martedì 5 febbraio 2019
Angoscia da città
La mia idea di libertà è sempre stata spazi infiniti e tempi infiniti per percorrerli, se trovo similitudini nella provincia incastrata fra mari e monti, la città è la sua completa antitesi. Palazzoni chiudono ogni spazio, pianure senza orizzonti, un reticolo che sembra un labirinto. Pensare che, dopo 9 ore di ufficio e minimo 1 ora di spostamento, compressi o nel traffico o nei mezzi, il vantaggio sia scegliere fra l'infinita scelta dei pasti o dei locali serali mi sembra di ascoltare il discorso di un carcerato che si vanta della carta da parati che ha messo nella propria cella. Posso sbagliarmi e la mia è un'impressione, ma in città il vivere uno sopra l'altro e trovarlo normale, a me dà un senso di angoscia.
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