Noi siamo un paese
manifatturiero e ci servono due cose: materia prima e mercati a cui vendere.
Idem la Germania e la Francia, se non ci si mette d'accordo politicamente è
chiaro che si finisce col fare, il primo la manifattura ed il secondo il
mercato. In questa logica stare insieme danneggia a prescindere uno dei tre;
uno può fare anche il mercato e deindustrializzarsi come fanno gli USA con il
mondo, a patto che qualcuno gli dia i soldi per comprare o possa stamparne a
iosa. Ora ci hanno trasformato in mercato, ci hanno prestato i soldi per
comprare e a questo punto ci chiedono di rientrare dei nostri debiti con cui
abbiamo finanziato la loro crescita come manifattura e la nostra come mercato.
Questa unione prettamente economica è ancora conveniente o ci porta a rimanere
il recettore di prodotti fatti da altri? Ad oggi ci porta a rimanere il grosso
recettore di prodotti altrui, senza poter permetterci di pagarli. I nostri
interessi industriali in Europa, sono una grossa fetta ma non unici vediamo
anche in Sud America, Russia, India e resto del mondo perchè continuare a
erodere la nostra capacità produttiva per rimanere insieme a partner che non ci
vogliono, che hanno per primi svalutato il mercato del lavoro per competere in
maniera fraudolenta, o dicendola con un termine tecnicamente più di moda sono
stati più efficienti, verso la schiavitù. Perchè l'Italia deve temere di
rimanere sola quando ha già come partner commerciale il resto del mondo. O
L’Europa si riforma mettendo insieme il debito e la politica economica o
semplicemente rispettando i vincoli fra importazioni/esportazioni fra paese o
ad oggi all’Italia rischia di diventare il suo scendiletto.