mercoledì 14 ottobre 2020

Debito i primi 5000 anni di David Graeber


Finito a leggere il libro di David Graeber, scomparso recentemente (peccato se ne vanno sempre i migliori) ripercorre la storia umana intrecciandola con la storia del debito. Umanità e debito hanno sempre camminato insieme. Ispiratore del movimento Occupy Wall street, movimento estinto, Wall Street ha vinto; antropologo racconta come il debito abbia sempre fatto parte della vita dell'uomo. Sostiene che il mercato è una pura invenzione di Adam Smith e che quindi le teorie economiche basate più su costrutti mentali che su una vera realtà fisica misurabile; l'economia come materia a sè, nel 1700 nasce nel secolo dei lumi, una scienza era tale se misurabile. Il vero rapporto umano era fatto di scambi basati sulla fiducia e sui interazioni sociali ad inserire il mercato furono gli stati e gli imperi principalmente per costruire e mantenere gli eserciti per poi portare avanti i propri obbiettivi imperiali. Le tasse un metodo di controllo della moneta circolante, la moneta mezzo per gestire la logistica di questi immensi eserciti. Già crolla uno dei primi costrutti della teoria economica, il mercato primigenio nasce prima dello stato, la moneta è figlia del baratto; non è così senza stati armati non esisterebbe il mercato, gli scambi commerciali potevano avvenire senza moneta fisica ma solo segnandosi i debiti e i crediti. Intreccia la storia della moneta spiegando la differenza fra moneta fisica e moneta creditizia e l'evoluzione nel creare moneta. Confuta la tesi del dovere morale collegato al debito, non è mai stato così, lo hanno fatto diventare tale. Non chiude il libro, preannunciando solo che il nostro sistema è alla canna del gas perchè si è imposto come unico possibile, ma contemporaneamente se non progetta la sua fine perde la sua essenza di esistere, se i debiti posso pagarli in un prossimo futuro perchè non farne a dismisura, ma nel farli a dismisura creo la condizione stessa della loro dissoluzione. .

Vi lascio con una sua unica citazione:
"C’è da tempo bisogno di un giubileo del debito in stile biblico, che riguardi tanto i debiti internazionali quanto
quelli dei consumatori. È salutare non solo perché risparmierebbe molte sofferenze, ma anche perché sarebbe il
nostro modo per ricordarci che la moneta non è ineffabile, e ripagare i propri debiti non è l’essenza della moralità, che tutte queste credenze sono convenzioni umane, e, se la democrazia
vuol dire qualcosa, che essa è la capacità di mettersi d’accordo per cambiare le cose."

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