venerdì 7 settembre 2018

Diario di Viaggio Perù Santa Cruz Trekking e Ascesa al Nevado Pisco settembre 2018

25/08/2018 Roma-Lima
Partenza da Roma Fiumicino alle 6:40 arrivo a Parigi aeroporto Charle De Gaulle alle 9:00. Allo Charle de Gaulle ci imbarchiamo su un boeing 777 e con 12 ore di volo saremo a Lima; il fuso è di meno 7 ore rispetto all’Italia. Sul volo il vuaggio diventa pesante solo alla decima ora , mal di testa, mal di stomaco il corpo va in protezione e spegne tutto mi risveglio solo una volta atterrato a Lima. Allo schermo del sedile vedo Red Sparow bella la protagonista, Silent Place un po’ troppo silenzioso, Geostorm ganzo un film alla duri a morire.
Lima si affaccia sull’oceano Pacifico la città è relativamente nuova e molto pulita, da una prima impressione più di Roma; salta agli occhi che ogni cortile è recintato con muri con filo spinato e in alcuni anche con recinto elettrificato. L’hotel è un palazzone di sei piani anonimo le camere anche se datate come arredamento sono molto pulite. Ci proponiamo di fare un giro per Lima ma crolliamo nel sonno appena tocchiamo il letto. Pranzo e cena in aereo, sempre pollo.
26/08/2018 Viaggio Lima-Huaraz
Colazione in hotel affettati vari e frutta. Partenza per Huarez, sembra che il Perù del nord non abbia un sistema ferroviario, il viaggio si fa in un autobus Gt di gran lusso: enormi poltrone reclinabili e schermi per ogni viaggiatore, Santa Cruz autolinee. Per salire si passa per una stazione di autolinee che sembra un aeroporto si fa anche il check in dei bagagli. La partenza è prevista per le 9:30. Viaggiando con l’autobus sembra che Lima sia una città incastonata fra oceano Pacifico e montagne di tipo desertico alle spalle; le periferie sono grandi colline senza alberi piene di baracche fatte di mattoni color di deserto. Nel viaggio Lima-Huarez si vede solo un territorio desertico con pochi spazi di verde. Crollo alla sesta ora di viaggio. Arrivati a Huaraz ci viene a prendere il nostro capo agenzia Rodolfo, piccolo, tarchiato, di poche parole e pelle scura. Veniamo accompagnati in un taxi fatiscente al nostro hotel. Hotel a 3 stelle, non stupendo ma pulito e con il grosso vantaggio di essere vicino al centro città. Per cena andiamo in un locale del posto e prendiamo un quarto di pollo allo spiedo con patatine per 10 soles circa 3 euro; il Perù è molto conveniente. Il locale non è pulitissimo ma il cibo è buono; secondo Alessio il mio compagno di viaggio il pollo era stranamente scuro ma visto come ha lasciato il piatto penso gli sia piaciuto.




27/08/2018 Huaraz
Giornata di acclimatamento l’altitudine a Huaraz la città è alle porte della Cordillera Blanca e di montagna, siamo a 3000 m s.l.m. Colazione in Hotel latte e caffè, frittata, burro,marmellata e indefinito succo di frutta a base di Ananas frullato sul momento.
Huaraz è una città che si sviluppa lungo una valle che precede le Ande. Distrutta da un terremoto nel 1971 non ha quindi nessun edificio storico di rilievo. La cattedrale è ancora in ricostruzione ma merita una visita alla piazza che la accoglie molto carina ed insieme alla cattedrale ospita comune, palazzo di giustizia, centro culturale con accanto il museo archeologico purtroppo chiuso. Nella parte ovest della città merita una visita la chiesa Iglesia Del Senor De La Soledad  ricostruita dopo gli anni 70, molto particolari sono i santi vestiti con abiti Andini; assomigliano a Dei sud americani. I peruviani non sono altissimi e robusti con pelle scura. Alessio sostiene che il motivo è perché mangiano poco io perché un corpo piccolo resiste meglio al freddo.
Paesaggi a Huaraz: tutte le case sono senza tetto e con i ferri che si protendono verso il cielo come voler aggiungere un altro piano, pensano al futuro ma non ai terremoti. Le facciate sono di mattoni marroni molte non intonacate e con un'urbanistica molto disordinata. Piena di negozi e bar provo una Inca Cola, prodotta dalla Coca Cola e come sapore assomiglia alla red bull. Nella città c’è poi nascosto un cortile occidentale a 100 metri dalla cattedrale (andando verso destra con  spalle alla chiesa) i locali sono arredati all’Europea con menù internazionali. La sera si svolge una festa paesana delle scuole della regione i ragazzi portano sulle spalle i pupazzi dei cartoni occidentali e ballano sparando fuochi artificiali fra la folla.

