno " a Benì e lascia sta...non competiamo". Il nostro capitano di allora, lo fece cannoneggiare in Etiopia e Balbo morì ucciso da fuoco amico. Mussolini prese armi e bagagli ed entro comunque in guerra con Adolf. Probabilmente se Mussolini avesse ascoltato Balbo, l'Italia era ancora Fascista. Di storie così, nella storia Italiana ce ne sono a bizzeffe; posso anche ricordare Cadorna. Cadorna fece 11 offensive prima che Rommel lo tollasse a Caporetto, 11 stragi che i muri di tutti paesi di Italia ancora piangano, prima di cambiare strategia; poi rimpiazzato da Diaz. Non leggo su nessun libro di storia che quelle furono morti completamente inutili e che il fronte non avanzava di un metro; contate fino a 11 a voce alta, 11 stragi per capire che si stava sbagliando qualcosa.Se non ci fosse stato Erwin nei paesi per ricordare le vittime, non sarebbero bastate le colonne. I nostri capitani presi dalla retorica perdono completamente il contatto con la realtà. Non paragono Salvini minimamente alle figure, citate sopra, sono di ben altro spessore; ma l'andazzo sì, è quello. Ma esattamente cosa potevi fare una volta che ti sei messo tutti contro? Come pensi di ottenere anche il minimo base e andare a chiedere in Europa maggiore flessibilità? Attenti quindi Italiani ai capitani, perchè poi quando le cose si mettono male, ed anche qui la storia mi dà ragione, sono i primi ad andarsene.

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