lunedì 28 gennaio 2013

Dino Buzzati, il Deserto Dei Tartari

"La vita dunque si era risolta in una specie di scherzo, per un'orgogliosa scommessa tutto era stato perduto"
"Oh, è una ben più dura battaglia di quella che lui un tempo sperava. Anche vecchi uomini di guerra preferirebbero non provare. Perché può essere bello morire all'aria libera, nel furore della mischia, col proprio corpo ancora giovane e sano, fra echi trionfali di tromba, più triste è certo morire di ferita, dopo lunghe pene, in un camerone d'ospedale; più melanconico ancora finire nel letto domestico, in mezzo ad affettuosi lamenti, luci fioche e bottiglie di medicine. Ma nulla è più difficile che morire in un paese estraneo ed ignoto, sul generico letto di una locanda, vecchi e imbruttiti, senza lasciare nessuno al mondo. "Coraggio Drogo, questa è l'ultima carta,va' incontro alla morte da soldato e che la tua esistenza sbagliata che almeno finisca bene. Vendicati finalmente della sorte, nessuno canterà le tue lodi, nessuno ti chiamerà eroe o alcunché di simile. Ma proprio per questo ne vale la pena. Varca con piede fermo il limite dell'ombra, dritto come a una parata, e sorridi anche, se ci riesci"Il Deserto Dei tartari, Dino Buzzati

"..Facendosi forza, Giovanni raddrizza un pò il busto , si assesta con una mano il colletto dell'uniforme, dà ancora uno sguardo fuori dalla finestra, una brevissima occhiata, per l'ultima sua porzione di stelle. Poi nel buio, benché nessuna lo veda, sorride."..Finale del Il Deserto Dei Tartari, Dino Buzzati


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