28/08/2018 Lago Churup
Chilometrica:

  • Da 3800 m a 4450 m dislivello 650 m 10 km andata 2:10 h ritorno 1:00 h

Partenza alle 8:00 da Huaraz con Toyota Corolla degli anni 1990 quasi un rottame. La strada è asfaltata fino al villaggio dei minatori di oro canadesi, poi diventa di terra e molto diroccata. La Toyota si inerpica sulla strada con coraggio e destrezza, attraversiamo villaggi peruviani con case fatte di mattoni di fango e tetti di lamiera, sulle strade passeggiano signore peruviane con cappelli lunghi e alti. Chiedo alla nostra guida il motivo della loro lunghezza, mi spiega che serve per il sole e al di là della Cordillera Blanca sono più alti; sono perplesso. La guida, Cesare è un ragazzo Peruviano di 37 anni, agile, dai lineamenti eleganti, ha visto la maggior parte del mondo; ha fatto la scuola di guida alpina fondata dalla chiesa cattolica a Huaraz. Iniziamo il cammino alle 9:30 il sentiero sotto di noi si inerpica fra le montagne ed è un misto di tratti ferrati e normale sentiero di trekking. Arriviamo velocemente al lago è di tipo alpino ed è incastonato fra le montagne, una perla, un paradiso all’improvviso. Il tempo di goderci il momento ed un piccolo riposo poi ripartiamo. La discesa, forse troppo veloce a Huaraz. In albergo penso a causa dell’insolazione sto male, un’aspirina risolve tutto.

29/08/2018 Inizio Trekking Santa Cruz:Chachapampa-Lamacorall 
Chilometrica:

  • Da 2900 Chachapampa m a 3700 m Lamacorall dislivello 500 m 9,2 km con 5:00 h di camminata

Partenza da Huaraz e arrivo a Cachapampa (pianura di spini) sono 3:00 h di macchina di cui solo una asfaltata. Scendiamo dall’auto e conosciamo il nostro cuoco e il nostro guidatore di asini; il primo si occuperà della cucina e il secondo del trasporto delle tende, delle attrezzature per il viaggio e del cibo. Il cuoco è grassoccio e sorridente ma gran camminatore, il mulattiere è un contadino vestito con camicia azzurra e pantaloni da domenica. Partiamo per il canyon scavato dal fiume Santa Cruz, il trekking è duro per il sole e la quota; fa molto caldo ed è pieno di zanzare che quando pungono creano piccoli bubboni pieni di sangue. Il fiume Santa Cruz ci accompagna per tutto il percorso. A fine percorso siamo sulla valle che si apre con il Santa Cruz, ci fermiamo e montiamo il nostro accampamento 4 tende, 2 per la notte, 1 per la cucina, 1 per la tenda ristorazione. Nella tenda ristorazione prendiamo un thè alla coca. Ci riposiamo e alle sette facciamo cena. La cena è fatta di una minestra con verdure locali, riso, carne. Alle 20:00 scende il sole e non rimane che andare a dormire nella tenda; una North Face Peak Summit di colore giallo.




30/08/2018 Lamacoraz-Mirador-Tuallipampa
Chilometrica:

  • Da 3700 m Lamacoraz a 4300 m Mirador dislivello 600 m  poi a Tuallipampa 4200 m; 11 km con 5:30 h di camminata

Partenza da Lumacoraz 3700 m e trekking fino al primo punto di pausa Mirador 4300 m s.l.m dove si ammira l’Alpamayo una delle vette più belle della Cordillera Blanca. Accampamento a Taullipampa a 4200 m s.l.m. La cornice che circonda le nostre tende è l’Alpamayo, la Montagna Paramount (chiamata così da Cesare ma scopriamo che non è lei) e la vetta Taugirako (5800 m ha lo stesso nome della pianta del luogo). Facciamo pranzo con pollo fritto e una verdura locale e trovo tutto molto buono. Abbiamo entrambi un ottimo stato di salute, il thè aiuta entrambi. Cesare ci racconta il suo passato di atleta ha fatto dai 2000 ai 6000 m in 2 ore e 30 minuti penso che sia un record inumano, lo ammiro. Passiamo tutto il pomeriggio a riposarci nella tenda.



