sabato 8 giugno 2019

Il dolore va somministrato a piccole dosi

Durante la chemioterapia, la seconda settimana dopo la cura, bisogna per poter proseguire verso la guarigione, riportare i globuli bianchi, sterminati dalla chemio ad un livello accettabile per proseguire. Lo si fa tramite iniezione di un farmaco sottocutaneo a livello della pancia. Prendi una siringa, fai un pizzicotto sulla pelle, e una  volta superata la cute,inietti.  A seconda di come inietti, senti dolore. A me ha insegnato che certi rimedi inevitabili, dolorosi, e necessari per sopravvivere, è meglio somministrarseli da solo. Nonostante la mia infermiera fosse la migliore del mondo, mia sorella, quando nelle prime punture, chiedevo a lei di farmele, sentivo male. Lei non essendo nella  mia pancia non poteva capire quale era la giusta velocità di iniezione. Presi a farmele da solo, facevo il mio bel pizzicotto, buttavo fuori l'aria dalla siringa e bucavo, poi con una lentezza stancante iniettavo. I rimedi dolorosi é  meglio gestirsili da soli, perché solo noi conosciamo la dose di dolore che riusciamo a sopportare e se siamo bravi e pazienti ne usciamo vivi e senza soffrire. Non possiamo delegare al mondo la cura che serve a noi, il mondo non può aiutarci, non è nel nostro stomaco.

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