lunedì 18 febbraio 2013

Ninna Nanna di Chuck Palahniuk


Il problema delle storie è che le racconti a giochi fatti

A distanza di anni e anni, il sottoscritto è giunto alla conclusione che il vero senso della domanda è:sei sicuro di volerti guadagnare da vivere così?

La maggior parte delle risate preregistrate che si sentono in tv risalgono agli inizi degli anni Cinquanta. Oggi buon parte della gente che sentite ridere è morta.

Nessuno è disposto ad ammettere che abbiamo sviluppato una dipendenza dalla musica. Impossibile. Nessuno sviluppa una dipendenza dalla musica e dalla TV e dalla radio. E’ solo che vogliamo sempre un po’ di più. Più canali , uno schermo più grande, il volume più alto. Non possiamo farne a meno, ma per carità dipendente io?
Potremmo smettere in qualsiasi momento.

Il grande fratello non ci osserva. Il grande fratello  canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello . Il gande fratello si dà da fare per tenere viva la tua attenzione in ogni singolo istante di veglia. Fa in modo che tu possa sempre distrarti. Fa in modo che la tua immaginazione avvizzisca. Finché non diventa utile quanto la tua appendice. Fa in modo di colmare la tua attenzione sempre e comunque. Questo significa lascarsi imboccare, ed è peggio che lasciarsi spiare.
Nessuno deve più preoccuparsi di saper cosa gli passa per la testa, visto che a riempirtela sempre ed in continuazione  ci pensa il mondo.

Il modo più rapido per chiudere una porta sul passato è seppellirsi nei dettagli. Probabilmente è così ce ci vede Dio. Come se tutto fosse perfetto.

Questo labirinto, dice, è popolato di fantasmi di chi i mobili li ha posseduti. Persone ricche e di successo, che potevano permettersi di sfoggiarli. E tutte queste cianfrusaglie decorative sono sopravvissute al loro talento,alla loro intelligenza, alla loro bellezza. Del successo e delle conquiste che questi mobili dovevano rappresentare oggi non resta più nulla.

Pietre e bastoni ti rompono le ossa, ma le parole possono fare un male cane.

Il signor Eugene Schieffelin e i suoi sotrni, Spencer Baird e le sue carpe, la storia è disseminata di gente in gamba che tentando di risolvere i problemi ne ha solo creati di peggiori.

Vuole farla finita. Con la filastrocca. Con il potere. Con la solitudine. Vuole distruggere tutti i gioielli a cui la gente si illude di poter affidare la propria salvezza. Tutto ciò che sopravvive al talento e all’intelligenza e alla bellezza. Tutte cianfrusaglie che il successo e le conquiste si lasciano dietro come una scia. Vuole distruggere tutti gli splendidi parassiti che sopravvivono ai loro ospiti umani.


Secoli fa, i marinai che intraprendevano lungi viaggi erano soliti abbandonare su ogni isola deserta a cui approdavano una coppia di maiali. O una coppia di capre. Così facendo, se mai ci fossero ricapitati, avrebbero trovato una scorta di carne. Quelle isole erano intatte. Ospitavano specie di uccelli privi di predatori naturali. Uccelli che non esistevano in nessun altro luogo del pianeta. In assenza di nemici, le piante indigene si evolvevano senza sviluppare spine o veleni. In assenza di predatori, queste isole erano paradisi.
Alla visita successiva, i marinai sull’isola non trovavano nient’altro che branchi di maiali o greggi di capre. E’ Ostrica che sta raccontando questa storia. I marinai la chiamavano “la semina della carne”. Ostrica dice:” non vi ricorda niente? Non so tipo Adamo ed Eva?”.
Guardando fuori dal finestrino dice “ Vi capita mai di chiedervi quand’è che Dio tornerà sulla terra con una vagonata di salsa barbecue?”

"Gli esperti che studiano l'antica Grecia dicono che all'epoca la gente non si considerava padrona dei propri pensieri. Quando gli antichi greci formulavano un pensiero, era perché una divinità aveva deciso di dargli un ordine. Apollo gli diceva di essere coraggioso. Atena di innamorarsi. Oggi la gente vede la pubblicità delle patatine al formaggio e si fionda fuori a comprarle, però lo chiama libero arbitrio. Almeno gli antichi greci erano più onesti." Ninna Nanna, Palahniuk

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