martedì 24 settembre 2013
I poeti e l'infinito....
Per me i poeti, perdono troppo tempo a contemplare l'infinito, invece di alzarsi e andare a prenderlo. Non importa se irraggiungibile; non è la meta che fa il viaggio è lo stile che hai nel percorso quello che conta. Noi vogliamo apparire, brillanti, veloci, instancabili, ma soprattutto resilienti; qualsiasi botta prendiamo siamo sempre lì, sempre pronti a rialzarsi a ricominciare se necessario da capo. Non c'è uno scopo, o un fine superiore; vogliamo solo dimostrare che l'orizzonte non ci schiaccia e che nonostante la nostra futura, sicura, sconfitta siamo noi che andiamo da lui. L'infinito non ci affascina, non ci fa paura; va solo raggiunto.
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