domenica 25 maggio 2025

Sleeping Beauty di Stephen King-

-Nella ex cittadina mineraria di Dooling si compie un efferato delitto di due spacciatori, in una roulette. Accusata è una certa Evie Black, una donna che fin da subito dimostra di avere poteri soprannaturali. Arrestata dallo sceriffo Lilla e da lei Scortata al penitenziario femminile di Dooling, viene presa in custodia dallo psichiatra del carcere Clint marito di Lilla, con un passato difficile di orfanotrofi e lotte per sopravvivere. Nel frattempo una strana malattia , prende il sesso femminile, le donne se si addormentano finiscono in un bozzolo circondato di falene e chi prova a svegliarle viene ucciso da una violenza inaudita delle stesse dormienti. Tutte le donne provano a resistere ma una alla volta addormentandosi vengono prese da Aurora,il nome che viene dato alla strana sindrome. In quel mentre Frank un accalappiacani di dooling con grossi problemi di gestione della rabbia, ha la figlia e la moglie entrambe addormentate, viene a sapere che nel carcere di dooling c'è questa donna strana che ha poteri sulla malattia e può addormentarsi e risvegliarsi a suo piacimento. Disperato per la moglie e la figlia decide , una volta che Lilla la sceriffa è fuori scena perché addormentata, di prenderne il posto e reclamare la donna speciale per lui. Clint lo psichiatra del carcere avvertito dalla stessa Evie che Franck sta arrivando a prenderla, organizza le difese del carcere perché la donna soprannaturale sostiene che se Frank la prende la ucciderà e tutte le donne addormentate non si potranno più svegliare. Comincia quindi una lunga battaglia fra Clint e Frank, che si conclude dopo diversi morti in un confronto diretto di entrambi con Evie. Evie rivela che le donne addormentate sono in un altro mondo e che solo se tutte d'accordo potranno tornare sulla terra. Franck e Clint mandano quindi Evie nell'altro mondo con una ragazza Michele (figlia della direttrice del carcere femminile) che era con loro a cercare di convincere le donne a tornare. Le donne anche se con qualche rimorso decidono tutte di tornare. Il libro si chiude con le donne che si svegliano e la vita che riprende anche se Clint e Frank ormai amici rimangono per sempre scossi dall'evento. Clint è in crisi con Lilla, Franck finalmente riesce a gestire i suoi problemi di rabbia. Ho letto di meglio di Stephen King, non uno dei suoi migliori libri.

domenica 23 marzo 2025

Maschere per un massacro di Paolo Rumiz

 

Mi sono avvicinato al libro per curiosità: la morte di uno stato che aveva tutte le carte in regola per prosperare, la Jugoslavia.  Il libro non mi ha deluso e prova a delineare lo sfaldamento del paese, non solo basato sull’odio etnico che era presente e covava sotto la cenere, ma su una nomenclatura che pur di non perdere il potere, colse l'occasione per cavalcarlo. Mettendo città contro, montagne, cittadini contro cittadini e nel frattempo arricchendosi in una cecità globale, distratta dai massacri di criminali di guerra, descritti come ignoranti macchiette. Racconta la storia della complessità che scompare, per lasciare solo come forte e unica, la narrazione semplicistica dei futuri pacificatori noi occidentali, che di certo non hanno pianto per la dissoluzione della Jugoslavia. Mette poi un ombra sinistra: “Il mondo deve inventarsi una nuova utopia, è troppo sommerso di denaro, televisione, mediocrità. Guai se prevalessero questi valori. L'uomo è umiliato, ridotto a numero da un potere che supera gli incubi di Orwell in capacità di raggiro, un potere piú soft eppure piú crudele, capace di distruggere la tua capacità di reazione, di renderti infinitamente adattabile al peggio. Dalle videocamere dentro il tuo ufficio, fino ai campi di concentramento. Ho l'impressione che sulle nostre teste si svolgono giochi troppo grandi, che gli uomini siano insetti e che questa guerra sia stata solo un'esercitazione planetaria di potere.”