31/08/2018 Punta Union 
Chilometrica:

  • Da Taullipampa partenza alle 6:00 4200 m s.l.m a Punta Union 4750 m s.l.m arrivo alle 14:30 Chacinapampa 3700 m s.l.m circa 12 km

Sveglia alle 6:00 e lavaggio veloce della faccia con acqua calda, veloce preparazione dell'attrezzatura disfacimento del sacco a pelo e materassino. Colazione con uova sbattute e pancetta. Inizio salita verso Punta Union alle 7:30, passo normale e prima sosta di fronte al lago glaciale sotto alla montagna Taugirako. Arrivo al passo Punta Union alle 10:00 senza particolari difficoltà, il passo divide due valli la prima del fiume Santa Cruz e la seconda del Huaripampa. Vista stupenda sul ghiacciaio del Taugirako. Ci lasciamo quindi la valle del Santa Cruz per passare alla valle del Huaripampa, discesa di 9 km e pranzo con pollo ripieno di verdure. Arrivo alle 14:00 al campo Chacinapampa, le tende sono montate vicino ad un fiume e se ne approfitta per lavarsi al meglio dopo 3 giorni passati con 2 litri di acqua calda in una bacinella per l’igiene personale; riacquistiamo un odore civile. La giornata si conclude lavandosi e riposandosi.




01/09/2018 Fine Trek Santa Cruz-Inizio Climbing Pisco: Chacinapampa-Puerta Cielo-Cebollapampa -Campo Base Pisco
Chilometrica:

  • Da Chacinapampa 3700 m s.l.m circa 2:00 di discesa e 1:00 di risalita fino al autobus a Vaqueria che ci porta a Puerta Cielo 4900 m s.l.m. e ci lascia sulla valle del Cebollapampa . 8 km
  • Da Cebollapampa  3900 m s.l.m a Campo Base Pisco 4600 m s.l.m in circa 2:30 h per 6 km 

Con oggi finisce il Santa Cruz Trekking. Svegli alle 6:30 colazione con frutta. Discesa di 2 ore sulla valle del Huaripampa e chiusura del percorso di Trekking a Vaqueria. Il percorso è in mezzo a una valle di case.contadine fatte di mattoni in terra, la povertà delle case però non riflette lo spirito dei residenti: sono piene di bambini e azioni che sorridono, i genitori sono nei campi. La valle è rigogliosa di verde e molto fertile e rivolo di acqua la percorrono nella sua interezza. Arrivati a Vaqueria ci raggiunge un pulmino Mercedes, salutiamo il nostro primo conduttore di Asini; lui tornerà indietro fino a Chacapampa dormendo con i suoi asini nelle grotte presenti nel percorso. È un uomo rude ma veramente in gamba arrivava prima di noi con i suoi asini e montava l’accampamento, l’ho visto scavare a mano la buca per il bagno. Sempre in camicia blu e pantaloni con piega neri, con scarpe di pelle sebbene distrutte dal percorso eleganti e prima di ripartire lucidate a nero. Ci salutiamo con rispetto. Saliamo sul pulmino e ci inerpichiamo su una strada di montagna di terra una sessantina di tornanti, ci portano a passo Puerta de Cielo a 4900 m s.l.m. In cima al passo la vista stupenda e vediamo per la prima volta il Pisco, la Montagna è impressionante e già provati dal trekking e dal pulmino siamo preoccupati per la risalita al campo Base Pisco. Scendendo dal passo notiamo su una curva un folla di croci, Cesare ci spiega che lì è precipitato un autobus con 35 occupanti tutti morti, la strada non ha parapetti ed è effettivamente molto stretta.
Arriviamo a Cebollapampa l e facciamo pranzo il.nostro cuoco ci ha preparato un ottimo spiedino di carne varia e patate. Il cibo ci servirà per affrontare il passo successivo salire al Campo Base Pisco, una lunga salita di 2-3 ore che dopo la mattina di discesa e salita e le 3 ore di sobbalzi sul pulmino risulta abbastanza dura. Si sale attraverso un passo contornato dalle cascate del fiume di origine glaciale che cade dal Pisco. Arriviamo al campo base e montiamo le tende. Sopra di noi è presente il rifugio Perù decidiamo di farci un salto. Con nostra grande sorpresa il rifugio è veramente bello di stile e costruito da un prete Italiano è gestito da una ragazza con genitori tedeschi ma Toscana di 19 anni, Felicia occhi azzurri e un bel sorriso. Con un po’ di mestizia torniamo alle nostre tende; se avessimo saputo avremmo dormito volentieri lì. Cena alle 19:30 con zuppa, involtino e patate solo il dolce ci lascia perplessi sembra una sciroppo di glucosio.
Notte in tenda è difficile la quota (4600 m s.l.m) ci tiene svegli  e quando si dorme continui sogni disconessi occupanp il riposo. Fa freddo e la necessità di bere per acclimatarsi alla quota obbliga spesso ad andare in bagno; uscire dal sacco a pelo, alla tenda per fare pipí è dura per il freddo che sta all’esterno l’unica cosa che ripaga della fatica è un cielo stellato che contorna il profilo delle montagne. La mattina è impossibile rimanere in tenda per l’umidità interna  quindi mi alzo e con un caffè, fatto sul momento dal nostro cuoco cerco di riprendere vita. A 4600 m trovi l’acqua nelle borracce congelata e la brina ricopre ogni cosa.




