L'autore ci porta in un lungo viaggio nei metodi dello smaltimento di tutti i nostri rifiuti, da quelli liquidi fino ai solidi. Svelandoci l'amara verità che più del 80% della plastica che ricicliamo non viene poi recuperata, che il riciclo non è infinito. Viaggiamo fra le discariche di Delhi e il sistema fognario di Londra. In un viaggio che alla fine suggerisce che il solo modo per ridurre la nostra impronta ecologica è consumare meno. Il greenwashing, sposta il problema, ad esempio nel vestiario, recuperato in Europa finisce in discariche Ghanesi. Da leggere.
Alcuni brani:
"Prendiamo, per esempio il tasso ufficiale di riciclaggio a livello nazionale: nel 2020-2021 in Inghilterra era pari al 43,8% dei rifiuti domestici, il lieve calo rispetto all'anno precedente. Quella cifra tuttavia, non misura il materiale effettivamente riciclato, ma il quantitativo di rifiuti che entra negli impianti di riciclaggio, una definizione occultata all'interno di fumosi documenti governativi...."la resa è il problema" ammette "al momento siamo intorno al 55%"
Per recuperare la plastica dobbiamo pensare a un riciclaggio chimico ma dei trenta progetti presentati la metà è stata rimandata o abbandonati.
Per ottenere i certificati equivalenti per l'esportazione, i PERN (Packaging Export Recycling Notes), invece gli operatori non sono tenuti a dimostrare che i rifiuti vengano effettivamente riciclati: un intero container pieno di plastica è considerato riciclato praticamente nel momento in cui esce dal porto. Il sistema si presta inevitabilmente alle frodi, tanto che gli intermediari del settore chiamano i PERN "buoni per un range rover".
Ogni anno nel mondo vengono confezionati circa 62 milioni di tonnellate di vestiti, ossia tra 80 e 150 miliardi di capi di abbigliamento vestire 8 miliardi di persone. L'industria della moda produce tra l8 e il 10% delle emissioni globali di CO2 e il 20% degli effluenti totali. E tuttavia gli adulti britannici indossano soltanto il 44% degli indumenti che possiedono.
Dalla discarica Ghanese " Ma è qui che arrivano i loro prodotti in fin di vita . Qui. E allora a chi dovrebbero andare i fondi della responsabilità estesa del produttore?" A questo punto Solomon è vicino alle lacrime: " i pochi soldi che abbiamo a disposizione per gestire i nostri rifiuti, li usiamo per smaltire i vostri scart tessili nel poco spazio che abbiamo e questo non è giusto".
A livello globale viene riciclato solo l'1% dei capi di abbigliamento e di questo soltanto il 3% viene utilizzato per produrre nuovi indumenti.
La nostra economia fortemente produttiva esige che facciamo dei consumi il nostro stile di vita, che trasformiamo l'acquisto e l'utilizzo dei prodotti in un rituale, che ricerchiamo le nostre soddisfazioni spirituali, la soddisfazione del nostro ego, nei consumi...Abbiamo bisogno che le cose si consumino, si brucino, si logorino, si sostituiscano e si buttino via a un ritmo sempre più serrato"
Pensate: il minerale che contiene il rame in generale può avere un tenore di appena lo 0,6%, significa che bisogna estrarre una tonnellata di minerale per produrre un chilo di rame...per i metalli più rari la resa è ancora più bassa: per esempio, da una tonnellata di minerale si possono ricavare solo 2 grammi di platino. Si ritiene che l'estrazione di una quantità di oro sufficiente per produrre una sola fede nuziale generi 18 tonnellate di roccia residua.