martedì 25 febbraio 2025

La sconfitta dell'Occidente di Emmanuel Todd

In un mondo che ha perso i suoi riferimenti familiari strutturati antropologicamente dalla religione, il libro delinea l'inevitabile declino dell'occidente preda ormai di una furia nichilista che fa del narcisismo individuale il suo punto di appoggio . Crollato, il classismo, la necessità del sapere, la dignità del fare,  la responsabilità dell'individuo; in un mondo diviso fra buoni e cattivi del calvinismo e del protestantesimo  l'uomo occidentale anglosassone cade nella sua struttura primigenia di famiglia atomizzata che si  dissolve in un individuo senza un fine comunitario. Ci troviamo quindi classi politiche autoreferenziali, che si legittimano solo nell'essere parte di un villaggio di privilegiati in cui contano non le qualità, ma l'appartenenza allo stesso. Guerre combattute da avvocati, in cui contano invece le munizioni prodotte. Una società così nichilista amante del super io, che fa del falso la sua fede; affermare che i generi sono infiniti, che l'Iraq aveva armi di distruzione di massa, diventa la normalità. Società che si scollano: élite contro il popolo, popolo contro le élite, in cui vince solo la minoranza più protetta del mondo occidentale, i ricchi e i super ricchi. Trasformando le nostre democrazie in oligarchie liberali che fanno gli interessi della classe che li mantiene nel loro stato di privilegio. Si assiste quindi a un fenomeno di atomizzazione sociale, di polverizzazione di identità, che interessa tutti i livelli della società. Governiamo il vuoto, di società che sono  tenute insieme dal nulla. L'autore poi non lascia spazio alla speranza nemmeno per l'Europa governata da personaggi senza qualità e senza valori o ideologie di spessore, se non neo liberali. Delinea poi il quadro di un paese allo sfascio: l'America governata da una élite del villaggio privilegiato quale è Washington  e un popolo preda delle dipendenze, con un'economia fatta di carta con vantaggio e croce del Dollaro moneta di scambio internazionale, che impedisce qualsiasi speranza di reindustrializzazione Un paese con il doppio degli abitanti della Russia che produce la metà degli specializzati in materie scientifiche tecniche. Un piano inclinato inevitabile con un mondo che aspetta solo la caduta della protervia occidentale che vede nella comunitaria e sovrana Russia il suo alfiere.


mercoledì 12 febbraio 2025

Alessandro Barbero-La Battaglia, storia di Waterloo

Bel libro di Barbero, che racconta il confronto finale fra Napoleone e Wellington. Il libro parte senza preamboli, con il giorno prima della battaglia,in cui Napoleone sa bene che deve sconfiggere gli eserciti alleati comandati dall’inglese, prima che si riuniscono ai Prussiani. Punto il tutto per tutto nella rottura del fronte Inglese, lavorando prima sui punti strategici il castello di Hougoumont che non prenderà mai e la Fattoria di La Haye Sainte, che alla fine prende. Ma i quadrati Inglesi tengono botta e sfiancano l’assalto finale anche della vecchia guardia, composta dai più tosti dell’esercito imperiale. Bel libro perché la battaglia è intrecciata con le memorie degli uomini che la combattono che la maestria di Barbero fonde in un puzzle di vite,eventi, strategie,battaglioni,Ussari, Principi, Generali, Corazzieri uomini,cavalli e cannoni in un turbinio di caos e coraggio, che iniziato a leggere diventa impossibile fermare. Se lì in ansia per tutta la battaglia, perché le sorti della stessa sono sempre appese ad un filo. Racconta poi la disfatta di Napoleone, chiusa poi con le parole di Wellington “Spero di non vedere più un’altra battaglia; questa è stata troppo scioccate. E’ troppo vedere uomini così valorosi, così degni, degli uni degli altri, che si tagliano a pezzi in quel modo”

 

domenica 9 febbraio 2025

Paolo Rumiz-Verranno Di Notte


 Il libro racconta una notte insonne dell'autore, tormentata dall'avanzare delle destre e della disumanità in Europa. Viaggia nei sobborghi e nella sua biografia con colloqui immaginari con le sue innumerevoli conoscenze, ci espone il declino di un continente che ha perso la sua anima di pace.  Lucida fotografia della situazione attuale, però ne accenna solo in minima parte,  le cause.  Un prezioso supporto per sintetizzare la mancanza di una linea di coerenza con il suo passato e di una leadership nell'attuale Europa, che sa solo di insipidezza.