02/09/2018 Campo Morena
Chilometrica:

  • Da campo base Pisco 4600 m s.l.m a campo Morena 4800 m s.l.m circa 5 km in 2:30 h

Sveglia alle 8:00 colazione con frittata ripiena. Ci prepariamo per il Campo Moreno, il campo più alto prima della vetta; si trova subito sopra la morena del ghiacciaio delle rocce che si muovono con l’avanzare del ghiaccio. Dobbiamo portare al campo alto tutta la nostra attrezzatura che prima era portata dai muli, passando con uno zaino dai 15 ai 25 kg. La partenza è prevista alle 10:30 per riposarci ci fermiamo al rifugio Perù. Il punto più difficile del percorso previsto è una ferrata che scende lungo il pendio ad un quarto del sentiero; circa 20 metri di catena sospesa nel vuoto. La morena è quindi una valle piena di rocce in continuo movimento subito sotto l’inizio del ghiaccio. Lascerò il diario a valle, le recupereró dopo la vetta.




03/09/2018 Vetta Nevado Pisco
Chilometrica:

  • Da campo Morena 4800 m s.l.m a vetta Nevado Pisco 5750 m s.l.m circa 5 km in 4:30 h.
  • Da campo Morena 4800 m s.l.m circa a campo base Pisco 4600 m s.l.m in 1:30 h

Sveglia alle 1:00 di notte, colazione con Thè alla coca e biscotti salati secchi. Breve verifica dell’attrezzatura, ramponi, piccozza, imbrago e luci. Partenza per la vetta del Nevado Pisco. Iniziamo la salita e ci fermiamo solamente per montare i ramponi e indossare l'imbrago, dobbiamo salire alla vetta per il ghiacciaio. Ci leghiamo in cordata Cesare, io e Alessio e passo dopo passo ci avviciniamo alla vetta, rallento e fermo il passo solo quando il cuore raggiunge i battiti che portano a cadere. L’altezza moltiplica gli sforzi e ogni passo richiede il triplo dei battiti rispetto al normale. All’alba siamo in cima purtroppo però le nuvole nascondono l’orizzonte, rimaniamo in vetta il tempo di foto e sperare che apra. Dopo 15 minuti iniziamo la discesa; la notte nascondeva il
percorso pieno di crepacci  e di una difficoltà tecnica non indifferente. Per scendere in alcuni punti dobbiamo ancorarci al ghiaccio e.procedere uno alla volta per essere sicuri se qualcuno cade in un crepaccio di recuperarlo. In discesa per calmare il mal di testa prendo un aspirina. Torniamo a Campo Morena alle 8:00 minestra calda, oki e un’oretta di riposo. Ripartiamo da Campo Morena alle 9:30 attraversiamo la Morena ed il pezzo più difficile è la ferrata con la stanchezza addosso della vetta bisogna tirarsi di forza con le braccia oltre il muro di roccia friabile. Pranziamo a campo base Pisco.  Nel pomeriggio ci rilassiamo giocando a carte nel rifugio Perù. Per cena torniamo alle tende e con guida, portatore e cuoco festeggiamo la vetta con il Pisco cocktail assomiglia molto a un sorbetto leggermente alcolico. Siamo tutti soddisfatti sia durante il trekking che il climbing sia andato tutto bene.





04/09/2018 Fine del Climbing
Chilometrica:
  • Da campo base Pisco 4600 m s.l.m a Cebollapampa 3900 m s.l.m 2:00 h  4 km

È il giorno finale scendiamo dal campo base Pisco al Cebollapampa sono due ore di discesa in cui Alessio fa a gara con i portatori, io vado con lentezza. Ci raccoglie un auto a valle per 3 ore di viaggio, di cui 2 su strade sterrate e di montagna che ci riporta a Huaraz. Ci salutiamo con Cesare ed il nostro cuoco è stata per tutti una bella esperienza.  Ci aspettano due giorni di viaggio per tornare a casa.





05/09/2018 Viaggio Huaraz-Lima
Torniamo a Lima con 9 ore di autobus, il mezzo è a due piani veramente comodo, il panorama è pressoché desertico.
06/09/2018 Lima
Giornata di ozio e consumo unico evento degno di nota il pranzo al ristorante la Carovana, bistecche di manzo, insalta con salsa peruviana e patate fritte.

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