giovedì 2 maggio 2013

La Teoria Della Tela di Ragno


Aggiungi ogni giorno un anello alla catena di comando e alla fine ti ritroverai schiavo.
Il concetto è molto semplice: ogni giorno conosci persone interagisci con entità diverse da te, ti proponi come modello o segui un modello. Alla fine se schiavo di te stesso, della tua gentilezza della tua cortesia del tuo ideale del tuo modello. Parli con una persona; segui un consiglio, dai un consiglio, ricevi un ordine impartisci un ordine e in men che non si dica diventi preda della tua stessa ragnatela d’affetti e conoscenze, doveri (come capo devi seguire i tuoi operai, come operaio devi seguire il tuo capo).Per questo meno persone conosci, meno cose fai, meno ordini dai, meno miti ti proponi più sei libero. L’uomo solo è libero; tutto il resto è schiavo della propria umanità. In conseguenza finale o non conosci nessuno o sei disumano, la scelta fra questi due comportamenti è libera. Nel solo parlare con un’altra persona lasci te stesso per seguire un estraneo che rimarrà tale per sempre, per l'incomunicabilità tra uomo e uomo, tra sentimenti. Per questo anche se sarà una lotta dura, dimentica gli amici, dimentica la ragazza, scorda la famiglia e alla fine sarai libero e pieno solo di te stesso, se hai la forza di sopportare un tale sentimento. L’uomo solo è più debole dell'uomo in comunità, ma è un superuomo, non è più un uomo. Tutti i legami sociali che cerchiamo ci creano la gabbia che ci protegge, ma alla fine c’intrappola. La teoria è chiamata così perché  noi siamo l'insetto che è intrappolato dalla tela: le relazioni che stringiamo sono i fili ed i nodi; per quanto questi siano piccoli ed esili, l'insieme alla fine c’intrappola.Osservate la fragilità di un singolo filo della tela, è esile, minuto invisibile, ma c'è.Ad ogni singolo filo associamo una relazione con una persona che si conosce, una singola relazione é tenue, non sembra una minaccia.Vediamo ora l'insieme della ragnatela, questi piccoli fili o legami uniti insiemi intrappolano anche l'insetto più nobile eppure la tela è fatta d’esili, fragili, invisibili fili. E’ la fine non puoi più muoverti ed ogni minimo movimento che fai avverte il ragno che sei finito nella sua tela, rimani immobile, ma sei vivo.

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